Iliad: Levi (ceo); continua crescita, verso 1 mld fatturato (Mi.Fi.)

ROMA (MF-NW)--Un miliardo di euro di fatturato 2023, che verrà molto probabilmente raggiunto dopo cinque anni e mezzo di attività, grazie anche a un terzo trimestre che dal punto di vista commerciale rappresenta il migliore da tre anni a questa parte. La crescita di Iliad in Italia continua ed è sempre più chiacchierato un possibile ruolo da protagonista dell'operatore tlc in un eventuale consolidamento del settore in Italia. Milano Finanza ha parlato con Benedetto Levi (ceo di iliad in Italia) delle prospettive del gruppo.

Domanda. Levi, può anticiparci qualche dato relativo al terzo trimestre di Iliad Italia?

Risposta. "Si tratta del 22° trimestre di crescita consecutivo, il migliore dal 2020, e nonostante il trend dal nostro sbarco in Italia sia stato omogeno, da luglio a settembre abbiamo visto risultati eccezionali dal punto di vista commerciale. Abbiamo aggiunto 348 mila utenti mobili, mentre sulla fibra i nuovi utenti sono stati il 40% in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso (quando erano stati 16 mila, ndr). Una crescita generata anche dalla scelta di lanciare Iliad Space a luglio: 2.500 spazi di vendita nei negozi specializzati di telefonia in cui non eravamo ancora sbarcati e che ci consentiranno di accelerare ancora".

D. Dal punto di vista finanziario il miglioramento proseguirà?

L'obiettivo del miliardo di fatturato sembra alla portata.

R. "Nel primo semestre abbiamo sfiorato i 500 milioni di euro con un ebitdaAl (ossia esclusi i costi di locazione, ndr) di 117 milioni. La traiettoria continua a essere positiva. L'obiettivo del miliardo di ricavi? Il terzo trimestre vedrà un trend in linea con i primi due, quindi è raggiungibile".

D. Il raggiungimento del break even è alla portata?

R. "Le basi che abbiamo gettato stanno portando risultati e ci stanno consentendo di proseguire nel percorso di miglioramento costante della profittabilità e della generazione di cassa".

D. Da meno di sei mesi è attiva l'offerta mobile business: com'è stata l'accoglienza del mercato e quanti clienti avete raggiunto?

R. "L'accoglienza è stata molto buona. Abbiamo già raccolto decine di migliaia di imprese-clienti dalle dimensioni molto diverse tra loro. Tra i nostri punti di forza c'è l'aver adottato un'assistenza 24 ore su 24 gestita interamente da persone fisiche. Siamo all'inizio, la crescita in questo settore è appena partita".

D. Il prossimo passo sarà la fibra per le aziende?

R."Abbiamo altre rivoluzioni nel cassetto su cui stiamo lavorando. La domanda per la connessione fissa lato business è forte, però è anche un settore con tante esigenze differenti da soddisfare. La fibra business è nei nostri progetti ma la lanceremo solo quando saremo pronti al 100% per garantire i livelli di servizio e di soddisfazione che caratterizzano Iliad".

D. La strategia commerciale si è basata su trasparenza e prezzi garantiti «per sempre». Due valori imprescindibili anche in futuro?

R. "Negli anni abbiamo costruito la nostra offerta garantendo in modo chiaro prezzi bloccati per sempre. Rappresenta uno dei nostri punti di forza e che ci viene riconosciuto dai clienti, visto quanto è diffusa la pratica delle rimodulazioni dei prezzi nel settore delle tlc. Ciò non esclude l'introduzione di offerte con tariffe superiori a cui i clienti hanno potranno aderire in modo spontaneo. Sicuramente la nostra volontà di essere trasparenti rimarrà immutata".

D. Iliad è il nome più chiacchierato per un consolidamento in Italia. Quanto influirà la decisione della Commissione Ue sul deal Orange-MasMovil?

R. "Penso abbia poco senso parlare di mercato europeo perché ogni nazione ha le sue specificità. In Italia, ad esempio, abbiamo cinque operatori mobili infrastrutturati e che hanno necessità di investire. Abbiamo già dimostrato di essere attenti alle opportunità e non ci tireremo indietro qualora ci fosse la possibilità di un'operazione utile per farci crescere. Il regolatore, europeo ma anche italiano, deve mettere gli operatori nelle condizioni di investire con la consapevolezza che sono stakeholder fondamentali per la realizzazione della transizione digitale".

D. Ha una taglia ideale di preda?

R. "Iliad non è un predatore ma un investitore di lungo periodo, dunque non parlerei di preda ma di investimento. Il consolidamento può prendere tante forme diverse. La nostra volontà è essere parte attiva a seconda delle opportunità e delle condizioni del mercato nel momento in cui si aprirà questa eventuale finestra".

D. Qualora si completasse lo scorporo della rete Tim quale sarebbe l'impatto sul settore tlc in Italia?

R. "Non commento l'operazione nel merito. In Italia è importante che la copertura del territorio con la fibra ottica si realizzi il più velocemente possibile. Ritengo necessario che, se la vendita della rete andrà in porto, venga garantito a tutti di competere ad armi pari. E agli operatori dovrà essere consentito di investire per offrire un servizio differenziato e sempre migliore".

D. Come gruppo avete investito 200 milioni sull'Intelligenza Artificiale: diventerà parte anche del vostro approccio con la clientela?

R. "L'AI è una rivoluzione e noi non vogliamo subirla ma esserne parte attiva. L'investimento per il più potente supercomputer AI cloud-native finora realizzato in Europa potrà rendere più efficienti i nostri processi dandoci un vantaggio competitivo".

D. Tre giorni fa avete pubblicato il report sulla sostenibilità: quali sono le vostre iniziative più significative?

R. "La sostenibilità fa parte del dna di Iliad dal primo giorno. Garantire connettività a prezzi stabili e accessibili significa aiutare a colmare il divario digitale. Abbiamo molte iniziative e ne cito due: lo switch off automatico di alcune bande di frequenza nelle ore notturne, che garantisce una riduzione delle emissioni, e l'Iliad College, un percorso di formazione gratuito per dipendenti ed esterni".

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