Analisti freddi su proposta Merlyn alternativa a Kkr

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 30 ott - Si muove in buon progresso Telecom Italia a Piazza Affari che guadagna l'1% a 0,243 euro con il Ftse Mib in rialzo dello 0,8%. Venerdì a mercati chiusi è spuntata sul tavolo una proposta per la cessione della rete alternativa a quella del fondo statunitense Kkr: ad avanzarla è il fondo Merlyn Partners, guidato dal banchiere Alessandro Barnaba (ex JP Morgan), in rappresentanza di un gruppo di soci con quote inferiori al 3%. Il 'piano alternativo', esposto in una lettera diffusa al pubblico e recapitata al cda della società, prevede: la sostituzione dell'attuale ceo Pietro Labriola con l'ex manager Stefano Siragusa; la ristrutturazione e vendita delle attività Consumer domestiche e di Tim Brazil; la convergenza su una rete nazionale "unica", tramite fusione con Open Fiber, con una crescita di Cassa depositi e prestiti nell'azionariato, l'ingresso di Macquarie e Kkr, e la diluzione dell'attuale azionista di maggioranza Vivendi. Nella missiva si prospetta l'obiettivo finale di un rerating del multiplo EV/EBITDA del titolo dai 5.5x attuali a 8x e un prezzo delle azioni che potrebbe raggiungere il valore di 1 euro: una stima che, secondo Banca Akros, risulta "del tutto aspirazionale".

Da una quota societaria inferiore al 3%, il fondo ha poi reso noto di valutare un incremento al 5% per chiedere la convocazione di un'assemblea per la sostituzione del ceo.

A placare gli animi è stata la pronta replica del Mef che sabato ha fermamente negato l'appoggio alla "sedicente proposta emersa sul futuro di Tim", sottolineando che l'esecutivo ha "preso altre decisioni che contemplano un altro piano, reso manifesto alla società Tim e al mercato con trasparenza e nelle modalità corrette: qualsiasi altra iniziativa è estranea alle intenzioni del governo". Nella nota, in arrivo da fonti di Palazzo Chigi, viene ribadito "il controllo pubblico sull'assetto strategico come risultato finale espressamente garantito dalla proposta".

Nonostante i vantaggi esposti dai proponenti, tra cui "l'allineamento all'agenda governativa in termini di digitalizzazione, la diffusione della fibra, occupazione e riduzione degli sprechi di investimento con una rete unica", e "nessun impegno finanziario pubblico", gli analisti giudicano la posizione dell'esecutivo "abbastanza forte da bloccare il piano" considerando che, attraverso il 'Golden Power', il governo "potrebbe impedire a Merlyn di aumentare la sua partecipazione fino all'obiettivo del 5% e bloccare ulteriori azioni". Sempre secondo Akros, il piano "dovrebbe piacere a Vivendi" in quanto "soddisfa la sua agenda in termini di valutazione della rete e di attitudine alla vendita, di cambio di management e di ennesimo cambiamento strategico", tuttavia la società francese "non è in ogni caso in grado di influenzare le votazioni del consiglio, non avendo attualmente alcun amministratore".

Il piano, osservano da Banca Akros, comporterebbe in due anni (si suppone cumulati) "un ebitda incrementale di 1 miliardo di euro e un free cash flow incrementale di 600 milioni di euro (500 milioni in altre parti del documento)" tuttavia, commentano, "le misure descritte sono decisamente vaghe". Gli analisti si dicono "scettici sulle misure aggressive di riduzione dei costi, ad eccezione di tagli consistenti al personale". La lettera a firma del fondo Merlyn, notano gli analisti di Equita, "non contiene elementi concreti sulle opportunità di cessione degli asset, sul supporto al piano da parte degli altri stakeholder coinvolti, da Cdp a Macquarie, a KKR, a Vivendi, al governo". Sempre secondo Equita, la proposta "oltre a non avere il supporto del governo e a mancare totalmente di elementi concreti che diano qualche garanzia sulla fattibilità" solleva "forti perplessità anche sulla sostenibilità finanziaria". Per gli analisti, "ai valori di mercato di oggi, la cessione di Tim Brazil non migliora il leverage del gruppo" ma "ridurrebbe significativamente il cash flow operativo": la cessione avrebbe un impatto finanziario positivo "solo se condotta con un premio molto elevato rispetto ai valori di mercato correnti", come ribadito in passato anche dalla società; la cessione di ConsumerCo, segnalano inoltre, "difficilmente può avvenire a valori interessanti prima di aver completato il turnaround". L'iniziativa di Merlyn, commentano da Akros, "aggiunge complessità e incertezza in questo momento cruciale", ma allo stesso tempo "le probabilità di un accordo su NetCo sono già basse con il prezzo attuale delle azioni Tim" e questo scenario alternativo "fornirebbe una base di valutazione auspicabilmente ben al di sopra del livello attuale".

La mossa del fondo di Barnaba arriva a pochi giorni dalle riunioni del cda di Tim del 3 e del 5 novembre in cui la società sarà chiamata a decidere sull'offerta di Kkr per la NetCo e l'esame della nuova proposta potrebbe, segnalano gli analisti, "mettere a rischio la scadenza dell'8 novembre" fissata da fondo americano.

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October 30, 2023 06:29 ET (10:29 GMT)

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