Vendere le attività russe rischia di costringere Unicredit non solo a regalare valore al compratore, ma anche a uscire da un mercato che nei prossimi anni potrebbe risollevarsi e tornare profittevole.

Ecco perché, scrive MF, il ceo Andrea Orcel starebbe considerando un'ipotesi alternativa per ridurre l'esposizione al Paese guidato da Vladimir Putin. Secondo quanto riportato da Bloomberg, al vaglio della banca ci sarebbe un'uscita temporanea dal mercato russo con la possibilità di rientrare in possesso degli asset alla fine della crisi geopolitica in corso. L'obiettivo? Limitare le perdite nell'ambito di un'operazione che consentirebbe a Unicredit di non tagliare i ponti con Mosca. L'operazione, sostengono fonti finanziarie, potrebbe essere strutturata come uno swap o un repo che scambi poste di attivo con controparti non sanzionate per neutralizzare il rischio su un arco temporale che potrebbe andare da qualche mese a un anno. La visione di Orcel del resto è chiara ed è stata espressa già diverse volte negli ultimi mesi: "La nostra esposizione in Russia è stata gestita in modo razionale: l'abbiamo ridotta, ma svalutare il business non è corretto e non è nemmeno in linea con le sanzioni. Sarebbe come dire donare per nulla un business miliardario a qualcuno che ha posto un veto", ha spiegato Orcel in un recente intervento pubblico.

red/lab

MF-DJ NEWS

0608:24 lug 2022

 

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