Unicredit: Padoan, è alto il livello del capitale (Mi.Fi)
23 Gennaio 2023 - 10:05AM
MF Dow Jones (Italiano)
La Vigilanza predica prudenza, stringe sui modelli interni, e
chiede alle banche di ridurre il rischio in bilancio. Ma il
presidente di Unicredit, Pier Carlo Padoan, tranquillizza: i
livelli di capitale della banca sono tra i più alti del sistema e
non richiederanno interventi. Pier Carlo Padoan, presidente di
Unicredit ed economista, è stato tra i protagonisti del World
Economic Forum. Intervistato da ClassCNBC ha affrontato gli scenari
macro, lo stato dell'economia italiana e le principali novità
emerse a Davos.
Domanda. Presidente Padoan, la Bce è preoccupata dell'impatto
del rallentamento economico sui bilanci bancari. Come rispondete
agli appelli alla prudenza che arrivano da Francoforte?
Risposta. Rispondiamo con assoluta condivisione e con la piena
coscienza del fatto che la posizione di Unicredit in termini di
capitale è assolutamente solida, molto più solida di altre banche.
Talmente solida che permette di remunerare la fiducia degli
azionisti in modo in modo adeguato. Quindi continuiamo su questa
strada, siamo assolutamente in linea con le indicazioni del
regolatore.
D. A Davos si è discusso di cooperazione in un mondo
frammentato, ma nel frattempo l'Europa ha risposto al piano di
aiuti americano (l'Inflation Reduction Act) con un'iniziativa
simile e contraria, il Net Zero Industry Act, presentato qui da
Ursula von Der Leyen.
R. Quella che gli Stati Uniti hanno messo in campo va chiamata
con il suo nome: si tratta di un'iniziativa di protezione
dell'industria americana. E fa un po' preoccupare, perché potrebbe
essere l'inizio di un'ulteriore frammentazione della governance
globale. Tutto questo, ovviamente, non va bene. Per quanto riguarda
l'Europa, la tecnologia verde offre molte opportunità, ma che non
vengono da sole. Bisogna ridisegnare gli strumenti sia a livello
macro che micro e coinvolgere le imprese negli investimenti.
D. Per investire è un momento difficile. Voi come Unicredit cosa
registrate?
R. Ci sono segnali positivi, sia dalle imprese che dalle
famiglie italiane. Lo vediamo sul lato dei consumi e anche su
quello degli investimenti. Quando parliamo con i clienti ci
accorgiamo che il potenziale produttivo e innovativo del Paese è
maggiore di quanto si creda. Quindi è importante anche dare enfasi
al sostegno dell'economia e delle imprese italiane.
D. La prima, in questo contesto, è rallentata dal debito. Il Btp
al 4% la preoccupa?
R. Un singolo tasso di interesse non può essere fonte di
preoccupazione. Bisogna piuttosto capire se, e quanto, la struttura
dei tassi si adeguerà verso l'alto. Penso che un po' lo farà, ma la
gestione del debito pubblico italiano è sempre stata attenta a
queste cose e se ci sarà un ulteriore aumento dei tassi il costo
medio del debito non dovrebbe subire un rialzo eccessivo.
D. L'Italia deve ancora ratificare il Mes.
R. Secondo me qui va posta una questione di lungo termine: tutte
le istituzioni economiche europee, dal Patto di Stabilità al Mes,
fino al Next Generation Eu, sono in fase di revisione. Dal punto di
vista dell'irrobustimento istituzionale in Europa si è aperta una
fase delicata e importante. È un momento che va guidato con
saggezza e lungimiranza. Davanti a noi abbiamo obiettivi
pluriennali, come quelli del Pnrr, che dobbiamo saper sfruttare.
Poi, per quanto riguarda il Mes, il problema, più che ratificarlo,
è non averne bisogno. Perché comunque, nell'Unione, l'Italia resta
il Paese con il debito più alto dopo la Grecia.
pev
(END) Dow Jones Newswires
January 23, 2023 03:50 ET (08:50 GMT)
Copyright (c) 2023 MF-Dow Jones News Srl.
Grafico Azioni Unicredit (BIT:UCG)
Storico
Da Feb 2023 a Mar 2023
Grafico Azioni Unicredit (BIT:UCG)
Storico
Da Mar 2022 a Mar 2023