Calcio: la Serie A punta sul canale di Lega (MF)
29 Settembre 2022 - 8:43AM
MF Dow Jones (Italiano)
La Serie A punta sul canale di Lega. L'assemblea dei club ha
approvato all'unanimità le linee guida per la vendita dei diritti
audiovisivi nel triennio 2024-2027, mentre il piano industriale ha
suscitato qualche perplessità fra i presidenti e sarà oggetto di
approfondimenti. I criteri saranno ora sottoposti all'approvazione
dell'autorità Antitrust in vista di una possibile pubblicazione dei
bandi già a dicembre.
Dai documenti consultati da MF-Milano Finanza emerge una
predilezione per la realizzazione della piattaforma proprietaria
del campionato italiano. Le linee guida prevedono infatti la
canonica gara per l'assegnazione delle immagini a uno o più
emittenti, procedura che ha visto nel triennio in corso prevalere
l'asse Dazn-Tim con un'offerta da 840 milioni. Nell'attuale
situazione macroeconomica, tuttavia, appare difficile non soltanto
superare ma addirittura confermare l'incasso, a meno
dell'improbabile intervento di un "cavaliere bianco" (Amazon,
Apple, Netflix?).
Da qui la decisione della Lega di saggiare il mercato con quasi
due anni di anticipo e soprattutto di includere nelle linee guida
una sezione dedicata all'alternativa: la piattaforma di Lega.
L'eventuale canale sarà lineare e/o on demand e sarà a pagamento,
salva la possibilità di eventi promozionali in chiaro. Includerà
non solo le dirette delle partite, ma anche programmi di
approfondimento. La produzione sarà gestita dalla Serie A
direttamente o in collaborazione con società specializzate.
La Lega, è vero, ha a disposizione un centro all'avanguardia a
Lissone, dove presto potrebbe sorgere anche di un laboratorio
tecnologico specializzato nel campo dell'innovazione sportiva. La
realizzazione tecnica e la distribuzione del canale potrebbero però
richiedere l'individuazione di un partner tecnico e commerciale,
magari tra gli operatori della comunicazione che in passato hanno
comprato direttamente i diritti tv. Già nello scorso triennio, del
resto, Sky aveva proposto alla Lega di sviluppare un mini-canale
per le tre partite di Serie A non assegnate in esclusiva a Dazn.
Non è da escludere che la pay-tv possa tornare a proporsi, qualora
l'associazione presieduta da Lorenzo Casini opti davvero per questo
progetto tante volte annunciato e altrettante rimandato.
Questa volta, però, la Lega sembra fare sul serio, prendendo
atto delle mutate condizioni di mercato. In Italia sono attivi
molti broadcaster (Sky, Dazn, Disney+, Paramount+, Prime Video,
Netflix e via dicendo), ma nessuno sembra più disposto a fare
follie per il calcio. Nell'insieme, però, le piattaforme potrebbero
garantire alla Serie A un incasso almeno pari agli attuali 910
milioni. Secondo le linee guida, infatti, il canale potrebbe esser
venduto a più operatori in forma non esclusiva e senza limiti di
tempo. I contratti di distribuzione e trasmissione potrebbero cioè
andare oltre il limite di tre anni previsto dalla Legge Melandri
per i normali pacchetti audiovisivi, secondo quanto già possibile
per i diritti internazionali. Ciò consentirebbe ai broadcaster una
programmazione a lungo termine e, almeno in teoria, dovrebbe
invogliarli a offrire di più. Così non fosse, il documento prevede
in subordine la possibilità per la Lega di procedere a una vendita
diretta ai consumatori, in modalità cioè "B2C".
red
fine
MF-DJ NEWS
2908:27 set 2022
(END) Dow Jones Newswires
September 29, 2022 02:28 ET (06:28 GMT)
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