Scarlett Johansson minaccia un’azione legale contro OpenAI, accusandola di aver copiato la sua voce. L’attrice, più volte nominata ai premi Oscar, ha rifiutato di concedere in licenza a ChatGPT l’uso della sua voce e ha accusato la società di Sam Altman di averla utilizzata impropriamente. “Quando l’ho sentita, ero scioccata, arrabbiata e incredula. La voce era così simile alla mia che i miei amici più stretti non sapevano dire la differenza”, ha detto Johansson in una nota al Washington Post.

L'ACCUSA DELL'ATTRICE

Pronta la risposta di OpenAI che ha subito chiarito che sta lavorando per disattivare una delle voci di ChatGPT che sarebbe simile a quella dell’attrice. Secondo il sito The Verge l’azienda di San Francisco è in contatto con i rappresentanti di Johansson, affermando in un post sul suo blog che la voce in questione chiamata “Sky” era basata sulla voce naturale di un’altra attrice professionista. “Crediamo che le voci dell'intelligenza artificiale non dovrebbero imitare deliberatamente la voce distintiva di una celebrità - ha affermato OpenAI – e la voce di Sky non è un'imitazione di Scarlett Johansson”. La società ha spiegato anche di aver lavorato con doppiatori professionisti su voci sintetiche chiamate Breeze, Cove, Ember, Juniper e Sky.

LA VOCE SKY DI GPT-4

Ad alimentare l’idea che la voce Sky della versione più recente Gpt-4 sia molto simile a quella della Johansson è stato lo stesso Sam Altman che nel giorno della presentazione ha pubblicato un post con una sola parola su X: “Her”, alludendo al film del 2013 diventato simbolo dell'interazione dell’uomo con l’intelligenza artificiale, interpretato proprio dall’attrice nel ruolo di Samantha.