B.P.Sondrio: punta a statuto con voto maggiorato per non essere preda (fonti)
21 Settembre 2021 - 12:24PM
MF Dow Jones (Italiano)
La Banca Popolare di Sondrio non abbandona le velleità
autonomiste e per perseguire la via dell'indipendenza e della
stabilità ha inserito nello statuto sociale - al momento al vaglio
di Bce - proposte di governance che possano contribuire a una sua
stabilità anche nell'ottica stand alone.
Tra queste, secondo quanto risulta a MF-Dowjones, c'è il voto
maggiorato che ha l'obiettivo di costituire un nucleo stabile di
azionisti che possono contare su più voti rispetto alle azioni che
possiedono. Il fine ultimo sarebbe quello di costituire un nocciolo
duro di soci intorno al 20%-25% del capitale (30% nelle previsioni
più ottimistiche) per rendere la banca più stabile e meno
scalabile. Funziona così: se un azionista si impegna a non vendere
un titolo per più di due anni, quell'azione vale due voti, anziché
uno. Tra le altre proposte ci sarebbe anche un rinnovo soltanto
parziale del board su base annuale anziché totale.
Soluzioni che incontrano maggiormente - fanno notare alcuni
osservatori - le necessità e le esigenze di piccoli soci,
imprenditori locali, esponenti del territorio che vogliono avere un
ruolo negli indirizzi di governance rispetto a quelle degli
investitori istituzionali e di fondi tout court che investono quasi
esclusivamente con razionali obiettivi finanziari.
Lo statuto è al momento al vaglio di Bce cui è stato inviato a
cavallo di Ferragosto. La banca centrale ha 90 giorni per
rispondere, validare o sollevare obiezioni in proposito: il tutto
in vista della trasformazione in Spa della banca valtellinese che
dovrebbe avvenire entro il 31 dicembre.
Non va dimenticato che sulla scia della sentenza del Consiglio
di Stato che ha confermato la legittimità della riforma delle
banche popolari spingendo l'istituto valtellinese a trasformarsi in
Spa entro l'anno, la compagnia assicurativa UnipolSai ha comprato -
in diverse operazioni - oltre il 9% della realtà guidata dal d.g.
Mario Alberto Pedranzini. Per ora il gruppo guidato da Carlo Cimbri
spiega che l'operazione si inquadra nella strategia di UnipolSai
finalizzata a contribuire ai piani di sviluppo della banca, partner
industriale di Unipol dal 2010 nel comparto della bancassicurazione
Danni e Vita.
A ridosso dell'operazione la Banca Popolare di Sondrio aveva
preso atto dell'investimento di UnipolSai "come segnale di fiducia.
La banca è stata sempre aperta a partnership industriali che
contribuiscano a far crescere l'istituto di credito e allo stesso
tempo è determinata a preservare l'autonomia", aveva dichiarato il
direttore generale Pedranzini, interpellato da MF-Dowjones
sull'operazione. In vista della trasformazione in Spa non è escluso
che la realtà assicurativa decida di aumentare la presa sulla banca
(per salire ulteriormente sopra la soglia del 10% servirebbe il via
libera delle autorità competenti).
Intanto su stimolo e iniziativa dell'economista Marco Vitale,
alla guida di un gruppo di soci dell'istituto valtellinese, è nato
il Comitato per sostenere l'autonomia e l'indipendenza della
Popolare di Sondrio. Il progetto prevede tre ipotesi operative. La
prima e più morbida soluzione prevede solo interventi statutari, la
seconda prevede un'azione attiva della banca e la creazione di una
cooperativa in cui far confluire i 160 mila soci, mentre la terza
prevede un'azione attiva di un gruppo qualificato di soci Bps,
anche in assenza di ogni iniziativa da parte della banca, per la
costituzione di una Newco cooperativa in cui far confluire le
proprie quote.
cce
MF-DJ NEWS
2112:09 set 2021
(END) Dow Jones Newswires
September 21, 2021 06:09 ET (10:09 GMT)
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