Si terra' domani in via Rosellini l'assemblea della Lega Calcio che dovra' decidere a chi affidare i pacchetti dei diritti televisivi per le stagioni 2018/2021.

I rappresentati delle squadre del massimo campionato si riuniranno in prima battuta alle 11 per fare il punto sulla nomina del presidente e dell'a.d. della Lega che dall'estate scorsa e' guidata dal commissario Carlo Tavecchio. Le distanze sulla convergenza dei nomi sembrano ancora lontane anche se in queste ultime ore e' spuntata la possibilita' che sia proprio Tavecchio a poter ricoprire la poltrona di Presidente della Confindustria del calcio.

Alle 15 poi la Lega affrontera' il tema dei diritti Tv. Lunedi' scorso, giorno in cui scadeva il termine per presentare le offerte per i pacchetti del campionato, erano arrivate cinque proposte. Mediaset

ha presentato un'offerta per il Pacchetto B, cioè quello relativo al

digitale terrestre dei match di otto squadre della massima categoria (tra

cui Juventus, Milan, Inter e Lazio). Sempre per il pacchetto B ha

presentato un'offerta Italia Way. Sky Italia ha presentato offerte per il pacchetto A (gare di 8 squadre fra cui le big per il satellitare), per il C (stesso contenuto per Internet) e per D1 e D2 (le partite delle altre 12 squadre, Roma inclusa), oltre che per i diritti accessori di A e D1-D2. Anche Telecom I. ha presentato un'offerta per il pacchetto C, per il

quale ha avanzato una proposta anche Perform Group.

Le offerte presentate alla Lega ammonterebbero a meno di 800 mln euro

a stagione, ben al di sotto dei 1,050 mld che la Lega avrebbe voluto portare a casa. Le uniche proposte sopra i minimi della base

d'asta sono quelle di Sky, che ha offerto 261 milioni di euro per il

pacchetto A (260 mln base d'asta). Per il pacchetto C quotato 160 milioni

di euro, ci sarebbe un'offerta di Sky da 170 milioni di euro, una di

Perform da 100 milioni e un'altra di Tim inferiore alla base d'asta. Oltre a quelle dei broadcaster, sul tavolo della Lega è arrivata anche

un'offerta da parte di un intermediario indipendente, la spagnola Mediapro.

Il gruppo di Cologno Monzese sarebbe pronto, all'interno della trattativa privata con la Lega e l'advisor Infront, a portare la propria offerta al livello della soglia minima del bando di gara, appunto 260 milioni. Ma poi il Biscione si fermerebbe. Perché Mediaset Premium non è interessata a fare l'offerta pure per il pacchetto D (i diritti per gli altri 12 club cosiddetti minori tra i quali figura la Roma).

Il vero nodo da sciogliere resta il pacchetto D perché non e' detto che Sky Italia sia interessata a mettere sul piatto la cifra richiesta, 310 milioni, dalla Lega e da Infront. Questo perché, Roma a parte, le altre squadre non garantiscono ascolti elevati. Pero' se non sarà assegnato il pacchetto D, come scritto nel bando di gara, anche la trattativa privata salterà come i due bandi precedenti.

L'opzione alternativa resta quella del coinvolgimento dell'intermediario finanziario. In campo c'è la spagnola Mediapro che già gestisce i diritti della Liga e che a metà del 2016 ha lanciato il canale tematico Gol. Il coinvolgimento della societa' spagnola è legato anche alla candidatura di Javier Tebas alla carica di a.d.. Il nome di Tebas e' fortemente sponsorizzato da Urbano Cairo, patron del Torino ma soprattutto di Rcs Mediagroup proprietaria dei quotidiani sportivi La Gazzetta dello Sport e Marca. Mediapro ha offerto 990 milioni e potrebbe replicare in Italia il modello spagnolo: non solo la gestione delle immagini ma anche il lancio del canale tematico.

lab

 

(END) Dow Jones Newswires

January 25, 2018 09:27 ET (14:27 GMT)

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