Alitalia: piano dei commissari, nuovo prestito da 450 mln (Mess)
02 Dicembre 2019 - 8:57AM
MF Dow Jones (Italiano)
Sarà il via libera al prestito ponte da 450 milioni di euro a
segnare lo spartiacque verso il bando di vendita-bis di Alitalia.
Ma sarà un decreto ad hoc, a quanto pare - non un emendamento al
decreto fiscale ipotizzato inizialmente - a sbloccare l'intervento
aggiuntivo dello Stato per sostenere l'operatività di Alitalia dopo
quello precedente di 900 milioni.
Un decreto, scrive Il Messaggero, da approvare già oggi o al
massimo giovedì in Consiglio dei ministri. Le risorse in più
garantiranno, di fatto, almeno altri sei mesi di tranquillità per
le casse della società che ad ottobre aveva 315 milioni di
liquidità. Ma l'obiettivo resta quello di imboccare la nuova rotta
al più presto, nelle prossime settimane, possibilmente entro
l'anno.
Sarà infatti il nuovo bando già allo studio per la compagnia
aerea, atteso entro un paio di settimane, a definire anche il nuovo
mandato-lampo dei commissari Stefano Paleari, Enrico Laghi e
Daniele Discepolo. Si tratta di consentire ai tre professionisti di
mettere in vendita la compagnia anche secondo uno schema variabile.
Rimarrà, infatti, la priorità di vendere la compagnia per intero,
ma si chiederà ai possibili partner anche di avanzare opzioni
alternative. Magari opzioni che tengano insieme due business legati
e complementari come la manutenzione e il volo, lasciando la porta
aperta all'investimento da parte di soggetti diversi per la parte
handling. Niente spezzatini, ma uno spacchettamento del business,
magari sotto una Newco con azionisti diversi.
Per quanto riguarda la ristrutturazione, prosegue il giornale,
sembra che non saranno i commissari a mettere la compagnia a misura
di acquirente, mettendo in campo i tagli attesi dai possibili
partner, a partire da quelli chiesti da Lufthansa.
Gli acquirenti di Alitalia dovranno presentare un progetto
industriale, che può passare anche dalle definizione del perimetro,
tra attività ed esuberi, delle tre divisioni di business: la parte
aviation (con i suoi 6.500 addetti tra piloti e assistenti di
volo), la più appetibile che interessa a Lufthansa e che
difficilmente potrà essere divisa dalla parte manutenzione (altri 2
mila addetti); e poi la divisione handling, cioè l' assistenza a
terra (3 mila persone). Così si spiega anche l'ipotesi della
costruzione di una Newco che tenga insieme il gruppo, lasciando
però aperta la strada a investitori diversa.
Potrebbe dunque tornare in campo la cordata Fs-Delta con il
sostegno del Mef. Senza escludere un ritorno sulla scena di
Atlantia, con il suo interesse all'handling, attraverso la
controllata Aeroporti di Roma. Appare chiaro che l'ipotesi più
probabile è che il nuovo schema di bando possa andare incontro
all'interesse di Lufthansa a entrare in partita puntando solo su
una parte della compagnia, visto che l'handling può essere
appetibile, come detto, per Atlantia, mentre il controllo italiano
sarebbe nelle mani di Fs e Mef.
Qualunque scenario ipotizza evidentemente degli esuberi da
gestire con un mix di strumenti, dalla cassa integrazione senza
escludere l'intervento di società controllate da Cdp come Invitalia
per ridurre il peso dei tagli. Ma lo scenario tedesco sembra avere
al momento il vantaggio di garantire un'alleanza internazionale
capace di assicurare anche lo sviluppo delle rotte verso gli Usa,
non praticabile invece con Delta. Non solo. Lufthansa potrebbe
mettere a disposizione di Alitalia le opzioni necessarie per
allargare il leasing su aerei Airbus, visto che oggi la compagnia
italiana dispone soltanto di 23 aerei di lungo raggio. I tedeschi
potrebbero farlo già da subito, se ci fosse la prospettiva di un
accordo per l'ingresso nel capitale di Alitalia (se intervenisse
per esempio la stessa Invitalia, con un intervento-ponte sui
leasing).
Anche nello scenario tedesco rimangono però molti nodi da
chiarire. Oltre al perimetro degli esuberi, visto che i tedeschi
immaginano un'eccedenza di almeno 3.500 lavoratori nell'assetto
attuale, toccherà ai commissari avere le garanzie necessarie sul
mercato italiano. Perché la nuova Alitalia, oltre a spingere i voli
verso Germania e Usa, come vorrebbe Lufthansa, non può certo
dimenticare i collegamenti verso il Sud e le isole.
vs
(END) Dow Jones Newswires
December 02, 2019 02:42 ET (07:42 GMT)
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