Credito Valtellinese

- Modificato il 06/8/2017 07:57
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014

 





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141 di 440 - Modificato il 10/2/2018 12:58
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #134 - 03/Feb/2018 11:43ATTENZIONE 1-2-3 LOW JOE ROSS: LONG DA 10,95 € CON ENTRATA TRADER'S TRICK

P.S.: VISTO L'ANDAMENTO DEI MERCATI E IL FUTURO ADC, L'OPERAZIONE E' MOLTO RISCHIOSA!

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6io3h
142 di 440 - 13/2/2018 14:59
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
Creval, in trepida attesa della Consob

Dalla commissione tutto tace sull'aumento della banca valtellinese. Eppure si avvicina la data del 19 febbraio, da molti indicata quale probabile per avviare l'operazione. Intanto il titolo perde terreno

di Rosario Murgida

Ormai mancano pochi giorni alla data del 19 febbraio, considerata da giorni come probabile per l'avvio dell'aumento di capitale del Credito Valtellinese. Eppure non è ancora arrivato un importante via libera, quello della Consob.

Il parere della commissione è la "conditio sine qua non" per dare il via ufficiale alla ricapitalizzazione e finora non è arrivato nessun segnale in merito, il che suggerisce come probabilmente la commissione abbia chiesto ulteriori documenti all'istituto valtellinese con i conseguenti ritardi nel calendario originariamente auspicato dai vertici aziendali.

Inizialmente la ricapitalizzazione era stata pensata per il mese di febbraio in modo da evitare la concomitanza delle elezioni del 4 marzo prossimo, ma già oggi questo obiettivo è ormai sfumato. Da giorni si parla di un avvio ufficiale per lunedì prossimo ma i tempi stringono.

Il management non è comunque rimasto con le mani in mano nelle ultime settimane. E' stato infatti completato il consorzio di garanzia, ora composto dai capofila Mediobanca e Citigroup e, con vari ruoli, da Banco Santander, Barclays, Credit Suisse, Commerzbank, Jefferies, Société Générale, Banca Akros, Equita SIM, Keefe, Bruyette & Woods e MainFirst. Un pool di banche nutrito e variegato che aumenta le possibilità di un esito positivo dell'operazione.

Inoltre, sette giorni fa il consiglio di amministrazione ha approvato i conti del 2017, chiuso ancora in rosso ma con segnali di miglioramento nell'ultima parte dell'anno. Un buon viatico per il roadshow di presentazione della ricapitalizzazione da 700 milioni di euro avviato dal management nella scorsa settimana, ma senza la Consob il semaforo è ancora sul rosso e il titolo rischia di pagarne le conseguenze in Borsa.

6mjzb
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143 di 440 - 13/2/2018 17:48
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
Creval: per Equita nozze con 5 possibili partner

Nuove ipotesi di aggregazione per l'istituto valtellinese che si appresta a varare un maxi aumento di capitale

di Stefano Neri

Si torna a ragionare su possibili aggregazioni nel comparto bancario italiano. E fra le protagoniste di questa nuova ipotetica stagione di "risiko" si conferma il Credito Valtellinese, avviato in questi giorni verso un difficile aumento di capitale.

Il Creval la settimana scorsa era già finito al centro di alcune ipotesi in materia di fusioni, e oggi finisce sotto la lente di un report di Equita.

L'aumento di capitale, nonostante la maxi taglia (se confrontata con una capitalizzazione della banca valtellinese di circa 100 milioni) non sembra impensierire gli analisti della Sim milanese. Il creval, scrivono nel loro report, rappresenta "un'opportunità di investire in una storia di ristrutturazione a multipli ragionevoli" e "con una governance ottimale per una fusione", alla luce del fatto che la base azionaria sarà composta prevalentemente da fondi.

Equita, che di recente ha inserito il Creval in un progetto di fusione con Mps, Banco Bpm, Bper e Carige di difficilissima realizzazione, considera appunto l'M&A "una chiara opzione" per il Credito Valtellinese, individuando in questo studio cinque possibili candidati. Si tratta di Banco Bpm, Bper, Cariparma, Ubi e Credem. Gli analisti vedono in particolare un'operazione carta contro carta che può valorizzare il Creval 950 milioni (700 milioni di aumento più 250 milioni di Dta, crediti d'imposta). Tutte fusioni "accrescitive, con rischi di esecuzione limitati".

Creval infatti per Equita dispone di una "governance ottimale per una fusione, considerato che le azioni sono in mano a investitori istituzionali totalmente focalizzati sulla massimizzazione del valore delle loro quote" e in "condizione di inserire un nuovo board in tutto allineato con i suoi obiettivi". Il Creval potrà offrire "una rete di sportelli piccola ma più efficiente, con una significativa quota di mercato in Lombardia (3,4%), un bilancio pulito, un rapporto tra crediti deteriorati lordi e totale dei crediti a circa il 10%, un Cet1 del 13%, lo spazio per nuove sinergie di costi, 250 milioni di Dta e un'alta sensibilità al rialzo dei tassi".
6mmqd
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144 di 440 - 14/2/2018 12:33
ginus N° messaggi: 442 - Iscritto da: 08/3/2008
Presi 10,3 immaginavo che scendeva un Po ma non sotto ai 10€. Spero che sia stato solo uno scivolone della giornata. Ma non ho trovato nessuna notizia per questo scivolone di oggi
145 di 440 - 14/2/2018 14:22
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
Creval, Jefferies esce dal consorzio dell'aumento di capitale

E' quanto hanno riferito alcune fonti all'agenzia Reuters nel giorno del Cda dell'istituto che deve decidere il prezzo dell'aumento di capitale. Considerando le dimensioni della ricapitalizzazione (7 volte l'attuale capitalizzazione di borsa), Banca Imi crede che il rischio di esecuzione sia alto. Titolo ko in borsa

di Francesca Gerosa

Jefferies si è sfilata dal consorzio di garanzia dell'aumento di capitale da 700 milioni di euro del Credito Valtellinese per il quale aveva inizialmente sottoscritto un accordo di pre-underwriting in qualità di senior joint bookrunner. E' quanto hanno riferito alcune fonti vicine alla situazione all'agenzia Reuters, ricordando che, dopo le pre-garanzie, la costituzione definitiva del consorzio, con le firme dell'accordo, è attesa oggi dopo il via libera del cda dell'istituto al prezzo dell'aumento di capitale.

Nelle ultime settimane il consorzio guidato da Mediobanca ha visto l'ingresso di diverse banche internazionali: Banco Santander , Barclays, Citigroup e Credit Suisse (in qualità di co-global coordinator e joint bookrunner), Commerzbank e Société Générale (in qualità di senior joint bookrunners), Banca Akros, Equita Sim e Keefe, Bruyette & Woods (joint bookrunners) e MainFirst (co-lead manager).

Mentre alcuni investitori che attualmente lavorano sui non performing loans (Fonspa e Algebris) di Creval potrebbero acquistare i diritti di opzione non esercitati. Il lancio dell'aumento di capitale, dopo il via libera al prospetto da parte della Consob, è previsto per lunedì prossimo 19 febbraio, come nelle attese. Ma quale sarà il prezzo della ricapitalizzazione? La valutazione che gli investitori ritengono corretta è di una banca con un prezzo pari a 0,4 volte circa il patrimonio tangibile e il prezzo potrebbe essere fissato con uno sconto sul Terp (prezzo teorico ex diritto) intorno al 15%.

Ma, secondo fonti di stampa, lo schema dell'operazione dovrebbe ricalcare l'aumento di capitale di Banca Carige al quale è stato applicato uno sconto del 26% sul valore ante stacco dei diritti. Così a Piazza Affari il titolo Creval , sospeso per eccesso di ribasso questa mattina (minimo intraday a quota 9,80 euro), ora crolla del 6,52% a quota 10 euro. Pesa la dimensione "monstre" dell'operazione, pari a circa 7 volte l'attuale capitalizzazione di borsa della banca.

"Uno sconto sul Terp del 15% sarebbe nella parte più bassa degli aumenti di capitale realizzati dalle banche italiane dal 2011 e implicherebbe una diluizione molto alta", avvertono gli analisti di Banca Imi. "Anche considerando le dimensioni dell'aumento di capitale, crediamo che il rischio di esecuzione rimanga alto", aggiungono gli esperti della banca d'affari che sul titolo Creval hanno un rating hold (prezzo obiettivo in revisione) come Equita (target price a 14,7 euro). Non fanno presa sul titolo le voci secondo cui sia Credem sia Bper , essendo propense ad aggregare una banca media, potrebbero essere interessate al Creval , mentre Credit Agricole avrebbe analizzato il dossier della banca valtellinese dieci giorni fa, ma per il momento avrebbe deciso di soprassedere.

6mzw3
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146 di 440 - 14/2/2018 16:49
pippogo N° messaggi: 688 - Iscritto da: 15/9/2008
Carigge 2 la vendetta o la vergogna
147 di 440 - 15/2/2018 09:48
ginus N° messaggi: 442 - Iscritto da: 08/3/2008
Ora incominciamo a divertirci
148 di 440 - 15/2/2018 13:18
pippogo N° messaggi: 688 - Iscritto da: 15/9/2008
Allora vale 10 centesimi?vergogna
149 di 440 - 15/2/2018 14:33
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
Creval, è garanzia. Azioni a 0,1 euro. Titolo sotto stress

Jefferies non partecipa all'aumento, ma come ha anticipato MF-Milano Finanza, il consorzio guidato da Mediobanca coprirà l'inoptato. Concambio 631 nuovi titoli contro 1 vecchio, sconto sul Terp del 16%. Ieri il titolo ha chiuso a 10,234 euro. Borsa Italiana: si applicherà il modello rolling per permettere l'arbitraggio fra azioni e diritti di opzione. Titolo non apre, poi cede il 14%

di Elena Dal Maso

Il Credito Valtellinese ha comunicato che oggi è stato sottoscritto il contratto di garanzia (underwriting agreement) relativo all'aumento di capitale da 700 milioni di euro, così come anticipato da MF-Milano Finanza. L'operazione partirà lunedì 19 per chiudersi giovedì 8 marzo. Sulla rete di protezione che l'istituto lombardo ha trovato, ossia la chiusura degli accordi col consorzio, oggi Banca Imi si è espressa in maniera positva.

Intanto questa mattina il titolo non apre, registra un calo teorico del 12,06% a Piazza Affari, alle ore 9:25 cede il 14,69% a 8,73 euro.

Le banche del consorzio sono: Mediobanca (in qualità di Sole Global Coordinator e Joint Bookrunner), Banco Santander , Barclays, Citigroup Global Markets Limited e Credit Suisse (in qualità di Co-Global Coordinators e Joint Bookrunners), Commerzbank e Société Générale (in qualità di Senior Joint Bookrunners), Banca Akros, Equita Sim e Keefe, Bruyette & Woods (in qualità di Joint Bookrunners) e MainFirst (in qualità di Co-Lead Manager).

Si sono impegnate a sottoscrivere le azioni Creval di nuova emissione eventualmente rimaste inoptate al termine dell'asta dei diritti per un valore massimo pari all'aumento di capitale. Così come emerso ieri, Jefferies si è sfilata dal consorzio per il quale aveva inizialmente sottoscritto un accordo di pre-underwriting in qualità di senior joint bookrunner. Il comunicato della banca lombarda ricorda che "il contratto di garanzia contiene le usuali clausole che condizionano l'efficacia degli impegni di garanzia ovvero attribuiscono le facoltà di recedere dagli impegni di garanzia, in linea con la prassi internazionale".

In un'altra nota di ieri sera, il cda del Creval ha comunicato le specifiche sull'aumento: verranno emesse 6.996.605.613 azioni ordinarie, prive dell'indicazione del valore nominale, al valore di 0,1 euro l'una, nel rapporto di 631 azioni di nuova emissione per ogni azione posseduta. Il controvalore massimo sarà di 699.660.561,30 euro.

Il prezzo di sottoscrizione delle nuove azioni incorpora uno sconto di circa il 16% sul prezzo teorico ex diritto (Theoretical Ex Right Price) delle azioni Creval , sulla base della media dei prezzi degli ultimi tre mesi. Ieri il titolo Creval ha chiuso la seduta a quota 10,234 euro a Piazza Affari, in calo del 4,34%.

Sempre oggi Borsa Italiana ha comunicato che l'aumento è "fortemente diluitivo", quindi verrà applicato il modello "rolling" secondo la normativa di riferimento. Questa decisione è stata promossa per evitare che, durante gli aumenti di capitale iperdiluitivi, si verifichino anomalie di prezzo sui titoli azionari interessati.

Come funziona il "rolling"? Una volta iniziato l'aumento, sarà possibile esercitare in via anticipata i diritti di opzione in ciascun giorno dell'aumento a partire dal terzo, ricevendo immediatamente le azioni di nuova emissione. La consegna anticipata delle azioni di nuova emissione perme di effettuare l'arbitraggio fra azioni e diritti di opzione già a partire dal primo giorno di avvio dell'aumento di capitale. A sua volta, l'attività di arbitraggio dovrebbe evitare sul nascere le anomalie di prezzo. In alternativa, i diritti di opzione potranno essere esercitati secondo il modello tradizionale, con la consegna delle azioni di nuova emissione alla fine dell'aumento.
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150 di 440 - 15/2/2018 16:56
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
Creval, aumento di capitale a prezzo stracciato

Si parte come previsto lunedì prossimo. L'istituto punta ad attirare gli investitori ma conta anche su vecchi soci e il nutrito consorzio di garanzia guidato da Mediobanca

di Stefano Neri

Il Credito Valtellinese proverà ad attirare gli investitori con un prezzo "stracciato" per il suo aumento di capitale in partenza lunedì prossimo. Il Cda del Creval ha dato l'ok a uno sconto del Terp (il prezzo teorico dopo lo stacco del diritto d'opzione) del 16%. Il prezzo delle nuove azioni è 0,10 euro di cui 0,09 euro a titolo di sovrapprezzo.

In particolare, verranno emesse 6.996.605.613 azioni ordinarie, prive dell'indicazione del valore nominale, al valore di 0,1 euro l'una, nel rapporto di 631 azioni di nuova emissione per ogni azione posseduta. Il controvalore massimo sarà di 699.660.561,30 euro.

La partenza è fissata per lunedì prossimo, subordinatamente all'approvazione del prospetto da parte della Consob entro la settimana. La conclusione è indicata per l'8 marzo. I diritti di opzione saranno negoziati fino al 2 marzo.

Il contratto di garanzia è stato firmato con undici società, ma Jefferies si è sfilata. Il consorzio è formato da Mediobanca, in qualità di Sole Global Coordinator e Joint Bookrunner, Banco Santander, Barclays, Citigroup e Credit Suisse, in qualità di Co-Global Coordinators e Joint Bookrunners, Commerzbank e Société Générale, in qualità di Senior Joint Bookrunners, Banca Akros, Equita Sim e Keefe, Bruyette & Woods (in qualità di Joint Bookrunners) e MainFirst (in qualità di Co-Lead Manager).

E' chiaramente un aumento di capitale dalla maxi taglia, considerato che i 700 milioni da reperire sul mercato si confrontano con una capitalizzazione di circa 100 milioni.

Il titolo scende in picchiata a Piazza Affari (alle 9,45 risulta sospeso dagli scambi dopo un -15%), in relazione al prezzo "rasoterra" stabilito per l'aumento.

In ogni caso il Credito Valtellinese punterà molto sulla risposta dell'ampia componente retail del suo azionariato, quei piccoli soci per cui l'aumento sarà comunque "fortemente diluitivo" nella definizione di Borsa Italiana. E poi a fare da paracadute c'è il nutrito consorzio di garanzia.

La definizione di operazione fortemente diluitiva comporta l'applicazione della modalità "rolling" che di regola consente agli investitori di entrare in possesso immediatamente delle azioni senza attendere la fine dell'aumento ed evitare anomalie tra il prezzo delle vecchie azioni e quello dei diritti di opzione.

Il Creval intanto torna al centro delle speculazioni su una possibile aggregazione con un altro istituto: uno studio di Equita vede almeno 5 pretendenti per l'istituto valtellinese, che spunterebbe una valutazione intorno al miliardo. Si tratta di Banco Bpm, Bper, Cariparma, Ubi e Credem.
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151 di 440 - 15/2/2018 17:05
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
Creval, bagno di sangue per i piccoli soci

I termini definitivi sollevano dubbi sull'esito dell'intera operazione. Dal consorzio bancario arrivano segnali di fiducia, ma per i piccoli azionisti saranno sacrifici

di Rosario Murgida

Definiti i termini principali dell'aumento di capitale, con un prezzo molto basso, delineato il consorzio di garanzia e in attesa oramai solo del via libera della Consob, il Creval non può fare nulla altro che aspettare la reazione del mercato e la relativa accoglienza degli investitori a un'operazione con molte luci ma anche tante ombre.

Per vedere se andrà in porto o meno bisognerà aspettare la fine delle offerte in Borsa, ma già oggi sono molti i dubbi che emergono anche se, dopo l'aumento di Carige, nulla è da escludere. Nel caso della banca ligure sembrava non solo che la ricapitalizzazione non partisse ma, a un certo punto, che non andasse in porto. Eppure, tra mille controversie e molteplici ostacoli, a Genova sono riusciti per fortuna a festeggiare il successo della ricapitalizzazione.

Dal roadshow di presentazione sembra che per ora siano arrivati segnali positivi per l'istituto lombardo mentre la composizione del consorzio di garanzia, sia per numero che per dimensione e qualità delle banche coinvolte, rappresenta un ulteriore fattore favorevole per l'esito della mega-ricapitalizzazione.

A ciò si aggiunge un ulteriore segnale positivo rappresentato dalla decisione dei vertici di seguire l'esempio proprio della banca ligure con la composizione di un pool di subgaranti composto, a quanto pare, da Algebris, Credito Fondiario e Dorotheum, evidentemente interessati ad accordi di collaborazione come già avvenuto nel caso di Carige per alcuni cespiti o per le sofferenze.

Ad aumentare la fiducia sull'esito positivo è ovviamente il consorzio di garanzia nonostante all'ultimo momento sia uscita Jefferies. Si tratta comunque di un parterre di tutto rispetto. A Mediobanca e Citigroup si sono via via aggiunte, con ruoli diversi e bene definiti, Banco Santander, Barclays, Credit Suisse, Commerzbank, Société Générale, Banca Akros, Equita Sim, Keefe, Bruyette & Woods e MainFirst. Un elenco molto internazionale così come internazionali dovrebbero essere gli investitori più interessati ad aderire a un aumento, che, come spesso avvenuto negli ultimi mesi in Italia, rischia invece di avere serie ripercussioni sui piccoli azionisti.

La base storica dei soci del Creval, radicata per lo più in Valtellina, ha finora espresso fiducia e manifestato il suo sostegno a una ricapitalizzazione che, sulla base di quanto definito ieri, ha le stesse caratteristiche iperdiluitive di quella di Carige. Ogni socio avrà infatti il diritto di sottoscrive 631 nuove azioni per ciascun titolo detenuto. Del resto l'obiettivo di raccogliere 700 milioni si confronta con una capitalizzazione di mercato di poco più di 110 milioni di euro.

Chi aderirà dovrà giocoforza turarsi il naso e aspettare con tanta fiducia l'esito dell'operazione, al via lunedì prossimo, sempre che la Consob accenda il semaforo verde, con conclusione prevista per l'8 marzo, sfortunatamente pochi giorni dopo la tornata elettorale. "Siamo fiduciosi che il mercato risponderà bene", ha affermato Andrea Vismara, amministratore delegato di Equita. Del resto non mancano già oggi aspettative positive sul possibile rialzo del titolo nei prossimi mesi grazie all'accelerazione impressa al programma di smaltimento delle sofferenze e alla possibilità di un coinvolgimento nel prossimo processo di consolidamento del settore.

Consolidamento diventato ormai il nuovo oggetto di discussioni tra i banchieri dopo mesi e mesi in cui l'argomento principe sono state le sofferenze e gli incagli. Ed è su questo che dovrebbero sperare i piccoli azionisti al di là di qualsiasi ipotesi di aggregazione, magari con i dirimpettai della Popolare di Sondrio, perchè oggi non possono fare altro che subire l'ennesima operazione lacrime e sangue.
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152 di 440 - 16/2/2018 09:51
Andrea 696969 N° messaggi: 43 - Iscritto da: 22/3/2016
Chi può aiutarmi.....non capisco nulla dell’ adc ho 260 azioni a 21,6 cosa mi succede se non vendo? Cosa devo fare?
153 di 440 - 16/2/2018 13:51
1seve N° messaggi: 112 - Iscritto da: 01/1/2013
Semplice .. Da lunedì ti verranno assegnati i diritti a sottoscrivere 164000 azioni a € 0.10 dovrai sborsare 16400 euro altrimenti perdi il tuo capitale
154 di 440 - 16/2/2018 16:45
pippogo N° messaggi: 688 - Iscritto da: 15/9/2008
Sei sotto ricatto
155 di 440 - 16/2/2018 16:54
1giacomofofo N° messaggi: 701 - Iscritto da: 29/6/2016
e se li vende i diritti??????
156 di 440 - 16/2/2018 17:05
1seve N° messaggi: 112 - Iscritto da: 01/1/2013
Lunedì il valore del diritto sarà la differenza della chiusura di oggi - 0.10 la quotazione dell'azione circa 7.40.... La vedo dura....
157 di 440 - 16/2/2018 18:19
1seve N° messaggi: 112 - Iscritto da: 01/1/2013
Chiusura 7.8 Valore azione 0.10 Valore diritto 7.70
158 di 440 - 16/2/2018 18:58
inilrep N° messaggi: 613 - Iscritto da: 06/11/2009
ci fosse una giustizia seria in questo paese i vertici di questa banca andrebbero messi in mutande e forse anche in galera ma alla fine saranno strozzati i piccoli azionisti e loro usciranno ancora più ricchiin barba hai coglioni come il sottoscritto
159 di 440 - 17/2/2018 08:41
GIOLA N° messaggi: 30115 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #150 - 15/Feb/2018 15:56Creval, aumento di capitale a prezzo stracciato

Si parte come previsto lunedì prossimo. L'istituto punta ad attirare gli investitori ma conta anche su vecchi soci e il nutrito consorzio di garanzia guidato da Mediobanca

di Stefano Neri

Il Credito Valtellinese proverà ad attirare gli investitori con un prezzo "stracciato" per il suo aumento di capitale in partenza lunedì prossimo. Il Cda del Creval ha dato l'ok a uno sconto del Terp (il prezzo teorico dopo lo stacco del diritto d'opzione) del 16%. Il prezzo delle nuove azioni è 0,10 euro di cui 0,09 euro a titolo di sovrapprezzo.

In particolare, verranno emesse 6.996.605.613 azioni ordinarie, prive dell'indicazione del valore nominale, al valore di 0,1 euro l'una, nel rapporto di 631 azioni di nuova emissione per ogni azione posseduta. Il controvalore massimo sarà di 699.660.561,30 euro.

La partenza è fissata per lunedì prossimo, subordinatamente all'approvazione del prospetto da parte della Consob entro la settimana. La conclusione è indicata per l'8 marzo. I diritti di opzione saranno negoziati fino al 2 marzo.

Il contratto di garanzia è stato firmato con undici società, ma Jefferies si è sfilata. Il consorzio è formato da Mediobanca, in qualità di Sole Global Coordinator e Joint Bookrunner, Banco Santander, Barclays, Citigroup e Credit Suisse, in qualità di Co-Global Coordinators e Joint Bookrunners, Commerzbank e Société Générale, in qualità di Senior Joint Bookrunners, Banca Akros, Equita Sim e Keefe, Bruyette & Woods (in qualità di Joint Bookrunners) e MainFirst (in qualità di Co-Lead Manager).

E' chiaramente un aumento di capitale dalla maxi taglia, considerato che i 700 milioni da reperire sul mercato si confrontano con una capitalizzazione di circa 100 milioni.

Il titolo scende in picchiata a Piazza Affari (alle 9,45 risulta sospeso dagli scambi dopo un -15%), in relazione al prezzo "rasoterra" stabilito per l'aumento.

In ogni caso il Credito Valtellinese punterà molto sulla risposta dell'ampia componente retail del suo azionariato, quei piccoli soci per cui l'aumento sarà comunque "fortemente diluitivo" nella definizione di Borsa Italiana. E poi a fare da paracadute c'è il nutrito consorzio di garanzia.

La definizione di operazione fortemente diluitiva comporta l'applicazione della modalità "rolling" che di regola consente agli investitori di entrare in possesso immediatamente delle azioni senza attendere la fine dell'aumento ed evitare anomalie tra il prezzo delle vecchie azioni e quello dei diritti di opzione.

Il Creval intanto torna al centro delle speculazioni su una possibile aggregazione con un altro istituto: uno studio di Equita vede almeno 5 pretendenti per l'istituto valtellinese, che spunterebbe una valutazione intorno al miliardo. Si tratta di Banco Bpm, Bper, Cariparma, Ubi e Credem.

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160 di 440 - 17/2/2018 09:33
1seve N° messaggi: 112 - Iscritto da: 01/1/2013
Nutrito consorzio di garanzia..... Cosa vi fa pensare? Associazioni a deli...... Sono tutti d'accordo Smettete di mettere i vostri soldi in borsa con queste regole é una mattanza
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