Nasdaq Trader Room Avangarde System Top Gain And Pussy Stryke Zoom Dollar'$ Plu$

MODERATO FrancoCecchino (Utente disabilitato) N° messaggi: 13603 - Iscritto da: 13/3/2020
Lista Commenti
1776 Commenti
 ...   81   ... 
1601 di 1776 - 02/6/2023 09:38
Gianni Barba N° messaggi: 33391 - Iscritto da: 26/4/2020

Usa: anche il Senato accetta di sospendere il tetto del debito.
Gli effetti su azioni, bond e tassi

Dopo la Camera, il Senato con 63 voti a favore approva la legge che sospende per due anni l'importo massimo di indebitamento degli Stati Uniti.
Evitato il default degli Usa.
Avrebbe avuto ripercussioni anche sul mercato azionario statunitense
che non è così in salute come sembra, secondo Benkendorf, Cio di Vontobel Quality Growth Boutique.
Fed vista ferma sui tassi a giugno, futures di Wall Street positivi

1602 di 1776 - 05/6/2023 17:37
Gianni Barba N° messaggi: 33391 - Iscritto da: 26/4/2020

Alle 15:30 il titolo Apple sale dell’1,5%. Cupertino sta per lanciare un visore con auricolari a realtà mista, il suo prodotto più importante in 13 anni e tocca il valore più alto di sempre in borsa sopra i 183 dollari per azione. Il dispositivo dà un’idea di come la Big Tech immagina il futuro dopo lo smartphone e dovrebbe essere simile a un paio di eleganti occhiali da sci. Il costo sarà di 3 mila dollari, 10 volte il prezzo del principale visore di Meta.

1603 di 1776 - 06/6/2023 07:25
Gianni Barba N° messaggi: 33391 - Iscritto da: 26/4/2020
Non fatevi ingannare dagli algoritmi, in Usa è il momento di acquistare bond e vendere azioni
MERCATI AZIONARI

Non fatevi ingannare dagli algoritmi, in Usa è il momento di acquistare bond e vendere azioni

di Maurizio Novelli*

C’è un’intensa attività contrarian da parte degli algoritmi, che comprano in una fase del mercato azionario con elevati rischi di ribasso e nonostante i tassi salgano, l’economia rallenti, i profitti scendano e alcune banche falliscano. Ecco come funzionano e perché non bisogna abboccare | Usa, la Camera approva l’accordo sul tetto al debito con maggioranza bipartisan | Dopo Musk anche Dimon (JP Morgan) va in Cina: le relazioni con gli Usa devono normalizzarsi, l’incertezza pesa sugli investitori

Le macchine comprano mentre gli umani vendono. Fa molto riflettere l’articolo apparso sul Financial Times del 14 maggio (Algorithms prop up the market as fretful humans sit out the uncertainty), che descrive un’intensa attività contrarian da parte degli algoritmi, in una fase in cui il mercato azionario americano si è esposto ad elevati rischi di ribasso. Si è assistito ad un’anomala fase di rialzo delle borse nonostante i tassi salgano, l’economia rallenti, i profitti scendano e alcune banche falliscano.

In questa fase di elevata incertezza negativa, l’attività di trading cosiddetta Algo si è intensificata ai massimi degli ultimi nove anni, facendo salire un mercato che era invece esposto al rischio di scendere. Fenomeni di questo tipo sono già emersi in passato e una buona parte di operatori professionali e non ammette che il mercato finanziario americano è ormai manipolato dagli algoritmi, che fanno circa il 70% dei volumi giornalieri del mercato azionario.

1604 di 1776 - 06/6/2023 07:25
Gianni Barba N° messaggi: 33391 - Iscritto da: 26/4/2020

Non fatevi ingannare dagli algoritmi, in Usa è il momento di acquistare bond e vendere azioni

Gli investitori istituzionali sono praticamente usciti dal mercato e i flussi dei retail investor (pari ora al 10% di tutti volumi) hanno occupato il vuoto lasciato dalle istituzioni, grazie alla creazione di piattaforme di trading a commissioni zero (Robinhood, Charles Schwab, Ameritrade, Interactive Brokers, ecc). Le commissioni zero vengono compensate dai profitti sui tassi d’interesse applicati sulla leva finanziaria (leverage) utilizzata dagli investitori privati americani, che di norma operano a leva 2-3 volte sul capitale investito.

Le grandi istituzioni (Fondi Pensione, Hedge Funds, Fondi Sovrani, Family Office, ecc.) avevano gradualmente abbandonato il mercato azionario Usa già da qualche anno a causa delle valutazioni non più favorevoli, per la scarsa trasparenza dei bilanci e per l’intensa attività di buyback (riacquisti di azioni proprie da parte della società), fatta in molti casi per massaggiare al rialzo gli utili per azione (EPS) e sostenere i prezzi. Il flusso di uscita costante si è verificato in particolare tra il 2016 e il 2019 (secondo BofA Global Research).

1605 di 1776 - 06/6/2023 07:26
Gianni Barba N° messaggi: 33391 - Iscritto da: 26/4/2020
Non fatevi ingannare dagli algoritmi, in Usa è il momento di acquistare bond e vendere azioni
1606 di 1776 - 06/6/2023 07:26
Gianni Barba N° messaggi: 33391 - Iscritto da: 26/4/2020

I buyback siano saliti a livelli record

Risulta poi abbastanza sospetto che, mentre negli ultimi mesi i buyback siano saliti al record di sempre, i ceo delle società vendano azioni a ritmi record (fonte: CDT Capital management Insider Sentiment Ratio, aprile 2023). Un’ulteriore conferma della scarsa appetibilità del mercato Usa è la recente newsletter di Berkshire Hathaway sulla chiusura del bilancio annuale della società di Warren Buffett, che evidenzia la mancanza di opportunità per veri investitori, al punto da indurre Buffett a migrare in Giappone (per la prima volta) alla ricerca di alternative. La migrazione dei capitali dei grandi investitori era in realtà iniziata già dal 2013/2014, con un deflusso medio 1500 miliardi di dollari all’anno, al punto tale che oltre 9000 miliardi sono entrati nei Private Markets.

Questo fenomeno ha portato successivamente alla creazione del grande boom degli Ipo, dato che gli investitori professionali hanno capito che era meglio acquistare le società non quotate a basse valutazioni, per poi venderle in borsa al retail investor e ai Mutual Funds (che sono sempre espressione di denaro retail) a valutazioni stratosferiche, scatenando così la mania per gli unicorni, società la cui profittabilità era spesso scritta nelle favole. Purtroppo, la migrazione dagli asset liquidi a quelli illiquidi ha creato di fatto un’ulteriore bolla speculativa anche sui Private Markets, e ora ci troviamo nella paradossale situazione per cui gli investitori istituzionali, per sfuggire alle elevate valutazioni dei mercati azionari e obbligazionari, si sono inchiodati su asset illiquidi ad alte valutazioni e (per ora) a bassa redditività.

1607 di 1776 - 06/6/2023 07:27
Gianni Barba N° messaggi: 33391 - Iscritto da: 26/4/2020

Non fatevi ingannare dagli algoritmi, in Usa è il momento di acquistare bond e vendere azioniNon fatevi ingannare dagli algoritmi, in Usa è il momento di acquistare bond e vendere azioniIl fallimento di Svb evidenzia di fatto questa situazione, dato che la banca è saltata sulle perdite delle obbligazioni garantite da mutui (Mbs) e dei Treasuries, ma in realtà erano le società di Venture Capital che finanziava che bruciavano cassa e dovevano essere supportate all’infinito dal credito bancario che Svb non era più in grado di espandere.

Una recente analisi di Morgan Stanley evidenzia come i grandi investitori privati (il top 1% piu’ ricco) abbiano liquidato le loro posizioni, mentre le fasce piu’ retail (il bottom 90%-80%) sia entrata nel mercato. Tale flusso è evidenziato anche dal fatto che il ticket medio di transazione è drasticamente calato nei mesi recenti di rialzo del mercato e i volumi medi degli ultimi 30 giorni sono inferiori del 40% a quelli di un mese fa. L’attività continua a concentrarsi solo sui principali titoli delle grandi società che, operando in un contesto di oligopolio o monopolio, riescono ad evidenziare una tenuta dei profitti migliore rispetto al resto del mercato, ma comunque in contrazione.

  • Leggi anche: Dopo Musk anche Dimon (JP Morgan) va in Cina: le relazioni con gli Usa devono normalizzarsi, l’incertezza pesa sugli investitori
1608 di 1776 - 06/6/2023 07:28
Gianni Barba N° messaggi: 33391 - Iscritto da: 26/4/2020

Non fatevi ingannare dagli algoritmi, in Usa è il momento di acquistare bond e vendere azioniNon fatevi ingannare dagli algoritmi, in Usa è il momento di acquistare bond e vendere azioniNon fatevi ingannare dagli algoritmi, in Usa è il momento di acquistare bond e vendere azioniNon fatevi ingannare dagli algoritmi, in Usa è il momento di acquistare bond e vendere azioniNon fatevi ingannare dagli algoritmi, in Usa è il momento di acquistare bond e vendere azioniNon fatevi ingannare dagli algoritmi, in Usa è il momento di acquistare bond e vendere azioni

1609 di 1776 - 06/6/2023 07:29
Gianni Barba N° messaggi: 33391 - Iscritto da: 26/4/2020

La grande attività degli algoritmi

L’indice Standard & Poor 500 resiste solo grazie a dieci titoli, e la concentrazione del portafoglio è tale che solo un investitore retail può accettarla, imponendo agli investitori professionali una diversificazione che produce sistematicamente sottoperformance rispetto agli indici. La grande attività degli algoritmi (70% dei volumi) facilita la manipolazione degli indici nel breve termine ed evidenzia la fragilità strutturale del mercato e non la sua forza (come molti credono).

Si prenda il caso della lotta al Congresso sul tetto al debito Usa, il Debt ceiling. Alcuni media e la ricerca delle case d’investimento si focalizzano su una notizia che viene trattata con uno spazio molto piu’ importante rispetto ad altre (come i fallimenti bancari e i futuri problemi sul credito all’economia). Il focus delle informazioni sul Debt Ceiling porta l’attenzione degli algoritmi sulla probabilità degli eventi conseguenti positivi o negativi. Poiché la probabilità di un default Usa è molto bassa mentre quella di trovare un accordo è decisamente piu’ alta, lo spostamento del focus del mercato su un evento ad alta probabilità positiva crea un pregiudizio (bias) positivo degli algoritmi sul mercato. Ma questo accade mentre gli umani, che avevano dato maggiore peso alle notizie provenienti dal settore bancario e alle conseguenze di una restrizione del credito all’economia hanno sottopesato il mercato per un evento che l’industria finanziaria ha ora posizionato in secondo piano. L’impatto congiunto di banche d’investimento, media finanziari e algoritmi, riesce a spostare il focus di breve termine su notizie che possono avere una distribuzione statistica di eventi positivi favorevoli (sempre nel breve termine), mettendo in secondo piano eventi che hanno invece risultati statistici piu’ negativi al 90% (restrizione del credito). Basta quindi spostare il focus delle notizie e delle analisi da una notizia di mercato che poteva essere destabilizzante a qualcosa che ha elevate probabilità di non esserlo.

La stessa cosa è stata realizzata con il rialzo sui tassi d’interesse. A un certo punto, dopo un iniziale impatto negativo sui mercati, il focus dei media finanziari si è spostato sul Fed Pivot, l’imminente inversione della traiettoria dei tassi d’interesse. Nonostante i tassi salissero, il mercato saliva comunque, dato che l’approccio Quant dell’algoritmo legge ogni rialzo come una probabilità sempre minore di rialzi futuri. In questo modo, mentre gli umani leggono il rialzo dei tassi come un fenomeno che porterà ad un impatto futuro negativo sui fondamentali, la macchina lo legge come un fenomeno negativo destinato invece a sparire man mano che si accentua. Ovviamente la macchina non elabora cosa accadrà all’economia a causa di una modifica del corso del denaro, dato che quello che conta per gli algoritmi è il breve e non il lungo periodo. Tutto questo meccanismo, creato ad hoc per sostenere il mercato nelle fasi critiche, alimenta il buy on dip degli algoritmi e del day trading del retail, con l’esplosione dei volumi sulle opzioni a scadenza giornaliera, dove l’unico interesse è quello di “scommettere” sull’esito di un evento di breve periodo.

Nel frattempo, i fondamentali sottostanti continuano a deteriorarsi, ma ovviamente l’algoritmo non se ne può accorgere, dato che la strategia è quella di dargli in pasto eventi di breve termine per tenerlo occupato su fenomeni ad alta probabilità di evento positivo. Accade così che quando si manifestano eventi improvvisi negativi non prevedibili dagli algoritmi, il mercato cade nel vuoto perché l’algoritmo è programmato per interrompere la sua attività nel momento in cui non comprende alcuni spostamenti di prezzo innescati da eventi esterni. Si verificano così le cadute verticali del mercato, dove è praticamente impossibile vendere, e gli algoritmi, sorpresi da eventi non “programmati in anticipo”, si spengono e interrompono l’operatività abbandonando il mercato.

1610 di 1776 - 06/6/2023 07:29
Gianni Barba N° messaggi: 33391 - Iscritto da: 26/4/2020

L’impatto negativo delle minicrisi

La struttura attuale del mercato azionario americano sembra studiata per evitare impatti negativi provocati dalle minicrisi, ma non può impedire il deterioramento ormai costante dei fondamentali, che procureranno comunque la crisi del sistema. È ovvio che tutto quello che viene fatto attraverso questi meccanismi di manipolazione serve a fare in modo che gli asset investiti rimangano focalizzati di volta in volta sugli eventi di breve periodo, cercando di far perdere importanza alle dinamiche fondamentali. I fallimenti bancari non sono un indicatore di un economia solida e prospera. È comunque evidente che questo sistema non convince quasi più nessuno, dato che in questi anni abbiamo assistito a vari tentativi di fuga dal sistema finiti anche male. Migliaia di miliardi sui Private Markets, centinaia di miliardi sulle criptovalute, e recentemente, fughe di capitali sull’oro (con le Banche centrali di tutto il mondo in prima fila). I bond di breve termine ad alto rating creditizio attirano capitali a ritmi molto più elevati dei mercati azionari, dato che i flussi di acquisto sui Titoli di Stato continuano nonostante i tassi reali su tali investimenti siano sempre negativi. Anche questo flusso è una conferma di una minore propensione al rischio. Molti sentono puzza di bruciato se anche Warren Buffet aumenta il cash in portafoglio.

1611 di 1776 - 06/6/2023 07:30
Gianni Barba N° messaggi: 33391 - Iscritto da: 26/4/2020

Il calo dei consumi è già iniziato

È ovvio che questi tentativi di manipolazione non potranno modificare i fondamentali sottostanti, che continueranno a peggiorare inevitabilmente e metteranno il sistema finanziario americano in una posizione di insostenibilità sia fiscale che finanziaria (oggi il debito estero USA è il 90% del PIL vs il 45% del 2008). Il cedimento dei consumi è già iniziato e, guarda caso, la lotta sul Debt Ceiling si concentra sui sussidi ai cittadini americani che non riescono ad arrivare a fine mese, che hanno finora sostenuto i pagamenti delle rate sul debito privato contratto in questi anni e hanno impedito l’impennata dei default sul credito durante e dopo il Covid.

Le banche hanno iniziato ad aumentare gli accantonamenti sui crediti, proprio in attesa di una netta riduzione di sussidi e una fine delle moratorie sui debiti (Student Loans in particolare), che stanno giungendo a scadenza proprio a giugno, guarda caso con il raggiungimento del tetto sul debito. Un accordo sul tetto del debito Usa avrà comunque un impatto restrittivo sulla politica fiscale, proprio mentre quella monetaria sarà ancora più restrittiva, a causa della contrazione del credito bancario dovuto alla crisi delle banche e mentre gli effetti del rialzo dei tassi inizia solo ora a farsi sentire.

I problemi dell’economia Usa erano già molto evidenti a fine 2019 e l’evento Covid è stato paradossalmente un colpo di fortuna per mascherarli con il più grande intervento di salvataggio della storia, che ha permesso così di salvare i segmenti del credito più speculativo che erano già in crisi, ma che ha ulteriormente ingigantito la sua dimensione e il suo peso sull’economia.

Dal 2021 ad oggi c’è stato solo una colossale rotazione e rinvio di un eccesso di debito privato speculativo non rimborsabile (Subprime, High Yield, Leverage Loans, Private Debt) e non sostenibile, dato che per sostenerlo il settore privato americano ha attinto a piene mani dai sussidi di stato

A un certo punto, il sistema capitalistico americano ha chiesto l’intervento statale per mantenersi e riuscire a pagare il debito fatto per sostenere consumi e Pil. L’indice del mercato azionario è rimbalzato su tali interventi (insostenibili) ma rimane tuttora solo un fuorviante indicatore per far credere che sia tutto ok. Gli algoritmi non possono cambiare un sistema in crisi: possono solo aiutare, nel breve periodo, a manipolare un mercato che non è più sostenuto dai fondamentali. Cercare di sostenere ad oltranza un mercato su livelli poco difendibili, mentre i fondamentali sono già in evidente cedimento da tempo, aumenta gli spazi di downside e peggiora la situazione, dato che la tenuta del mercato dipende sempre meno dagli investitori e sempre di piu’ dalla speculazione di breve termine. Al momento nessuna economia (Cina, USA, Europa) sembra nelle condizioni di poter contrastare il cedimento innescato dalla fine degli stimoli fiscali e monetari post Covid, gli unici fattori che hanno sostenuto il rimbalzo del ciclo negli ultimi 12/18 mesi.

È evidente che gli algoritmi non possono cancellare la macroeconomia che, in modo sempre piu’ pronunciato, fa emergere fondamentali in netto e progressivo peggioramento in tutte le principali economie (il consenso creato sul China reopening è un flop). Nel frattempo, le aspettative di una imminente inversione della traiettoria dei tassi d’interesse si stanno decisamente ridimensionando mentre i bond sono tornati ad essere il competitor degli investimenti in equity, dopo 14 anni di politica monetaria espansiva. Questo evento è strutturale e conferma la nostra view strategica: long bonds e short equity, comprare bond e vendere azioni Usa.

*Novelli è gestore del fondo Lemanik Global Strategy Fund

1612 di 1776 - Modificato il 06/6/2023 20:20
Gianni Barba N° messaggi: 33391 - Iscritto da: 26/4/2020

Poooolka pòttèna dell'incoronèta..."Wham! Bam! Thank You, Ram!" ≧ ≦ Gif Stolen From TodaysReality! Stolen ...

mi son riletto attentamente i post sottostanti... e mi son cacato sottostante🥸toilet

1613 di 1776 - 07/6/2023 08:30
Gianni Barba N° messaggi: 33391 - Iscritto da: 26/4/2020

Wall Street | Balzo del Russell 2000 (+2,7%). Piatti gli indici principali in attesa dell’inflazione

Mercati azionari deboli a Wall Street, tranne che per le small e le mid cap. Piatti gli indici principali, a muoversi è stato l’indice Russell 2000 che ha segnato un rialzo superiore al 2%.

L'ultima volta che il Russell 2000 ha guadagnato più del 2,5% e il Dow è finito in ribasso è stato il 10 ottobre 2008, secondo Dow Jones Market Data. È sulla buona strada per essere solo il terzo evento del genere dall'inizio del Russell 2000.

In una giornata in tono minore con pochi scambi a New York, gli investitori sono proiettati sui prossimi dati sull'inflazione di maggio previsti per la prossima settimana, poco prima della prossima decisione politica della Federal Reserve.

1614 di 1776 - 07/6/2023 08:32
Gianni Barba N° messaggi: 33391 - Iscritto da: 26/4/2020

Guadagni solo per pochi

Ma c’è chi sottolinea i rischi connessi con il fatto che questo rally è incentrato su alcuni titoli che dominano il mercato. E alcuni investitori sono preoccupati perché i guadagni di quest’anno sembrano dipendere solo da pochi titoli importanti.

L'Energy Information Administration ha alzato le sue previsioni sui prezzi del petrolio per quest'anno e il prossimo, e ha detto che si aspetta che la produzione raggiungerà livelli record mentre le forniture globali frenano a seguito della decisione dei principali produttori di petrolio lo scorso fine settimana di estendere i tagli alla produzione fino al 2024.

1615 di 1776 - 07/6/2023 08:33
Gianni Barba N° messaggi: 33391 - Iscritto da: 26/4/2020
La SEC fa causa a Coinbase nell'ultima mossa contro le criptovalute. Il regolatore ha affermato che la più grande piattaforma di criptovalute degli Stati Uniti ha violato le regole che richiedono la registrazione come mercato di scambio ed essere supervisionata dall'agenzia federale.
1616 di 1776 - 07/6/2023 13:23
Gianni Barba N° messaggi: 33391 - Iscritto da: 26/4/2020
Dimon (JPMorgan) rassicura sull’economia Usa. Fed: Goldman Sachs prevede una pausa sui tassi a giugno, non a luglioJamie Dimon, ceo di JPMorgan
MERCATI AZIONARI

Dimon (JPMorgan) rassicura sull’economia Usa. Fed: Goldman Sachs prevede una pausa sui tassi a giugno, non a luglio

di Luca Carrello

Il ceo di JPMorgan sottolinea la tenuta dei consumi e si rallegra per l’accordo sul debito. Le borse, però, attendono la Fed per prendere una direzione chiara. Per Goldman Sachs sarà soft landing, ma con un ulteriore inasprimento monetario. Le previsioni di J. Safra Sarasin sulle prossime trimestrali || Fed, Goldman Sachs vede una pausa a giugno e un rialzo dei tassi a luglio | Usa, Jamie Dimon (JP Morgan) avverte: attenti alla Fed, prepariamoci a tassi al 6-7%

1617 di 1776 - 07/6/2023 20:42
Gianni Barba N° messaggi: 33391 - Iscritto da: 26/4/2020

Russel e Dow spingono mentre S&P e Nasdaq rifiatano🥸

1618 di 1776 - 07/6/2023 20:47
Gianni Barba N° messaggi: 33391 - Iscritto da: 26/4/2020

SPI:SP500 - 07 Giu 2023 20:46

S&P500 VICINO AL PUNTO DI ROTTURAsmoking🥸

1619 di 1776 - 08/6/2023 16:45
Gianni Barba N° messaggi: 33391 - Iscritto da: 26/4/2020

Wall Street tira fino alle 17:30 poi crolla interrobang

MODERATO FrancoCecchino (Utente disabilitato) N° messaggi: 13603 - Iscritto da: 13/3/2020
1776 Commenti
 ...   81   ... 
Titoli Discussi
NASDAQI:COMP 16,156 2.0%
NASDAQI:NDX 17,891 2.0%
SPI:SP500 0.00 0.0%
AMEX:IWM 202 1.2%

Accedendo ai servizi offerti da ADVFN, ne si accettano le condizioni generali Termini & Condizioni

ADVFN Network