Eni Con I Sacrosanti Grafici (ENI)

- Modificato il 27/4/2017 17:09
Derpas N° messaggi: 4912 - Iscritto da: 16/10/2008
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Eni è un'impresa integrata nell'energia. Presente in circa 70 paesi con 76.000 dipendenti è impegnata nella ricerca, produzione, trasporto,
trasformazione e commercializzazione di petrolio e gas naturale, nella petrolchimica e ingegneria e costruzioni.

CODICI IDENTIFICATIVI
Codice Isin: IT0003132476
Codice Alfanumerico: ENI
Segmento: Blue Chip
Settore: Miner-metall-petrol.









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7961 Commenti
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7821 di 7961 - Modificato il 19/9/2022 09:09
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020
Dividendi, oggi Eni e Piaggio inaugurano la stagione 2022. Ecco quanto rendono
CORPORATE ITALIALeggi dopo



Dividendi, oggi Eni e Piaggio inaugurano la stagione 2022. Ecco quanto rendono

di Paola Valentini
tempo di lettura 2 min



I due gruppi pagano l'acconto sui bilanci in corso. Per il colosso eneretico si tratta della prima cedola trimestrale. In agenda oggi anche gli stacchi di Ivs, Stm, Sesa e Mfe | Eni, ok alla cedola trimestrale

Con Eni e Piaggio prende il via oggi 19 settembre la stagione dei dividendi di Piazza Affari sui bilanci 2022 ancora da chiudere. Oltre al gruppo guidato dall'ad Claudio Descalzi staccano le cedole altre quattro società del listino italiano sui conti 2021. Ecco quanto rendono, con una premessa: le cedole sono attribuite agli investitori che all'apertura detengono questi titoli in portafoglio. I pagamenti saranno effettuati mercoledì 21 settembre.
7822 di 7961 - 19/9/2022 15:01
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020

Sell-off sul petrolio. Tutti i venti contrari che soffiano sui prezzi in attesa della Fed

Sell-off sul petrolio. Tutti i venti contrari che soffiano sui prezzi in attesa della FedSell-off sul petrolio. Tutti i venti contrari che soffiano sui prezzi in attesa della Fed

I crescenti timori di recessione, l'indebolimento della domanda e la forza del dollaro, in vista di una Fed falco, trascinano al ribasso il Brent, sotto 89 dollari al barile. Qualche spiraglio all'assemblea Onu per un accordo sul nucleare iraniano

7823 di 7961 - 19/9/2022 15:02
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020

Qualche spiraglio all'assemblea Onu per un accordo sul nucleare iraniano

Nel frattempo, l'Iran non ha escluso la possibilità di un incontro a margine dell'odierna Assemblea generale annuale delle Nazioni Unite a New York per rilanciare l'accordo sul nucleare del 2015 con le potenze mondiali. I colloqui tra Iran e Stati Uniti sono naufragati su diverse questioni, tra cui l'insistenza di Teheran affinché l'Agenzia internazionale per l'energia atomica chiuda le indagini sulle tracce di uranio trovate in tre siti iraniani non dichiarati prima di riattivare il patto.

"Ali Bagheri Kani, il capo negoziatore per il nucleare, sarà presente all'Assemblea Generale come parte della delegazione, ma non c'è un piano specifico per discutere l'accordo sul nucleare. Tuttavia, non escludo la possibilità di colloqui concernenti l'accordo", ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Nasser Kanaani, aggiungendo che Teheran non ha mai abbandonato il tavolo dei negoziati, ma scartando la possibilità di un incontro bilaterale tra funzionari iraniani e statunitensi a New York.

E il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Ria Novosti, ha assicurato che tutte le parti sono interessate al rilancio del Piano d'azione globale congiunto (Jcpoa), l'accordo sul programma nucleare iraniano, ma rimangono alcune questioni irrisolte. Il vicesegretario di Stato americano, Wendy Sherman, ha spiegato che i colloqui sono in stallo a causa della posizione "inaccettabile" dell'Iran che chiede garanzie in modo che gli Stati Uniti non possano abbandonare l'intesa, come accaduto durante la presidenza di Donald Trump, ha ricordato il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, in un'intervista concessa alla trasmissione 60 Minutes della Cbs prima di partire alla volta di New York, dove, appunto, ha escluso di poter avere un faccia a faccia con il presidente americano, Joe Biden.

L'ex presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, aveva negoziato un accordo con Teheran in base al quale l'Iran aveva accettato di ridurre drasticamente la sua capacità nucleare in cambio della revoca delle sanzioni economiche. Tre anni dopo, il suo successore alla Casa Bianca, Donald Trump, aveva denunciato l'accordo e ripristinato le sanzioni contro l'Iran. L'attuale presidente Biden si è mostrato favorevole a una rinegoziazione dell'accordo, ma l'insistenza iraniana per ottenere garanzie dall'amministrazione americana sta bloccando le discussioni.

7824 di 7961 - 19/9/2022 15:45
rampani N° messaggi: 72895 - Iscritto da: 03/9/2007
Tutte minkiateeee
7825 di 7961 - 19/9/2022 15:48
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020

e allora compra Timheavy_check_mark

7826 di 7961 - 19/9/2022 16:54
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020

Vendere ENI sunglasses

7827 di 7961 - 06/10/2022 13:24
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020

Descalzi (Eni): gas russo sostituito, rischi da fornitori o inverno freddo

Il sistema in Italia sta andando bene e arriverà a riempire quasi completamente gli stoccaggi, ha assicurato l'ad di Eni, ribadendo che i rigassificatori sono essenziali. Profit warning di Shell a causa dell'indebolimento del trading di gas | L'Ue apre al price cap. Sorpresa Medvedev | Il caro-energia colpisce pure il metano per autoveicoli: il 30% dei distributori di carburante rischia la chiusura

7828 di 7961 - 06/10/2022 13:25
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020

Descalzi ( Eni): condizioni positive per quest'inverno, ma anche alcune criticità

Ci sono, dunque, le condizioni "per avere una certa tranquillità" per quest'inverno. Ma ci sono anche degli elementi che potrebbero portare criticità: "potrebbero esserci dei problemi tecnici operativi in quei paesi che ci danno gas", ha avvertito Descalzi. Inoltre, "potrebbe esserci un freddo superiore a quello che è la statistica degli ultimi quattro anni", ha aggiunto, ribadendo che i rigassificatori sono "un punto essenziale" per il prossimo inverno, ma anche per dare tranquillità nei momenti in cui serve il gas.

7829 di 7961 - 06/10/2022 13:25
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020

Un tetto al prezzo del gas serviva subito, così favorita la speculazione

Descalzi ha poi osservato che in questo periodo è stata fatta anche tanta efficienza. "Abbiamo ridotto di un miliardo di metri cubi il consumo di gas nelle nostre raffinerie. Anche altre industrie hanno fatto risparmi simili", ha precisato, soffermandosi ancora una volta sul tema caldo di un tetto al prezzo del gas europeo: "andava fatto subito", non facendolo "si è favorita la speculazione che ha fatto lievitare i prezzi, ha contestato l'ad di Eni, parlando del price cap Ue, seppur parziale, di cui si discuterà oggi e domani al summit dei 27 a Praga. Il governo italiano ha sempre parlato della necessità di un tetto al prezzo del gas europeo, era "un'impostazione corretta". L'Ue non è andata avanti perché i Paesi hanno "necessità differenti", chiaro il riferimento alla Germania che ha fatto da sé e ha stanziato 200 miliardi di euro per supportare soprattutto la propria industria ed evitare una crisi grave.

7830 di 7961 - Modificato il 19/10/2022 17:14
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020
Eni, atteso un terzo trimestre record. Il buyback va avantiMERCATI AZIONARILeggi dopo

Eni, atteso un terzo trimestre record. Il buyback va avanti di Luca Carrello tempo di lettura 2 min

I conti il 28 ottobre. Il consenso degli analisti prevede un ebit adjusted nel terzo trimestre a 4,87 mld di euro e un utile netto adjusted a 3,21 mld, il doppio rispetto allo stesso periodo del 2021. Debito in calo tra 11,5 e 12,3 mld. Titolo in spolvero | Per Goldman Sachs Eni può arrivare a 18 euro. Dividendi e buy back nel mirino | Eni, il responsabile del bilancio compra 3 mila azioni

Grandi aspettative su Eni. In attesa della pubblicazione della trimestrale il prossimo 28 ottobre, gli analisti prevedono un terzo trimestre da record rispetto al 2021. L'ebit adjusted dovrebbe quasi raddoppiare dai 2,492 miliardi del luglio-settembre 2021 a 4,87 miliardi, secondo la stima del consenso degli analisti raccolto dalla stessa società. Quanto all'utile netto adjusted, le attese per il terzo trimestre sono di 3,21 miliardi, oltre due volte gli 1,431 miliardi del corrispondente periodo 2021. Mentre la produzione petrolifera è attesa a 1,549 milioni di boe/giorno (1,688 milioni di boe/giorno nel terzo trimestre 2021). In attesa il titolo Eni viaggia positivo a Piazza Affari: scambia a quota 11,816 euro per azione (+0,73%).

L'ufficio studi di Intesa Sanpaolo ha stime più basse del consenso sull'ebit

L'ufficio Studi di Intesa Sanpaolo si distacca dalle previsioni del consenso. Il primo dato, infatti, è atteso a 4,79 miliardi (-1,6% rispetto alla stima del consenso). Il secondo a 3,234 miliardi (+0,7% rispetto alla previsione del consenso). per quanto riguarda i primi nove mesi del 2022, l'utile netto adjusted, sempre secondo Intesa Sanpaolo, dovrebbe raggiungere 10,312 miliardi dai 2,63 miliardi dello stesso periodo del 2021. L'ebit adjusted, invece, dovrebbe attestarsi a 15,822 miliardi, quasi tre volte i 5,858 miliardi del corrispondente periodo 2021. La crescita sarà guidata dal migliore scenario per il prezzo del petrolio (il Brent è in rialzo del 36%), dai margini di raffinazione più elevati e dal rafforzamento del dollaro.Quanto all'indebitamento netto, dopo un'aliquota fiscale del 40%, gli analisti di Intesa Sanpaolo lo stimano in circa 12,374 miliardi di euro dai 14,747 miliardi dei primi nove mesi del 2021. Sulla cifra influiscono: i 2,3 miliardi di euro di capex; il pagamento del dividendo interim per 0,22 euro; l'investimento nel programma di riacquisto (1,2 miliardi di euro); la sottoscrizione dell'aumento di capitale di Saipem (170 milioni di euro) e il pagamento delle imposte straordinarie (340 milioni di euro). È alla luce di queste stime che Intesa Sanpaolo ha deciso di confermare il rating buy e il target price a 16,6 euro sul titolo Eni.

Anche per Equita il 2022 sarà migliore del 2021

Su base sequenziale Equita calcola una discesa dal picco raggiunto nel secondo trimestre 2022, ma si aspetta una forte crescita su base annua dei principali indicatori finanziari di Eni. Nel terzo trimestre, l'ebit dovrebbe raggiungere 4,932 miliardi (+98% anno su anno) mentre l'utile netto è atteso a 3,288 miliardi (+130% anno su anno). L'eps è, invece, stimato in aumento del 10%, sempre per via del prezzo del petrolio e del gas, del margine di raffinazione e del dollaro forte. Il flusso di cassa operativo, inoltre, dovrebbe toccare quota 5,044 miliardi (nell'intero 2022 dovrebbe essere di 20 miliari). La posizione finanziaria netta, infine, dovrebbe aggirarsi intorno a 11,554 miliardi. Anche Equita, quindi, ha un rating buy e un target price a 19 euro su Eni.

Prosegue il riacquisto di azioni proprie

Nel frattempo, oggi 19 ottobre Eni ha comunicato di aver acquistato, tra il 10 e il 14 ottobre, 12.652.854 azioni proprie al prezzo medio ponderato di 11,6324 euro per azione. Il controvalore complessivo è di circa 147 milioni di euro. Dall'inizio del programma la multinazionale ha comprato quasi 130 milioni di azioni proprie (pari al 3,66% del capitale sociale), per un importo complessivo di circa 1,5 miliardi di euro. Considerando le azioni proprie già in portafoglio e l'annullamento di 34.106.871 azioni proprie deliberato dall'assemblea, Eni detiene 162.418.581 azioni proprie pari al 4,55% del capitale sociale.
7831 di 7961 - 10/11/2022 17:09
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020

Eni, nei prossimi due anni e mezzo o tre anni il gruppo dell'energia potrebbe quasi raddoppiare la sua produzione di gas in Italia, ha detto il Ceo, Claudio Descalzi, commentando il progetto del governo di espandere i diritti di trivellazione nel Mare Adriatico.

7832 di 7961 - Modificato il 02/12/2022 12:24
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020
Plenitude acquisisce Plt Energia e si rafforza in Spagna e ItaliaClaudio DescalziMERCATI AZIONARILeggi dopo

Plenitude acquisisce Plt Energia e si rafforza in Spagna e Italia

di Rossella Savojardo

Secondo quanto riferito da Mf Milano Finanza il 17 novembre scorso l’offerta messa sul piatto da Plenitude dovrebbe valutare l’intero perimetro intorno a 800 milioni di euro
Plenitude continua a rafforzarsi questa volta con un nuovo giro di shopping. La società benefit di Eni ha infatti siglato un accordo per l’acquisizione del 100% di Plt Energia, un gruppo italiano integrato nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e nella fornitura di energia a client retail.

Plenitute si rafforza sia in Italia che in Spagna

Plenitude attraverso questa operazione, nella quale Rothschild è stata incaricata di gestire la vendita di Plt Energia, rafforza la propria presenza in Italia e in Spagna, consolidando nel proprio perimetro una piattaforma verticalmente integrata che include oltre 400 Mw di asset in Italia, per l’80% già operativi e per il 20% in costruzione con avvio atteso entro il 2024, oltre che 1,2 Gw di progetti in fase di sviluppo in Italia e Spagna, per il 60% ad un avanzato stadio di maturità grazie ai quali viene rafforzata la pipeline di progetti rinnovabili di Plenitude che oggi raggiunge circa 13 Gw. Oltre a questi 90 mila clienti retail in Italia, un team di 150 persone dall’esperienza pluriennale nei settori eolico e fotovoltaico.

L’offerta di Plenitude dovrebbe valutare l’intero perimetro intorno a 800 milioni

classLogo.pngSecondo quanto riferito da Mf Milano Finanza il 17 novembre scorso, l’offerta messa sul piatto da Plenitude dovrebbe valutare l’intero perimetro intorno a 800 milioni di euro e, come detto, consentirebbe di aumentare la dimensione rinnovabile del gruppo in vista della possibile ipo, attualmente congelata per via del contesto dei mercati e della situazione generale di crisi energetica. Una valutazione importante, che segue la rilevanza di Plt Energia nel panorama italiano, con una capacità installata che tocca i 250 Mw e composta da impianti eolici in esercizio, ai quali si sono aggiunti altri 43 Mw, di cui 14 Mw in Spagna, in fase di costruzione. Al perimetro si aggiunge poi la società Sef, per il fotovoltaico, con circa 50 Mw. Sef punta inoltre a realizzare due impianti fotovoltaici a terra a Oviglio (in Piemonte, in provincia di Alessandria) della potenza complessiva di 13,26 Mw.
7833 di 7961 - 06/12/2022 11:38
micio79 N° messaggi: 3928 - Iscritto da: 05/10/2014
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eni-chart
7834 di 7961 - 06/12/2022 11:39
micio79 N° messaggi: 3928 - Iscritto da: 05/10/2014
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zr6oc
7835 di 7961 - 06/12/2022 12:49
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020

LINEA DEL PIAVE 13,50_____smoking🥸

7836 di 7961 - 07/12/2022 11:58
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020
La Libia chiama a raccolta Eni e gli altri big dell’oil & gas CLAUDIO DESCALZI AD ENI
CORPORATE NEWSLeggi dopo

La Libia chiama a raccolta Eni e gli altri big dell’oil & gas

di Angela Zoppo

L’appello a revocare la forza maggiore. La compagnia nazionale Noc vuole tornare a produrre oltre 2 milioni di barili al giorno approfittando del blocco europeo alle forniture russe. Il gruppo italiano, che non ha mai lasciato il Paese, ha già in cantiere nuovi progetti | VIDEO L'opinione di Martoccia (Citi) sul petrolio | Così le milizie del generale Haftar bloccano i giacimenti | L'Algeria è il primo fornitore dell'Italia dopo il freno a Gazprom

MODERATO FrancoCecchino (Utente disabilitato) N° messaggi: 13603 - Iscritto da: 13/3/2020
MODERATO FrancoCecchino (Utente disabilitato) N° messaggi: 13603 - Iscritto da: 13/3/2020
7839 di 7961 - 31/12/2022 14:37
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020

Eni-Snam, al via a gennaio partnership in Algeria

- Snam ed Eni rendono noto che si sono avverate le condizioni sospensive previste dal contratto di compravendita sottoscritto il 27 novembre 2021 relativo all’acquisizione da parte di Snam del 49,9% di una società di nuova costituzione del Gruppo Eni nella quale sono state conferite tutte le partecipazioni detenute dal Gruppo Eni nelle società che gestiscono i due gruppi di gasdotti internazionali che collegano l’Algeria all’Italia ovvero, in particolare, i gasdotti onshore che si estendono dal confine tra Algeria e Tunisia fino alla costa tunisina (cd. gasdotto TTPC) e i gasdotti offshore che collegano la costa tunisina all’Italia (cd. gasdotto TMPC).
MODERATO FrancoCecchino (Utente disabilitato) N° messaggi: 13603 - Iscritto da: 13/3/2020
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