Poste Italiane (PST)

- Modificato il 14/5/2017 10:16
GIOLA N° messaggi: 29912 - Iscritto da: 03/9/2014
Grafico Intraday: Poste Italiane S.p.aGrafico Storico: Poste Italiane S.p.a
Grafico IntradayGrafico Storico

IPO IN ARRIVO!





http://www.poste.it/





Lista Commenti
506 Commenti
 ...   16   ... 
301 di 506 - 30/3/2017 15:31
varmax2 N° messaggi: 175 - Iscritto da: 19/11/2013
Poste Italiane, UBS peggiora rating e target price 29/03/2017di Edoardo Fagnani Gli analisti di UBS hanno tagliato da 7,7 euro a 6,4 euro il target price su Poste Italiane, in seguito al cambio del management sulla società, che potrebbe mettere in discussione le strategie di crescita decise in precedenza da Francesco Caio; gli esperti hanno anche peggiorato da “Buy” (acquistare) a “Neutrale” il giudizio.
302 di 506 - 08/4/2017 15:08
GIOLA N° messaggi: 29912 - Iscritto da: 03/9/2014
Poste Italiane si affida all’uomo di Obelisco

di Luigi Ciotta

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (“MEF”), azionista di riferimento di Poste Italiane con circa il 29,26% del capitale, ha presentato la lista per il rinnovo del consiglio di amministrazione. In sede assembleare, a seguito dell’espletamento delle formalità di voto, si procede alla nomina traendo i tre quarti degli amministratori, nell’ordine progressivo con cui sono elencati, dalla lista che ha ottenuto la maggioranza dei voti (che sarà quella del MEF) e i restanti dalle altre liste che non siano collegate in alcun modo, nemmeno indirettamente, con i soci che hanno presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti.

Pertanto, i consiglieri del MEF in CDA saranno:

1. Carlo Cerami;
2. Maria Bianca Farina;
3. Matteo Del Fante;
4. Antonella Guglielmetti;
5. Francesca Isgrò;
6. Roberto Rao.


CHI E' CARLO CERAMI?

Carlo Cerami è il Presidente del consiglio di amministrazione della società InvestiRE SGR, la società che ha gestito due dei Fondi Immobiliari venduti ai risparmiatori postali tra il 2002 e il 2005:

Fondo Obelisco
Fondo Invest Real Security


E’ una colpa?

Non è una colpa, è semplicemente una questione di opportunità.

Riportiamo un nostro vecchio post sul fondo obelisco:


"Fondo Obelisco, un mattone sul risparmio postale

Il valore di una casa, in molti casi, è un mistero. E’ un mercato poco liquido, e non si conosce il vero prezzo di un cespite fino a quando qualcuno non offra una cifra per comprare. Possiamo chiedere la perizia di un consulente, fare un’indagine di mercato, ma non avremo nessuna garanzia su quale sia il prezzo giusto. E immaginate cosa potrebbe succedere se si disponesse di una negoziazione continua del mattone, cosi come avviene per azioni e obbligazioni…

La sera andiamo a letto tranquilli nella convinzione che la casa che ci protegge è sempre li, i nostri soldi al sicuro, e che in qualsiasi momento ci sarà qualcuno pronto a restituirci quanto spese e, perchè no, forse di più. Un negoziazione continua delle case, in realtà, esiste. Si tratta dei fondi immobiliari chiusi che andavano tanto di moda qualche anno fa. Tra i più famosi c’è il fondo Obelisco, collocato da Poste italiane nel 2005. Ogni risparmiatore ha comprato le quote a 2.500 euro cadauna. Una quota parte del capitale di fondo obelisco è stata restituita negli anni ai sottoscrittori, a cui rimane un capitale residuo di 2.225 €.

Le 12 proprietà immobiliari, prevalentemente uffici ubicati tra Roma e Milano, sono state acquisite dalla società Boreale Srl per 215,7 milioni di euro, e gestite dalla società Investire Immobiliare SGR con una commissione dell’1.65% annuo calcolata sull’attività del fondo. E’ arrivata la scadenza naturale del fondo e sono stati liquidati soltanto 2 cespite, appena prima della drammatica crisi del settore immobiliare.

I 10 immobili rimanenti sono locati per il 55% delle superfici disponibili, e alcune proprietà sono completamente vuote, con un introito annuo di 3 milioni di euro (1,7% sul patrimonio stimato). Gli esperti valutano il patrimonio immobiliare in pancia al fondo 185 milioni di euro, che al netto dei debiti contratti diventano 106,8 milioni: 1.521,18 € per quota.

Gli esperti certificano quindi una perdita di 700 € per quota.

La tragedia per gli investitori del fondo Obelisco non finisce qui. Il mercato ritiene questa stima eccessiva e valuta la singola quota del fondo obelisco appena 500 € (valore a nostro avviso più vicino alla realtà): una perdita di 1.725 €. Vedremo come andrà a finire…

Nel frattempo il vero affare l’ha fatto la società di gestione che ha incamerato puntualmente la propria commissione. Una sovrastima del patrimonio immobiliare del fondo, oltre ad illudere i risparmiatori, gonfia i forzieri di Investire Immobiliare SGR. La commissione infatti si calcola sull’attivo del fondo, più è elevata la stima più la SGR incassa. In 10 anni, Investire Immobiliare SGR si porta a casa qualcosa come 40 milioni di euro, circa 600 € per quota. Una grande fortuna anche per la Boreale srl, che ha avuto la fortuna di liberarsi degli immobili “prima” che il prezzo crollasse…

Poste italiane non è garanzia di sicurezza e fiducia, bisogna sempre riservare molta attenzione ai prodotti che ci vengono proposti. Fondo Obelisco è stato un pessimo investimento e averlo proposto alla clientela postale, tradizionalmente poca avvezza al rischio, smaschera la scarsa attenzione per gli interessi del risparmiatore, anche delle Poste."



Dunque le valutazioni dell’ “esperto indipendente” erano sballate, prezzi fuori mercato di cui si è avvantaggiata proprio Investire Immobiliare SGR. Le successive liquidazioni sono la lampante prova di quanto fossero lontani i valori dell’esperto rispetto al mercato. Poste ci ha già rimesso economicamente e ha subito un grave danno di immagine dalla vicenda, 2 buoni motivi per arruolare tra le sue fila il buon Cerani…

http://www.italiasalva.it
303 di 506 - 09/4/2017 13:22
micio79 N° messaggi: 3925 - Iscritto da: 05/10/2014
.
3pgct
304 di 506 - Modificato il 06/5/2017 13:25
GIOLA N° messaggi: 29912 - Iscritto da: 03/9/2014
Azioni Poste Italiane: sempre un porto sicuro?

di Domenico Totaro

Azioni Poste Italiane viaggia ancora sotto il prezzo di collocamento, Ricordiamoci che le Azioni Poste Italiane hanno debuttato a Piazza Affari a fine ottobre 2015 al prezzo di 6,75 Euro. Attualmente quotano intorno ai 6,30 €, con una perdita di circa 7 punti percentuali per chi li avesse acquistate in fase di IPO, nonostante i risultati positivi:

Ricavi totali consolidati: € 33,1 miliardi, +7,7% (€ 30,7 miliardi nel 2015)

Risultato operativo consolidato: € 1.041 milioni, +18,3% (€ 880 milioni nel 2015)

Utile netto consolidato: € 622 milioni, +12,7% (€ 552 milioni nel 2015)

Proposto un dividendo di € 0,39 per azione da sottoporre ad approvazione assembleare

Masse gestite/amministrate: € 493,3 miliardi, +3,7% (€ 475,9 miliardi al 31.12.2015)

Posizione finanziaria netta industriale: avanzo di € 893 milioni (avanzo di € 307 milioni al 31.12.2015)

Eppure il mercato non sembra dare fiducia al titolo e non celebra l’aumento del dividendo, che anche per il 2016 sarà pari all’80% dell’utile netto (€ 0,39 per azione), in crescita del 15% rispetto all’anno precedente.

Nell’ultimo anno l’indice FTSE MIB, che raggruppa i titoli principali della borsa italiana, ha performato molto meglio (FSTE MIB in blu, raffrontato con azioni poste italiane in arancio).

azioni-poste-italiane.png

I risparmiatori si aspettavano di avere in mano un titolo con bassa volatilità, che resistesse ai ribassi dell’indice. Invece sembra resistere ai rialzi, più che ai ribassi….
Azioni Poste Italiane: i risultati 2016

Francesco Caio, Amministratore Delegato e Direttore Generale, ha dichiarato: “Poste Italiane prosegue nell’attuazione del suo Piano industriale focalizzato su tre principali aree di business – corrispondenza e logistica, pagamenti e servizi finanziari, risparmio e assicurazioni – su cui il Gruppo ha deciso di concentrare investimenti e allocazione di capitale per perseguire importanti obiettivi di innovazione e crescita”.

Nel settore Postale e Commerciale è proseguita l’attuazione del nuovo modello di recapito, con conseguente adeguamento dei processi e dell’offerta, in modo tale da renderlo sostenibile nel medio-lungo periodo; per i pacchi è stato completato il percorso di semplificazione e arricchimento dell’offerta anche per beneficiare della crescita del settore e-commerce che si conferma strategico per il Gruppo. Nei Servizi Finanziari sono proseguite le implementazioni di soluzioni innovative di pagamento on line e lo sviluppo delle competenze nel settore della monetica, nel cui ambito, nel mese di settembre, è stato perfezionato l’accordo per l‘acquisizione, da parte di Poste Italiane, della partecipazione indiretta del 14,85% del capitale di SIA S.p.A., società leader nel business della monetica, dei pagamenti e dei servizi in rete. Tale acquisizione rappresenta un importante strumento attraverso il quale il Gruppo potrà accelerare la crescita nel settore della digitalizzazione dei pagamenti, delle transazioni e quindi dell’e-commerce, in piena aderenza alle direttrici del Piano Industriale. Nel comparto dei Servizi Assicurativi e Risparmio gestito, il Gruppo ha confermato il proprio posizionamento quale interlocutore privilegiato e di fiducia nei confronti dei cittadini. Questo grazie anche allo sviluppo ulteriore dell’offerta, con particolare focus su protezione e danni, nonché all’alleanza con Anima Holding.

ricavi-poste-italiane.png

Poste Italiane: un’azienda finanziaria, non più lettere e cartoline

Il Risultato operativo dei servizi Postali e Commerciali, rimane negativa per 436 milioni di euro, nonostante il positivo apporto derivante dalla remunerazione dei servizi resi dalla rete distributiva al Patrimonio BancoPosta. Il comparto dei servizi Finanziari ha conseguito un Risultato operativo di 813 milioni di euro (907 milioni di euro nel 2015) e beneficia dei proventi non ricorrenti derivanti dalla cessione dell’azione in Visa Europe Ltd (121 milioni di euro), avvenuta nell’ambito dell’acquisizione della stessa da parte della Visa Inc. Per contro, come meglio specificato nel seguito, il risultato tiene conto di altri accantonamenti a fondi per rischi e oneri, conseguenti l’iniziativa straordinaria di volontaria tutela della clientela sottoscrittrice del fondo immobiliare IRS. Il settore dei servizi Assicurativi e Risparmio gestito ha conseguito un Risultato operativo di 636 milioni di euro, in crescita del 24,7%, ed evidenzia un ottimo risultato commerciale con 19,9 miliardi di euro di premi raccolti nell’esercizio (18,2 miliardi di euro nel 2015).

Azioni Poste Italiane: lo zampino della politica

Il ribaltone al vertice delle Poste è difficile da capire. Via l’amministratore delegato Francesco Caio per far posto ad un renziano doc come Matteo Del Fante, via la presidente Luisa Todini, sostituiti 5 consiglieri su 6. Caio, con i brillanti conti 2016, pensava di essersi assicurato la riconferma e di poter continuare il lavoro iniziato. Le motivazioni reali dell’avvicendamento sono solo ipotizzabili: il mancato acquisto del gigante del risparmio gestito Pioneer, cioè la mancata difesa dell’italianità, o il mancato impegno nella vicenda MPS, insistenti era le voci di un coinvolgimento nel salvataggio della banca.

Eppure Caio sembra essere stato l’unico baluardo a difesa dalle ingerenze politiche, ricordiamo solo alcuni costi che Poste ha dovuto subire quando ha rinunciato alla propria autonomia:

ALITALIA

Poste entra in CAI S.p.A. (ex Alitalia CAI S.p.A.), quota acquisita per 75 milioni di euro nell’esercizio 2013 e interamente svalutata nell’esercizio 2014. Poste è inoltre creditrice di Midco S.p.A., società che detiene il 51% della Alitalia SAI, per un valore di 75 milioni di euro, ad oggi non si è ritenuto opportuno rettificare il valore dell’investimento. Non si può escludere che eventuali evoluzioni degli accordi fra la compagnia aerea, la relativa compagine azionaria e gli istituti finanziatori, oltre agli eventuali rischi di settore, possano influire sulla valutazione futura circa la realizzabilità del credito di 82 milioni di euro al 31 dicembre 2017.

ATLANTE

Nel mese di aprile 2016 Poste Vita ha deliberato la sottoscrizione di un investimento complessivo di circa 260 milioni di euro nel fondo di investimento alternativo mobiliare “Atlante” e, in data 27 luglio 2016, la sottoscrizione di ulteriori 200 milioni di euro circa nel fondo di investimento alternativo mobiliare “Atlante 2”. Entrambi i fondi, gestiti dalla Quaestio Capital Management SGR S.p.A., sono di tipo chiuso, riservati esclusivamente a investitori istituzionali e prevedono impieghi in strumenti finanziari emessi da istituti di credito nell’ambito di interventi di rafforzamento patrimoniale e/o in Non Performing Loan di una pluralità di banche italiane. Al 31 dicembre 2016, le quote sottoscritte da Poste Vita richiamate dal Fondo Atlante ammontano a 211,0 milioni di euro, di cui 186,6 milioni di euro allocati alla gestione separata PostaValorePiù e 24,4 milioni di euro allocati al patrimonio libero della compagnia, mentre per il Fondo Atlante 2 le quote sottoscritte, interamente allocate alla gestione separata PostaValorePiù, non sono state ancora oggetto di richiamo. Per maggior trasparenza delle performance, in data 31 gennaio 2017 la Società di Gestione ha diffuso i risultati di una valutazione del Fondo Atlante dalla quale è emersa una possibile svalutazione del valore iniziale dell’investimento di circa il 24%. La Società di Gestione ha altresì precisato che “come dichiarato dallo stesso valutatore, tale valutazione è soggetta a una significativa incertezza derivante dalla disponibilità limitata di dati oggettivi e da una metodologia di calcolo che si è basata solo su multipli di mercato azionario, pur essendo in presenza di società non quotate, e all’inizio di un profondo processo di ristrutturazione e fusione”. Tenuto conto delle più recenti notizie di mercato e in linea con l’orientamento seguito anche da altri investitori istituzionali, la Compagnia ha ritenuto opportuno procedere cautelativamente alla svalutazione dell’investimento nella misura del 50%, pari a complessivi 106 milioni di euro circa.

Azioni Poste Italiane: alcuni rischi da non sottovalutare

I fondi immobiliari

Gli accantonamenti dell’esercizio, di complessivi 96 milioni di euro, riflettono, per 47 milioni di euro, l’adeguamento di passività per oneri stimati in conseguenza dell’iniziativa straordinaria di volontaria tutela della clientela sottoscrittrice del fondo immobiliare Invest Real Security. Tali stanziamento potrebbero essere insufficienti, anche in virtù di provvedimenti analoghi necessari sull’altro fronte dei fondi immobiliari chiusi: Obelisco.

CDP

Le Commissioni nette passano da 3.528 milioni di euro del 2015 a 3.586 milioni di euro nel 2016 e accolgono prevalentemente commissioni attive derivanti dal servizio di raccolta del risparmio postale per 1.577 milioni di euro. Il Servizio di raccolta del risparmio postale, i cui proventi sono legati al meccanismo convenzionale negoziato con Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. e su cui si riflette il conseguimento di predeterminati obiettivi di raccolta netta e giacenza media, ha concorso alla formazione dei ricavi per 1.577 milioni di euro (1.610 milioni di euro nel 2015). Al 31 dicembre 2016 la consistenza dei Libretti è di 119 miliardi di euro (in linea con la consistenza al 31 dicembre 2015), mentre quella dei Buoni Postali Fruttiferi è di 204 miliardi di euro (206 miliardi di euro al 31 dicembre 2015).

Abbiamo già parlato delle commissioni che Cdp riconosce a Poste, non è escluso che condizioni cosi vantaggiose per il collocatore possano essere riviste a svantaggio di Poste.

BTP e Spread

Poste è fortemente esposta ai BTP e al relativo spread. La raccolta continua ad essere investita prevalentemente in Titoli di Stato e obbligazioni “corporate”, con una esposizione complessiva che, seppur ridottasi rispetto al 2015, rappresenta oltre l’85% dell’intero portafoglio. Inoltre non nascondiamoci che il grande incremento delle masse gestite è avvenuto a discapito degli istituti di credito, in seguito al clima di totale sfiducia dopo il decreto Salvabanche. Le Poste, finora, sono state un porto sicuro, non è detto che nel tempo queste performance possano ripetersi.

Azioni Poste Italiane: i target degli analisti

Analisti generalmente positivi su Azioni Poste Italiane. I 16 analisti che seguono il titolo esprimono giudizi positivi (7) o neutrali (9), il prezzo obiettivo medio è 7,34 euro.

Azioni Poste Italiane: il collocamento della nuova tranche

Si allontana l’ipotesi di un collocamento in Borsa del 30% del capitale in mano al Tesoro, opzione preferita fino all’estate scorsa ma ora scavalcata da altre soluzioni. Lo scenario più probabile sembra quindi che il Mef venda il pacchetto alla Cassa Depositi e Prestiti (già titolare di un altro 35%). Le quotazioni attuali scoraggiano l’immissione al mercato di nuove azioni.
305 di 506 - 08/5/2017 22:31
varmax2 N° messaggi: 175 - Iscritto da: 19/11/2013
L’agenzia Fitch ha ridotto di un livello il rating sulla solidità patrimoniale di Poste Italiane, portandolo da “BBB+” a “BBB”. Tuttavia, il giudizio classifica la società tra gli emittenti non speculativi. La decisione è conseguente alla recente riduzione del rating sul debito sovrano italiano comunicata recentemente dall’agenzia. Fitch ha confermato l'outlook “Stabile”.
306 di 506 - 09/5/2017 11:33
varmax2 N° messaggi: 175 - Iscritto da: 19/11/2013
Nella giornata di domani, 10 maggio 2017, il consiglio di amministrazione di Poste Italiane sarà chiamato ad approvare i risultati del primo trimestre 2017. Cosa aspettarsi dai conti del gruppo guidato da Matteo Del Fante? Il consensus delle principali banche d'affari che coprono la società prevede che il periodo si sia chiuso con un giro d'affari pari a 9,36 miliardi di euro. Il reddito operativo dovrebbe attestarsi a 508 milioni di euro mentre l'utile dovrebbe risultare pari a 324 milioni di euro. Nello stesso periodo del 2016 i ricavi si attestarono a 9,8 miliardi di euro, il risultato operativo a 562 milioni di euro e l'utile netto a 367 milioni.
308 di 506 - 09/5/2017 14:53
ilcapitano N° messaggi: 33970 - Iscritto da: 04/5/2010
Il gap di Poste rispetto agli altri titoli sta diventando incomprensibile,
e che è?!

Svegliaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!
309 di 506 - 13/5/2017 11:39
GIOLA N° messaggi: 29912 - Iscritto da: 03/9/2014
Poste Italiane

I conti del primo trimestre 2017 di Poste Italiane sono risultati positivi con un utile sopra le attese grazie al tax rate e, in misura minore, al contributo del business assicurativo. Quello che preoccupa, in realtà, gli analisti di Equita è l'impatto dell'aumento degli spread sovrani, più alto del previsto. "Il primo trimestre ci ha offerto due spunti negativi che ci hanno portato a ridurre l'utile per azione 2017-2019 della società in media del 10%", si legge nella nota di oggi di Equita.

In primo luogo, i capital gain del portafoglio BancoPosta sono scesi da 2,9 miliardi a 953 milioni di euro e la sensibilità di Poste Italiane all'aumento degli spread è quindi ben superiore al previsto: circa 30 milioni di euro per ogni punto base di allargamento, calcolano gli analisti della sim. Anche se dopo il primo trimestre il portafoglio ha recuperato il 40% delle perdite, "l'utile di Poste Italiane è più vulnerabile di quanto immaginavamo alla volatilità dei tassi di mercato, mettendo, quindi, a rischio le nostre stime", avvertono gli esperti.

In secondo luogo, la remunerazione della raccolta postale da parte di Cdp è stata più bassa delle attese (353 milioni di euro, -13% anno su anno contro le attese di Equita di 406 milioni) a causa delle commissioni (44bps rispetto a 50bps) per le minori masse medie e attività di marketing di Poste Italiane . Il management si aspetta un recupero nel resto dell'anno "ma secondo noi è difficile ipotizzare che nel secondo trimestre possa essere recuperato interamente il minor contributo registrato", precisano gli analisti di Equita.

La presentazione del nuovo piano industriale di Poste Italiane avverrà a fine anno/inizio 2018, quindi, nel breve, non c'è visibilità sulle azioni strategiche per rilanciare i ricavi. Dopo aver ridotto le stime di eps 2017-2019, Equita ha tagliato il target price di Poste Italiane da 8,6 a 7,1 euro, il rating da buy a hold e azzerato il peso del titolo nel suo portafoglio principale.

Icbpi ha mantenuto il rating neutral e il target price a 7 euro. Invece sulla scia dei risultati superiori alle attese del consenso, Mediobanca Securities ha ribadito il rating outperform e il target price a 8 euro, Kepler Cheuvreux buy con un prezzo obiettivo a 7,50 euro, Banca Imi add con un target price a 8,1 euro e Banca Akros ha addirittura alzato il rating da neutral ad accumulate (target price invariato a 7,10 euro), sottolineando che da inizio anno la performance dell'azione è stata modesta in borsa (+2% rispetto al +12% dell'indice Ftse Mib) e che il titolo tratta a multipli convenienti (prezzo/utile 2017 di 9 volte) con un rendimento del dividendo atteso intorno al 6,5% sulla cedola 2017 vista a 0,42 euro per azione dai 0,39 euro del bilancio 2016.

A questo proposito ieri il management di Poste Italiane ha affermato che la politica dei dividendi nel 2017 sarà ragionevolmente in linea con quella degli ultimi due anni, vale a dire un payout di almeno l'80%, e comunque sarà elaborato un nuovo piano industriale, ancora incentrato sulla produzione di cassa che "riteniamo possa sostenere la politica dei dividendi nei prossimi anni. Un maggior focus sul processo di ristrutturazione che fatica a ridurre i costi sarebbe apprezzato", concludono gli analisti di Banca Imi.

3y5o9
310 di 506 - 08/6/2017 13:51
ngmstar N° messaggi: 5155 - Iscritto da: 23/1/2014
Perché non cresce visto che ė in arrivo un ricco dividendo ?
311 di 506 - 08/6/2017 14:19
nicalemic N° messaggi: 403 - Iscritto da: 30/3/2017
quando e quanto il dividendo??
312 di 506 - 08/6/2017 14:25
ilcapitano N° messaggi: 33970 - Iscritto da: 04/5/2010
Quotando: nicalemic - Post #311 - 08/Giu/2017 12:19quando e quanto il dividendo??



Lo stacco sarà il 19 e sarà di 39 centesimi.

Da qua ad allora crescerà almeno fino a 6,50 euro.
313 di 506 - 08/6/2017 14:27
ilcapitano N° messaggi: 33970 - Iscritto da: 04/5/2010
Il problema di P.I. è lo short di quei figli di troiazza di marshall wace,
però 'sti bastardi teste di cazzo devono darsi una mossa a chiudere lo short,
altrimenti toccherà a loro pagare il dividendo.
314 di 506 - Modificato il 09/6/2017 00:14
V1nc3nt N° messaggi: 1086 - Iscritto da: 16/8/2013

Quotando: ngmstar - Post #310 - 08/Jun/2017 11:51Perché non cresce visto che ė in arrivo un ricco dividendo ?

Mica è una regola matematica! Se non sale ci sarà un motivo, e chi apre Short non è uno sprovveduto mi pare... (0,81% 01/06/2017 il valore più alto dallo scorso ottobre)

Tutti i titoli finanziari del ftsemib sono sottotono, e poste non ha mai fatto eccezioni. Forse salirà nei prossimi giorni ma non credo che abbia forza di salire molto.

NCPI5939c94463b69.png

http://www.consob.it/web/area-pubblica/pnc

315 di 506 - 09/6/2017 08:36
ilcapitano N° messaggi: 33970 - Iscritto da: 04/5/2010
E' tutta una questione di ora del tea.


shutterstock_127112003-980x400.jpg
316 di 506 - 09/6/2017 18:39
MeNeIDoR N° messaggi: 2 - Iscritto da: 24/5/2017
Quotando: v1nc3nt - Post #314 - 08/Jun/2017 20:39

Quotando: ngmstar - Post #310 - 08/Jun/2017 11:51Perché non cresce visto che ė in arrivo un ricco dividendo ?

Mica è una regola matematica! Se non sale ci sarà un motivo, e chi apre Short non è uno sprovveduto mi pare... (0,81% 01/06/2017 il valore più alto dallo scorso ottobre)

Tutti i titoli finanziari del ftsemib sono sottotono, e poste non ha mai fatto eccezioni. Forse salirà nei prossimi giorni ma non credo che abbia forza di salire molto.

NCPI5939c94463b69.png

http://www.consob.it/web/area-pubblica/pnc


Oggi non è nella lista pnc della consob quindi il titolo dovrebbe muoversi in senso positivo o almeno lo spero
317 di 506 - 09/6/2017 18:48
MeNeIDoR N° messaggi: 2 - Iscritto da: 24/5/2017
Quotando: v1nc3nt - Post #314 - 08/Jun/2017 20:39

Quotando: ngmstar - Post #310 - 08/Jun/2017 11:51Perché non cresce visto che ė in arrivo un ricco dividendo ?

Mica è una regola matematica! Se non sale ci sarà un motivo, e chi apre Short non è uno sprovveduto mi pare... (0,81% 01/06/2017 il valore più alto dallo scorso ottobre)

Tutti i titoli finanziari del ftsemib sono sottotono, e poste non ha mai fatto eccezioni. Forse salirà nei prossimi giorni ma non credo che abbia forza di salire molto.

NCPI5939c94463b69.png

http://www.consob.it/web/area-pubblica/pnc


E poi la fonte da cui hai estratto l'informazione non è attendibile in quanto l'unico ente italiano responsabile di comunicare i pnc superiori allo 0,5% è la consob e lo fa con cadenza giornaliera, oggi il titolo di poste non è menzionato e di conseguenza non c'é una tendenza al ribasso come si vuol far credere. È solo una pubblicità ingannevole fatta al titolo
318 di 506 - 12/6/2017 14:01
ilcapitano N° messaggi: 33970 - Iscritto da: 04/5/2010
E questo e quello, ahiò !

La cosa è semplice: poste porta ancora in dote l'intero dividendo dell'anno scorso,
chi si è messo short non può arrivare alla scadenza con una esposizione troppo
elevata.
Questo fa di poste quanto meno il titolo più difensivo del momento, e io essendo un pauroso
all'ennesima potenza mi ci sono buttato. La prossima settimana sarà tutto diverso, forse!
319 di 506 - 12/6/2017 14:07
ilcapitano N° messaggi: 33970 - Iscritto da: 04/5/2010
Chi investe in borsa non si fa tanti problemi, i soldi si lasciano fermi e stop!

Ma chi brama a guadagnare il massimo dei massimi che cosa dovrà fare?
320 di 506 - 12/6/2017 14:15
ilcapitano N° messaggi: 33970 - Iscritto da: 04/5/2010
Ecccceeeeeeeeeeeeeeerrrrrrrrto!

top5.jpg
506 Commenti
 ...   16   ... 
Titoli Discussi
BIT:PST 11.80 0.6%

Accedendo ai servizi offerti da ADVFN, ne si accettano le condizioni generali Termini & Condizioni

ADVFN Network