Il Ftse Mib ha terminato le contrattazioni con un rialzo
dell'1,34% a 22.797 punti, mettendo a segno nell'ultima settimana
un recupero del 2,8% circa (22.166 punti la chiusura di venerdi' 9
febbraio).
In generale il sentiment del mercato è piu' sereno (l'indice di
volatilità Vix si trova a 18,14 punti, lo spread Btp/Bunb a 128,593
punti base) e la recente correzione sembra ormai solo un ricordo.
Comunque, gli esperti non si sentono ancora pronti per cantare
vittoria e secondo un analista per riprendere il trend rialzista il
Ftse Mib nelle prossime sedute dovrebbe riuscire a superare i
23.100 punti.
Intanto gli investitori continuano a monitorare con estrema
attenzione i dati macroeconomici americani per cercare di avere
maggiori certezze sul ritmo del rialzo dei tassi della Federal
Reserve.
Le indicazioni macro di oggi non hanno avuto un particolare
impatto sugli indici europei: i prezzi import Usa sono aumentati a
gennaio dell'1% m/m, battendo il consenso degli economisti che si
aspettavano
un incremento dello 0,5% m/m, mentre a gennaio il numero di
cantieri avviati per la costruzione di nuove case negli Usa è
rimbalzato del 9,7% a livello mensile a 1,326 milioni di unitá, al
di sopra del consenso a 1,215 mln. L'indice di fiducia dei
consumatori statunitensi elaborato dall'Universitá del Michigan si
è attestato invece a 99,9 punti, al di sopra del consenso a quota
95,5 punti.
A piazza Affari in luce Cnh I. (+3,84% a 11,625 euro). Il titolo
ha accelerato al rialzo con la pubblicazione dei risultati del
primo trimestre 2018 del concorrente Deere che sono stati
accompagnati da una guidance sull'intero anno superiore alle attese
del consenso.
Acquisti anche su Pirelli (+2,76% a 7,676 euro) che a detta di
un analista tecnico mantiene un'impostazione positiva e Mediaset
(+2,27% a 3,245 euro). Durante la conference call di Vivendi,
l'a.d. Arnaud De Puyfontaine ha sottolineato che la mediazione con
Mediaset su Premium è in corso. Il mercato resta quindi in attesa
di notizie su questo fronte.
Per Fca (+2% a 18,156 euro) gli occhi restano invece puntati
sullo
spin-off e sulla Ipo di Magneti Marelli dopo le ultime
indiscrezioni di
stampa.
FinecoBank (+1,34% a 9,664 euro) ha invece beneficiato
dell'aumento di target price a 9,2 da 8,3 euro (hold) di Banca Imi
dopo i risultati del 2017.
Tra i bancari Banco Bpm +1,57%, Unicredit +1,54%, Ubi B. +1,48%,
Intesa Sanpaolo +1,31%, B.Mps +0,35%, Mediobanca +0,26%, Bper
+0,25% e B.Carige invariata a 0,0073 euro.
Enel (+1,42% a 4,86 euro), tramite la controllata per le
rinnovabili brasiliana Enel Green Power Brasil Participacoes Ltda.
(Egpb), ha dato il via alla produzione dell'impianto solare
Horizonte da 103 MW, ubicato nella municipalitá di Tabocas do Brejo
Velho, nello stato nordorientale di Bahia.
Denaro anche su Telecom I. (+1,16% a 0,6958 euro). Moody's si è
concentrata sullo spin-off della rete considerando che l'obiettivo
di Telecom I. è quello di portare il progetto di separazione legale
della rete al Cda del prossimo 6 marzo. L'agenzia di rating
riconosce che con lo spin-off della rete la pressione normativa su
Tim si attenuerebbe e che la societá potrebbe avere una maggiore
prevedibilitá sul fronte dei prezzi, un aumento dei ricavi
wholesale e piú libertá sugli accordi commerciali.
Eni (+0,95% a 13,63 euro) ha invece pubblicato risultati 2017
superiori alle attese. In lieve calo solo Unipol (-0,62%) e Brembo
(-0,33%).
Sul resto del listino si segnala Creval (-12,61% a 7,8 euro) che
ha continuato a soffrire per l'aumento di capitale altamente
diluitivo da 700 mln euro che partitá lunedì prossimo.
In rialzo invece Autogrill (+3,84% a 11,09 euro). Il titolo è
finito sotto i riflettori del mercato in scia alle indiscrezioni di
stampa su un imminente avvio del processo di vendita di Autogrill
Italia. Il gruppo tramite una nota ha comunque dichiarato che
Autogrill non ha avviato "nessuno studio volto alla cessione totale
o parziale della controllata Autogrill Italia". Bene anche Rcs
(+6,05%).
sda
susanna.scotto@mfdowjones.it
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February 16, 2018 12:00 ET (17:00 GMT)
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