Google: giudici Ue prospettano aumento multa multimiliardaria
14 Febbraio 2020 - 6:30PM
MF Dow Jones (Italiano)
Il ricorso di Alphabet contro una multa multimiliardaria per
presunti comportamenti anticoncorrenziali da parte della sua unità
di Google rischia di rivelarsi controproducente, dopo che una corte
dell'Unione Europea ha prospettato la possibilità di aumentare la
sanzione, piuttosto che eliminarla.
Oggi, al termine di un'audizione di tre giorni, uno dei cinque
giudici della giuria ha dichiarato che il Tribunale dell'Ue ha il
potere di alzare il valore della sanzione di 2,4 miliardi di euro,
riscossa nel 2017, se dovesse riscontrare che la somma è risultata
insufficiente per dissuadere la società americana dall'assumere
ulteriori comportamenti anticoncorrenziali.
"La multa di 2,4 miliardi di euro è una piccola somma di denaro
nelle vostre mani", ha dichiarato il giudice Colm Mac Eochaidh in
tribunale, che ha, inoltre, chiesto al consulente di Google se il
livello di multa stabilito è riuscito a impedire che comportamenti
anticompetitivi si ripetessero.
Mac Eochaidh ha affermato che, fino a quest'anno, i motori di
ricerca relativi ai viaggi turistici, tra cui Expedia e
TripAdvisor, hanno avanzato le loro lamentele con la Commissione
europea, il braccio esecutivo dell'Unione, contro il presunto
comportamento anticoncorrenziale di Google.
Christopher Thomas, consulente di Google, ha affermato che la
società prende l'intero processo antitrust "con estrema serietà".
Google contesta i risultati della Commissione secondo cui ha
deliberatamente o negligentemente buttato fuori i concorrenti dalle
sue ricerche sugli acquisti.
L'aumento della sanzione ha solo un precedente nella storia
della corte, secondo Mac Eochaidh, quando il gigante tedesco della
chimica, Basf, è stato condannato a pagare 54.000 euro nel 2007,
oltre a un'ammenda iniziale di 35 milioni di euro per la sua
partecipazione a un cartello del settore.
La prospettiva di incrementare il valore della multa è stata
descritta come 'teorica' dal giudice che presiede il panel, il
quale, allo stesso tempo, ha invitato gli avvocati di Google a
cercare argomenti sufficienti a contestare una simile mossa. Se la
società americana perde il caso, ha il diritto di appellarsi alla
Corte di Giustizia dell'Ue, corte suprema del blocco.
Al centro della controversia c'è una constatazione che risale al
2017 da parte del commissario europeo alla Concorrenza, Margrethe
Vestager, secondo cui Google ha abusato del potere dominante del
suo motore di ricerca per indirizzare il traffico verso propri
annunci commerciali a scapito dei concorrenti che gestiscono siti
per comparare gli acquisti.
La somma di 2,4 miliardi di euro costituisce una multa record al
momento ed è stata seguita da altre due sentenze contro Google, con
multe che hanno raggiunto un totale di oltre 9 miliardi di
dollari.
La prima sentenza, prevista per il prossimo anno, avrà un
impatto significativo sui suoi altri ricorsi, nonché su altri casi
antitrust contro le società tecnologiche.
"La sentenza guiderà i casi futuri, non solo per la Commissione
europea, ma anche per gli Stati membri e i tribunali al di fuori
dell'Ue", ha dichiarato James Killick, un avvocato che rappresenta
la Computer e Communications Industry Association, un gruppo
dell'industria tecnologica con sede a Washington.
fux
(END) Dow Jones Newswires
February 14, 2020 12:15 ET (17:15 GMT)
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