Telecom Italia (TIT)

- Modificato il 04/2/2018 09:06
GIOLA N° messaggi: 29967 - Iscritto da: 03/9/2014
Grafico Intraday: Telecom Italia SpAGrafico Storico: Telecom Italia SpA
Grafico IntradayGrafico Storico
Grafico Intraday: Telecom ItaliaGrafico Storico: Telecom Italia
Grafico IntradayGrafico Storico

 







https://www.tim.it



Lista Commenti
14388 Commenti
 ...   36   ... 
701 di 14388 - 05/2/2018 10:55
6oliver N° messaggi: 1209 - Iscritto da: 08/4/2017
see_no_evil🤔🤔
702 di 14388 - 05/2/2018 10:59
rampani N° messaggi: 72895 - Iscritto da: 03/9/2007
Quotando: rampani - Post #699 - 31/Gen/2018 07:21VENDELEEEEEE...
Qui volele due STELLE... ahahaha
tumblr_p1stmdLH521sv0h9oo1_1280.jpg



NONKOMPLALEEEEEE



ZdxLlCon
MODERATO Giuseppe Cavaletta (Utente disabilitato) N° messaggi: 1796 - Iscritto da: 29/1/2018
704 di 14388 - 05/2/2018 18:27
6oliver N° messaggi: 1209 - Iscritto da: 08/4/2017
Ocio -1-1e di brutto see_no_evil
705 di 14388 - 05/2/2018 18:43
GIOLA N° messaggi: 29967 - Iscritto da: 03/9/2014
ANCHE IL SUPPORTO 0,7119 HA CEDUTO...OCCHIO!


6jjh0
706 di 14388 - 05/2/2018 18:48
6oliver N° messaggi: 1209 - Iscritto da: 08/4/2017
Grazie giola che mi dai conferma +1
707 di 14388 - 05/2/2018 18:55
GIOLA N° messaggi: 29967 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: 6oliver - Post #706 - 05/Feb/2018 17:48Grazie giola che mi dai conferma +1



Grazie a te 6oliver per l'alert fornitomi. Un saluto.



708 di 14388 - 06/2/2018 17:48
GIOLA N° messaggi: 29967 - Iscritto da: 03/9/2014
Telecom, i conti di Tim Brazil battono le attese

Se i ricavi totali nel quarto trimestre 2017 sono stati pari a 4,257 mld di real brasiliani, in aumento del 5,3%, in linea con il consenso Bloomberg, l'ebitda è balzato oltre le stime del 13,3% a 1,79 mld con un margine al 41,6%: il miglior risultato di sempre. Ha spiazzato anche l'utile netto a 604 mln e la generazione di cassa

di Francesca Gerosa

Tim Brazil ha riportato forti risultati nel quarto trimestre 2017, superiori alle attese del consenso. I ricavi totali sono stati pari a 4,257 miliardi di real brasiliani, in aumento del 5,3% anno su anno e del 4,2% trimestre su trimestre, in linea con il consenso Bloomberg a 4,250 miliardi. Più nel dettaglio, i ricavi netti da servizi sono stati pari a 4,075 miliardi, in crescita del 6,1% su base annua e del 4,3% trimestre su trimestre; mentre i ricavi netti fissi sono stati pari a 213 milioni di real brasiliani, in crescita del 6,1% su base annua e del 6,9% su base trimestrale.

Sempre nel quarto trimestre l'ebitda è balzato del 13,3% a quota 1,79 miliardi (+15,9% trimestre su trimestre), superando il consenso Bloomberg del 5,5% a 1,667 miliardi e rappresentando il miglior ebitda normalizzato nella storia di Tim Brazil, grazie all'aumento dei ricavi da servizi mobili e al più elevato margine di contribuzione, oltre al controllo dei costi (sostanzialmente stabile su base normalizzata).

Il margine ebitda si è così portato al 41,6% nel trimestre, in rialzo di 290 punti base anno su anno. Si tratta del miglior risultato di sempre per l'azienda in termini di redditività. Anche l'utile netto, pari a 604 milioni di real brasiliani, ha superato il consenso Bloomberg a 442 milioni, mostrando un aumento del 66% rispetto ai 364 milioni del quarto trimestre 2016.

Il capex è ammontato a 1,661 miliardi, in leggero calo del 2% rispetto allo stesso periodo del 2016 (circa il 90% del capex è stato dedicato a infrastruttura, tecnologia 4G e IT). Mentre il free cash flow operativo è aumentato del 60% a 1,642 miliardi, il rapporto debito netto/ebitda ha raggiunto 0,45 volte, scendendo dalle 0,52 del quarto trimestre 2016 e il debito netto è calato a 2,70 miliardi alla fine di dicembre (3,83 miliardi alla fine di settembre), molto al di sotto del consenso Bloomberg, che prevedeva un debito netto pari a 3,33 miliardi.

La copertura 4G è ora pari al 91% della popolazione urbana con 3.000 città attualmente coperte, gli utenti 4G ammontano a oltre 27,6 milioni (24,8 milioni alla fine del terzo trimestre 2017), in crescita del 64% rispetto al quarto trimestre 2016. Mentre la penetrazione degli smartphone ha raggiunto l'80,9% della base clienti a dicembre, oltre il 77,4% del terzo trimestre 2017, un incremento importante di 800 punti base rispetto al quarto trimestre 2016.

Infine, l'Arpu (ricavo medio per utente) nel mobile è cresciuto del 13,9% anno su anno (la crescita era stata dell'11,4% anno su anno nel terzo trimestre 2017), raggiungendo 21,9 real brasiliani (20,5 nel terzo trimestre 2017). Le attese sul 2018-2020 saranno comunicate con il nuovo piano industriale di Telecom Italia (Tim ) il prossimo 6 marzo, ma per gli analisti di Equita (rating buy e target price a 1,06 euro confermati sul titolo TI) la chiusura del 2017 conferma l'ottimo stato di forma di Tim Brazil sia in termini di ricavi sia in termini di redditività.

Anche gli analisti di Mediobanca Securities parlano di "forti risultati" per la controllata brasiliana di Telecom Italia , "confermando sia i solidi driver di crescita con un Arpu superiore a 20 real brasiliani sia l'impressionante generazione di cassa. Accogliamo con favore questi dati, in quanto possono fornire un buon supporto ai dati consolidati di Telecom Italia su cui manteniamo il rating outperform e il target price a 1,30 euro". Ottimisti anche gli esperti di Banca Imi (rating buy e target price a 1,11 euro): "questo set di risultati ha confermato il momentum positivo delle attività brasiliane di TI e fa ben sperare per i risultati di Telecom Italia del prossimo 6 marzo".

Ma stamani a Piazza Affari il titolo segue il tono negativo del mercato e cede l'1,36% a quota 0,683 euro. Non fanno presa per ora le anticipazioni di MF-Milano Finanza secondo cui per Persidera, la società controllata al 70% dall'incumbent tlc (il restante 30% è nelle mani del gruppo Gedi ), è spuntata anche l'ipotesi di un'Ipo. Se in pole position per rilevare l'azienda c'è sempre il fondo infrastrutturale F2i, adesso, secondo quanto appreso da più fonti finanziarie e industriali da MF-Milano Finanza, sul tavolo c'è anche l'opzione della quotazione in borsa: il grimaldello per stimolare i vari competitor in gara, oltre a F2i anche RaiWay ed Ei Towers , ad alzare l'asticella delle offerte, al momento ferma, a 300-350 milioni.

Ma può anche essere l'alternativa concreta a un processo di cessione che va avanti da alcuni anni e che dopo un primo tentativo andato a vuoto nel 2015 adesso è entrato nel vivo, anche se continua a non essere completato dopo la presentazione delle ultime offerte avvenuta a metà gennaio. "Ricordiamo che la vendita di Persidera è la condizione della Commissione europea per il controllo di fatto di Vivendi su TI. La nostra valutazione di Persidera è di 366 milioni di euro", affermano gli analisti di Banca Imi. "A nostro avviso, il prezzo di cessione è più rilevante per Gedi che per TI, dato il più elevato book value di Gedi : 106 milioni di euro per la sua quota del 30% nel primo semestre 2017, che implica 353 milioni di euro per il 100%".
6j-n4
https://www.milanofinanza.it/
MODERATO Superalfio (Utente disabilitato) N° messaggi: 1518 - Iscritto da: 13/2/2014
710 di 14388 - 07/2/2018 10:24
lupoanna N° messaggi: 301 - Iscritto da: 05/11/2012
anche questa news non è male : Telecom Italia (+1,7%) in verde. Oggi è in programma un incontro tra l'a.d. Amos Genish e il ministro per lo sviluppo economico Carlo Calenda. Il manager dovrebbe illustrare anche al ministro il piano per la separazione della rete presentato a fine gennaio all'AgCom. Il titolo approfitta anche dei dati 2017 di Fastweb (controllata da Swisscom), con ricavi in crescita dell'8%. Telecom comunicherà i dati 2017 il prossimo 6 marzo, unitamente al piano industriale 2018-2020.......Io sono dentro con le Risparmio,speriamo
MODERATO Superalfio (Utente disabilitato) N° messaggi: 1518 - Iscritto da: 13/2/2014
712 di 14388 - 07/2/2018 11:04
lupoanna N° messaggi: 301 - Iscritto da: 05/11/2012
bene,dopo incontro le TLC reagiscono...e vvai
MODERATO Superalfio (Utente disabilitato) N° messaggi: 1518 - Iscritto da: 13/2/2014
MODERATO Superalfio (Utente disabilitato) N° messaggi: 1518 - Iscritto da: 13/2/2014
715 di 14388 - 07/2/2018 14:37
lupoanna N° messaggi: 301 - Iscritto da: 05/11/2012
esco da TLC/R in gain,porto a casa prima che lo facciano tanti altri dopo la reazione(non voglio parlare di rimbalzo tecnico)a seguito della news odierna.
716 di 14388 - 07/2/2018 15:13
GIOLA N° messaggi: 29967 - Iscritto da: 03/9/2014
Tim, Genish da Calenda: proposta separazione societaria rete

L'amministratore delegato di Tim, Amos Genish, ha incontrato questa mattina il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda al quale ha presentato una proposta di separazione societaria della rete di Tim che resta comunque controllata al 100% dal gruppo di telecomunicazioni

L'amministratore delegato di Tim , Amos Genish, ha incontrato questa mattina il ministro dello sviluppo economico Carlo Calenda al quale ha presentato una proposta di separazione societaria della rete di Tim che resta comunque controllata al 100% dal gruppo di telecomunicazioni. "È un passo da giganti - ha detto Genish al termine dell'incontro - nell'assetto regolatorio italiano ed è anche il più avanzato a livello europeo". Secondo Genish, il piano di separazione legale della rete potrebbe essere portato al cda in programma il 6 marzo.
6kfsh
https://www.milanofinanza.it
717 di 14388 - 08/2/2018 17:14
GIOLA N° messaggi: 29967 - Iscritto da: 03/9/2014
Banca Imi, il valore della rete di Tim? Dipende tra 3 fattori

Dipende dal perimetro dell'asset in termini di contratto di servizio con Tim, dal contributo dei dipendenti (20mila?) e dal debito (l'attuale leverage è intorno a 3 volte). Ipo della rete e/o fusione con Open Fiber lo scenario preferito da Equita, invece un demerger delle attività di rete genera maggiori rischi competitivi

di Francesca Gerosa

Il ceo di Tim , Amos Genish, ha presentato ieri al ministro, Carlo Calenda, il piano di separazione volontaria della rete di accesso, trovando accoglienza positiva da parte del governo. Il ministro ha definito la proposta "una svolta epocale". I negoziati erano iniziati a dicembre dell'anno scorso. Il piano sarà presentato al cda di Tim , che approverà i conti 2017 e l'aggiornamento del business plan, il prossimo 6 marzo. Stando alle ultime indiscrezioni la rete sarà trasferita in un veicolo ad hoc, controllato al 100% da Tim ma offrendo un posto in consiglio al regolatore.

Il progetto non include in questa fase l'ipotesi di una vendita parziale o di un'Ipo della rete, che potrebbe poi portare a una fusione con Open Fiber. Dopo il cda di Tim , partirà la negoziazione con l'autorità per le telecomunicazioni. I tempi di implementazione per la separazione legale saranno, comunque, piuttosto lunghi (si parla di 12-18 mesi). Infatti, Tim inizialmente dovrà notificare le sue intenzioni all'Agcom che, dopo un'analisi, dovrebbe dare il via libera ufficiale entro giugno/luglio; da quel momento ci vorranno 6-12 mesi per realizzare la separazione.

Il negoziato con l'Agcom dovrebbe includere temi complicati come il meccanismo di remunerazione della rete (Tim avrebbe chiesto il passaggio dal modello attuale orientato al costo a un modello basato sulla Rab e un alleggerimento dell'attuale regolamentazione dei servizi di rete fissa). Invece ieri Calenda e Genish, a quanto pare, non hanno discusso della possibile multa che Tim rischia per la mancata notifica al governo sul cambio di controllo: una decisione in merito dovrebbe arrivare entro febbraio.

Se il risultato elettorale non porterà stravolgimenti (il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, vede con favore il progetto di scorporo della rete e, più in generale, le operazioni di protezione delle infrastrutture strategiche), è credibile che a partire da marzo Tim implementi il suo piano di separazione della rete. Con questo passo il colosso tlc, da un lato, rinsalda i rapporti con il regolatore, che nominerà anche un membro nel board della società della rete, dall'altro crea la possibilità di valorizzare meglio il suo asset che in futuro potrebbe trovare un accordo con Open Fiber per poter assicurare uno sviluppo efficiente e certo della fibra in Italia. Senza contare che il principale azionista, Vivendi , potrebbe avere più opzioni da esplorare in termini di operazioni straordinarie una volta che Tim sarà diventata una pura società di servizi, compresi merger cross-boarder o deal che coinvolgano Mediaset .

"Consideriamo positivamente il progetto di separazione della rete in quanto potrebbe contribuire ad alleggerire la pressione che arriva dal governo e dai regolatori su Tim . Inoltre, potrebbe rappresentare il primo passo per sbloccare il valore nascosto di questo asset", sottolineano questa mattina gli analisti di Banca Imi (rating buy e target price a 1,1 euro confermati sul titolo), citando le anticipazioni di MF secondo cui un'Ipo della società della rete e/o una fusione con Open Fiber potrebbero essere ulteriori passi per realizzare un unico operatore di rete, simile a Terna e a Snam , sebbene questi scenari non sembrino essere sul tavolo per ora.

A tale riguardo, "ribadiamo la nostra opinione secondo cui la coesistenza di due reti ultrabroadband nel mercato italiano non sono sostenibili. Sottolineiamo che, nel breve termine, il progetto di separazione della rete potrebbe influenzare sia la negoziazione in corso con i sindacati su 7.500 tagli di posti di lavoro (è in programma un incontro coi vertici dell'azienda il 12 febbraio, ndr) sia la valutazione in corso da parte del governo sul rischio di una multa per Tim fino a 300 milioni di euro relativi al decreto sul golden power", precisano gli analisti di Banca Imi.

Anche per Equita la separazione legale è un importante catalyst sul titolo: "in sé non garantisce un'emersione di valore, ma è chiaramente il presupposto per sviluppi strategici rilevanti per il titolo, quali la possibile Ipo della rete e/o fusione con Open Fiber, il nostro scenario preferibile, fino al possibile demerger delle attività di rete, uno scenario, quest'ultimo, che genera a nostro avviso maggiori rischi competitivi e che non è coerente con quanto dichiarato dal ceo di Tim , Amos Genish, nell'ultima conference call in merito alla volontà di mantenere il controllo dell'asset", commentano gli analisti della sim che sul titolo Telecom Italia mantengono un rating buy e un prezzo obiettivo a 0,6 euro.

Ma quanto vale la rete di Tim ? Il valore della rete wireline "è stimato in 11/15 miliardi di euro, che rappresenta un terzo del valore dell'enterprise value di Tim e sostanzialmente tutto l'equity value della società", affermano gli analisti di Banca Akros (rating accumulate e target price a 1,12 euro). In realtà il valore della rete dipenderà, spiegano a Banca Imi, dal perimetro dell'asset in termini di contratto di servizio con Tim (in aggiunta al business wholesale con altri operatori con licenza che rappresenta attualmente circa 2 miliardi di euro di ricavi), dal contributo dei dipendenti (20mila secondo fonti di stampa) e dal debito (l'attuale leverage di Tim è intorno a 3 volte).

Con una valutazione dello stub, ai prezzi correnti di mercato, il core business domestico del colosso tlc scambia a un multiplo enterprise value/ebitda implicito di 4,6 volte nel 2018 e di 4,5 nel 2019, con uno sconto medio del 13% rispetto ai competitor europei (fonte: FactSet). "Come simulazione approssimativa, ipotizzando per la potenziale società della rete un range di ebitda tra 2 miliardi di euro e 2,5 miliardi di euro e un multiplo ev/ebitda compreso tra 10,5 e 11,5 (corrispondente ai multipli attuali di Terna e di Snam ), la nostra valutazione dello stub porterebbe a un ev/ebitda implicito tra 1 e 2 per la società di servizi", valutano gli analisti di Banca Imi.

Infine, gli esperti di Banca Akros notano che l'incontro di ieri tra Genish e Calenda è stato sufficiente a suscitare entusiasmo sul mercato azionario (+6% di aumento ieri il titolo Tim a Piazza Affari). D'altra parte, "questa corporate action rappresenta il principale catalizzatore per aiutare il prezzo del titolo Tim a chiudere il divario di valutazione" con i competitor europei, concludono a Banca Akros.

Sono fiduciosi che la separazione della rete sarà implementata quest'anno anche gli analisti di Mediobanca Securities, con il primo passo rappresentato dalla newco interamente di proprietà di Tim (già implementata nel Regno Unito e nella Repubblica Ceca) e con il mercato che inizierà ad apprezzare una massiccia sottovalutazione del resto del business del gruppo (sconto del 50% rispetto ai peer se si considera 15 miliardi di euro come una valutazione equa per la rete fissa).

Come secondo step, ipotizzano a Mediobanca , il capitale della newco potrebbe essere aperto a terzi (un deal à la Inwit continua a rappresentare la migliore opzione per la banca d'affari e l'approccio Rab aumenterebbe ulteriormente l'attrattiva dell'asset) e le discussioni sulla configurazione di una singola rete fissa potrebbero far esplorare quest'opzione e il rapporto con Roma e il regolatore si attenuerebbe ulteriormente. "Un accordo tra Mediaset e Vivendi potrebbe arrivare presto, quindi tendiamo a concordare con la stampa che suggerisce che i toni attenuati potrebbero anche accelerare i colloqui da quella parte, aprendo la strada a una potenziale integrazione verticale. Confermiamo il nostro rating outperform su Tim con un target price a 1,30 euro e sempre outperform su Mediaset con un target price a 4 euro", precisano a Mediobanca .
6k-f2
https://www.milanofinanza.it
718 di 14388 - 11/2/2018 12:43
GIOLA N° messaggi: 29967 - Iscritto da: 03/9/2014
Dove va a finire la rete di Tim?

La compagnia di telecomunicazioni ha presentato un progetto per scorporare la rete dai servizi di telefonia in una società ad hoc. Potrebbe portare risorse per abbattere il debito

di Luca Zorloni

La rete in una società, i servizi di telefonia e comunicazione in un’altra. Tim ha pronto il piano per separare la rete di telecomunicazioni dal resto del gruppo e collocarla in una società ad hoc, di cui manterrà il controllo. Il progetto, nell’aria da decenni e mai attuato, è stato messo nero su bianco dal nuovo amministratore delegato della compagnia telefonica, Amosh Genish. Il prossimo 6 marzo il piano per la creazione di una società della rete, 100% proprietà Tim, potrebbe essere sul tavolo del consiglio d’amministrazione del gruppo, riunito per discutere del piano industriale. Prima serve l’ok di governo e Autorità garante delle comunicazioni (Agcom), ma oggi Genish ha incassato l’appoggio del primo, benché uscente, per bocca del ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda.

“Abbiamo presentato un’ipotesi di evoluzione volontaria del modello si separazione delle rete”, ha spiegato Genish. L’operazione, ha aggiunto, “porterebbe alla creazione di un’entità legale separata controllata al 100% da Tim, con un alto livello di corporate governance”. Per Genish la creazione di una società della rete “segnerebbe una svolta epocale creando un modello di parità di trattamento di tutti gli operatori, unico in Europa”, perché “rafforza ulteriormente la parità di accesso alla rete, mantenendo prioritari la qualità del servizio e gli investimenti che garantiranno il proseguimento della copertura a banda ultra larga del paese”.

Perché Tim studia una divisione tra rete e servizi? La nuova società potrebbe ottenere dall’Agcom di liberarsi di alcuni lacci regolatori, visto che le reti sono considerate infrastrutture strategiche.
6lu8a
https://www.wired.it
MODERATO Miss Monny Penny (Utente disabilitato) N° messaggi: 1275 - Iscritto da: 19/10/2017
14388 Commenti
 ...   36   ... 
Titoli Discussi
BIT:TIT 0.22 -1.4%
BIT:TITR 0.23 -2.7%

Accedendo ai servizi offerti da ADVFN, ne si accettano le condizioni generali Termini & Condizioni

ADVFN Network