1monique9
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ciao Diego...certamente qualche cosa ha mosso...non tantissimo, ma accontentiamoci sperando in qualche cosa di più....
9862 di 10507-02/3/2018 08:430
1monique9
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notiizia
9863 di 10507-03/3/2018 13:050
GIOLA
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Carige, Mincione tenterà la scalata?
Spuntano intenzioni bellicose da parte del nuovo socio. Senza un posto in Cda potrebbe puntare a revocare l'attuale board legato ai Malacalza.
di Rosario Murgida
Le intenzioni di Raffaele Mincione su Carige sembrano molto serie e bellicose. Le ultime indiscrezioni non fanno altro che confermarlo.
Ci sarebbe, infatti, perfino una sorta di "Piano B" sul tavolo del finanziere di stanza a Londra nel caso in cui non riuscisse a ottenere quella rappresentanza in cda chiesta direttamente al presidente Giuseppe Tesauro pochi giorni fa. Un piano B di natura aggressiva se è vero che Mincione punta a rinnovare l'intero consiglio di amministrazione grazie al sostegno di fondi di investimento arrivati a quasi il 30% del capitale.
Per arrivare a tale scopo le indiscrezioni della stampa parlano di un Mincione già al lavoro per verificare la fattibilità di una richiesta di convocazione di un'assemblea straordinaria, successiva a quella già convocata per il 29 marzo a causa esclusivamente a tempi tecnici, con all'ordine del giorno la revoca dell'attuale consiglio, per la maggioranza dei posti legato alla Malacalza Investimenti.
Secondo le ricostruzioni, Mincione potrebbe ottenere l'appoggio di fondi e di altri investitori istituzionali proprietari, come detto, del 30% circa del capitale, cercare il sostegno dell'imprenditore Gabriele Volpi, socio con il 9%, e quindi sfidare in assembla l'attuale azionista di maggioranza relativa Vittorio Malacalza, fermo al 20,6% ma autorizzato dalla Bce a salire fino al 28%. Volpi, o qualunque altro abbia una partecipazione consistente, rischia di diventare l'ago della bilancia in un'eventuale scontro per le possibili conseguenze di ordine normativo visto che potrebbe essere superata quella soglia del 30% che farebbe scattare l'obbligo di Opa.
Mincione, forte del 5,4% del capitale di Carige, è attualmente il terzo azionista della banca ligure alle spalle di Malacalza e Volpi ma davanti ad altri soci come la Fondazione o l'imprenditore Aldo Spinelli che sono invece rappresentati nel consiglio di amministrazione. Proprio per questo motivo il finanziere ha chiesto un posto in Cda e se non lo ottenesse si rischierebbe una guerra di posizione di sicuro non positiva per una banca alle prese con un piano di rilancio e rafforzamento necessario anche per preparare il terreno a probabili aggregazioni future.
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9864 di 10507-08/3/2018 14:450
GIOLA
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Iscritto da: 03/9/2014
Carige, Mincione pronto alla battaglia
Il finanziere romano prepara il campo alla sua strategia volta a revocare il Cda della banca ligure tra colloqui a tutto campo e acquisti sul mercato
di Rosario Murgida
Raffaele Mincione si prepara a proclamare la guerra contro il consiglio di amministrazione di Banca Carige e indirettamente contro il socio di maggioranza relativa, la famiglia Malacalza.
Secondo le ultime indiscrezioni di stampa, il finanziere di stanza a Londra è ormai pronto a chiedere la revoca del Cda tramite la convocazione di un'apposita assemblea straordinaria dopo le porte chiuse in faccia dallo stesso organo amministrativo.
Qualche giorno fa Mincione ha inviato al presidente dell'istituto ligure Giuseppe Tesauro una lettera per chiedere una rappresentanza in consiglio, forte dell'ingresso nell'azionariato con il 5,4% del capitale e nella convinzione di avere assunto un peso ormai superiore ad altri soci come l'imprenditore Aldo Spinelli e la Fondazione Carige presenti tra i consiglieri nonostante la diluizione della loro partecipazione successiva all'aumento di capitale dello scorso autunno.
Il consiglio di amministrazione, nella riunione di martedì scorso, ha però chiuso la porta alle richieste di Mincione a causa "dell'insussistenza dei presupposti". In pratica, fino alla scadenza dell'attuale mandato dei consiglieri nel 2019, non è possibile concedere al finanziere un posto in Cda.
La risposta non dovrebbe farsi attendere molto. Il redde rationem dovrebbe infatti avvenire ad aprile poco dopo l'assemblea ordinaria del 29 marzo chiamata ad approvare il bilancio 2017. Il finanziere deve presentare la proposta di convocazione dell'assise con la richiesta di revoca del Cda 40 giorni prima della data indicata per la seduta e quindi non è escluso che i soci non debbano riunirsi verso la fine di aprile.
Intanto Mincione sembra pronto ad accumulare le munizioni necessarie per dare forza alle intenzioni bellicose. Si parla di continui acquisiti sul mercato tali da aver portato la Capital Investment Trust del finanziere a superare il 7%, non lontano da un presunto obiettivo del 9,9%, nonché di colloqui con Bankitalia e Bce da una parte e perfino con l'amministratore delegato Paolo Fiorentino.
Mincione sembra così volere tessere una tela di rapporti e relazioni che non gli facciano perdere la partita e soprattutto che evitino di replicare l'insuccesso di qualche anno fa in Banca Popolare di Milano, dove è rimasto isolato nella sua battaglia contro l'allora presidente Andrea Bonomi nonostante una partecipazione di ben l'8%.
Dunque su Carige si addensano nubi di guerra e il mercato paventa sviluppi imprevedibili ma comunque favorevoli visto che oggi il titolo guadagna quasi l'1,2% in un mercato poco sotto la parità.
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9865 di 10507-10/3/2018 11:210
GIOLA
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Iscritto da: 03/9/2014
Carige, occhi puntati su Mincione-Malacalza
Verso la revoca del board. Lo scontro tra il finanziere e il Cda e quindi con i Malacalza rischia di produrre alla fine effetti positivi sui corsi azionari
di Rosario Murgida
Il possibile scontro tra Raffaele Mincione, il consiglio di amministrazione di Carige e indirettamente la famiglia Malacalza potrebbe alla fine dei conti far bene al titolo della banca ligure, in scia a nuove conferme secondo cui il finanziere romano starebbe puntando alla revoca del Cda.
Da giorni le azioni Carige hanno imboccato un percorso di recupero in Borsa ritornando gradualmente vicino al prezzo di 1 centesimo di euro fissato per l'emissione delle nuove azioni frutto dell'aumento di capitale dello scorso autunno.
Del resto il mercato ha ormai compreso che sull'istituto ligure si sta iniziando a giocare una partita all'arma bianca dagli esiti non certo scontati e quindi scommette sul possibile esito di una battaglia ormai data per certa.
I fatti sono ormai noti. Mincione ha prima annunciato l'ingresso nell'azionariato di Carige con il 5,4% del capitale e poi ha inviato una lettera al presidente Giuseppe Tesauro per chiedere una rappresentanza in Cda forte non solo delle azioni in mano e del ruolo di terzo azionista alle spalle solo della famiglia Malacalza e dell'imprenditore Gabriele Volpi ma anche di una composizione del massimo organo amministrativo che non tiene conto dei nuovi rapporti di forza. In pratica sono presenti tra i consiglieri i rappresentanti della Fondazione e dell'imprenditore Aldo Spinelli anche se la loro quota ha subito una diluizione con la ricapitalizzazione.
Il consiglio di amministrazione, per un terzo legato ai Malacalza, ha però chiuso la porta in faccia a Mincione sin dalle prime fasi della vicenda arrivando a sancire la chiusura pochi giorni fa per l'assenza "dei presupposti per poter accogliere al momento le istanze di rappresentatività del nuovo azionista nella attuale composizione consiliare".
L'ex socio della Banca Popolare di Milano ha quindi iniziato a preparare il terreno per una strategia bellicosa. Ha iniziato ad acquistare azioni sul mercato con l'obiettivo di arrivare a sfiorare il 10%, ha preso contatti con fondi internazionali per arrivare a superare la soglia del 28% raggiungibile dai Malacalza e iniziato a tessere una tela di relazioni e contatti con Bankitalia, Bce e perfino con l'amministratore delegato Paolo Fiorentino. Una strategia tesa a non ripetere gli errori di quando da socio forte della popolare milanese ha perso la battaglia con l'allora presidente Andrea Bonomi a causa, probabilmente, di un eccessivo isolamento rispetto al contesto cooperativo della banca meneghina.
Per arrivare al suo scopo di ottenere una rappresentanza consigliare e quindi avere una voce in capitalo nella gestione della banca con un occhio magari al prossimo consolidamento del settore Mincione intende chiedere la convocazione di un'assemblea straordinaria, successiva a quella del 29 marzo per l'approvazione del bilancio 2017, con all'ordine del giorno la revoca del Cda e la nomina di nuovi consiglieri.
In assemblea si decideranno dunque le sorti della guerra proclamata da Mincione. L'ago della bilancia potrebbe essere Volpi ma bisognerà vedere anche quale posizione assumerà Vittorio Malacalza, che a quanto pare continua ad avere un atteggiamento critico in seno alle discussioni interne al consiglio a dimostrazione di un clima non certo idilliaco esacerbato dall'arrivo sulla scena di un terzo incomodo come Mincione.
In uno scenario del genere il titolo Carige non sembra risentire tanto dei possibili problemi quanto delle aspettative di mercato su un possibile cambio di rotta nelle strategie della banca con un maggiore propensione ad aprire i giochi del consolidamento. Le azioni, che ieri hanno chiuso in rialzo dell'1,2% circa, mettono a segno oggi nel finale un +3,5% a 0,0088 euro su un mercato sostanzialmente senza spunti particolari.
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9866 di 10507-10/3/2018 11:250
GIOLA
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Iscritto da: 03/9/2014
+17% IN 21 GIORNI!
9867 di 10507-10/3/2018 11:510
gennasivi
N° messaggi: 92 -
Iscritto da: 09/2/2012
Buongiorno a tutti, sono un azionista di vecchia data, quindi inculato come tanti altri da quei schifosi ladroni che hanno smministrato questa gloriosa banca. Ieri 9 marzo è stata interrogata la ORSERO, debitrice della banca x 91 milioni di euro, dai magistrati di Genova con la speranza che facciano il loro dovere fino in fondo senza guardare in faccia a nessuno e gli portino via tutti i beni. Chiedo alle persone esperte se c'è la possibilità di inserirsi come parte lesa contro questi ladroni per non dire altro grazie
9868 di 10507-10/3/2018 12:410
sandocan1
N° messaggi: 5872 -
Iscritto da: 19/11/2016
Ciao, sono nella tua stessa situazione ma con mps.....ho perso una cifra monstre e mi sono iscritto come parte lesa al SITI......sono processi che durano anni e difficilmente si ottiene qualcosa....in bocca al lupo e lontani dalla borsa.....
9869 di 10507-12/3/2018 09:250
ENZOMASSIMI
N° messaggi: 774 -
Iscritto da: 28/2/2012
In partenza titolo risanamento
9870 di 10507-12/3/2018 11:220
dario963
N° messaggi: 241 -
Iscritto da: 08/2/2015
In partenza per dove????
9871 di 10507-12/3/2018 12:420
clalore
N° messaggi: 394 -
Iscritto da: 25/3/2008
E' già arrivato ahahahaha
9872 di 10507-12/3/2018 13:180
nicalemic
N° messaggi: 403 -
Iscritto da: 30/3/2017
Buon giorno,
leggevo che qualcuno di voi si è rivolto a SITI, essendo stato stato contattato anch'io in merito a MPS, volevo sapere cosa ne pensate,e soprattutto se ne vale la pena?
Grazie anticipatamente
9873 di 10507-12/3/2018 13:250
michelerosig
N° messaggi: 689 -
Iscritto da: 27/2/2008
Si torna sopra il centesimo
9874 di 10507-12/3/2018 14:300
GIOLA
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Iscritto da: 03/9/2014
ATTENZIONE ALLA LINEA DEL PIAVE (MME 50)
9875 di 10507-13/3/2018 10:360
pippogo
N° messaggi: 688 -
Iscritto da: 15/9/2008
X la prima volta dopo anni la vedo in positivo per la salita ci sarà da divertirsi
9876 di 10507-13/3/2018 14:520
GIOLA
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Iscritto da: 03/9/2014
ANCHE IL PIAVE (MME 50) SEMBRA AVER CEDUTO! MOLTO BENE...
9878 di 10507-14/3/2018 08:370
Simopoly
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Iscritto da: 07/3/2013
Il quotidiano economico mette sotto la lente Carige, in grande evidenza in borsa in scia alle indiscrezioni sulle mosse del socio Raffaele Mincione. Il finanziere controlla attualmente il 5,42% dell’istituto e non ha nascosto la voglia di avere un’adeguata rappresentanza nel consiglio di amministrazione in anticipo rispetto alla sua naturale scadenza nel 2019.
Una richiesta che non ha accolto i favori dell’attuale board, tanto che Mincione, secondo quanto scrive Il Sole24Ore, “sarebbe intenzionato a chiedere la convocazione di un’assemblea straordinaria degli azionisti delle banca con, all’ordine del giorno, la revoca del cda”.
Il quotidiano ricorda infine che il finanziere “potrebbe salire fino al 9,9% delle quote, senza bisogno di chiederne l’autorizzazione da parte della Vigilanza”.
9879 di 10507-14/3/2018 09:100
el_rubio_loco
N° messaggi: 1349 -
Iscritto da: 14/10/2009
ciao Diego...certamente qualche cosa ha mosso...non tantissimo, ma accontentiamoci sperando in qualche cosa di più....