Banca Carige (CRG)

- 03/7/2007 17:12
daniele3 N° messaggi: 19336 - Iscritto da: 05/4/2006

no ci sono discussioni su questo titolo.
Grafico Intraday: Banca Carige SpAGrafico Storico: Banca Carige SpA
Grafico IntradayGrafico Storico


Lista Commenti
10507 Commenti
 ...   492   ... 
9821 di 10507 - 13/2/2018 15:52
gennasivi N° messaggi: 92 - Iscritto da: 09/2/2012
Bastardi a chi vende fate schifo
9822 di 10507 - 13/2/2018 16:08
GIOLA N° messaggi: 30069 - Iscritto da: 03/9/2014
Quotando: giola - Post #9804 - 12/Feb/2018 15:27Vendite su Banca Carige

Banca Carige si conferma in negativo (-3,75% a 0,0077 euro alle 16.15). L’istituto ligure ha chiuso il 2017 con una perdita di 380,5 milioni di euro dal rosso di 291,7 milioni dell’anno precedente. Banca Carige ha dichiarato che, con riferimento alla richiesta di diffusione di informazioni contenuta nella comunicazione pervenuta da Consob in data 15 marzo 2017 si evidenzia un risultato dei valori consuntivi relativi all’esercizio 2017 inferiore di circa il 12,6% rispetto alle previsioni del Piano Industriale approvato a settembre 2017.

Tale variazione – secondo quanto scritto nella nota della società – “è parzialmente ascrivibile allo slittamento dell’operazione di cessione del Merchant book al 2018 e parzialmente ad un margine di interesse e commissionale complessivamente inferiore alle aspettative per circa il 4%”.

Il portafoglio crediti deteriorati si attestava a fine esercizio a 4,8 miliardi lordi, di cui 1,7 miliardi di sofferenze e 3 miliardi di inadempienze probabili.

6m5pi



6ml50
9823 di 10507 - 13/2/2018 16:22
peppedj N° messaggi: 16222 - Iscritto da: 27/9/2007
Madonna mia come scende
9824 di 10507 - 13/2/2018 16:49
SPANALDO N° messaggi: 2806 - Iscritto da: 01/12/2006
E' un fiume in piena ormai non si ferma più.
9825 di 10507 - 13/2/2018 16:54
mikiriz N° messaggi: 416 - Iscritto da: 11/3/2011

un titolo così "cesso" .. mai visto

9826 di 10507 - 13/2/2018 17:01
maurizio5 N° messaggi: 2909 - Iscritto da: 19/4/2007

seguire tutti i giorni non serve

9827 di 10507 - 13/2/2018 19:33
Capoanakin N° messaggi: 533 - Iscritto da: 13/8/2014
Bastardo. Ho vpubblicato nude e chi va short devono morire
MODERATO Monica Mazza (Utente disabilitato) N° messaggi: 279 - Iscritto da: 28/10/2017
9829 di 10507 - 14/2/2018 07:57
paolosimon N° messaggi: 9 - Iscritto da: 14/2/2018
Analisi, Report, Target, Grafici, Quotazioni, Book live push 20 livelli
...gratis su : http://www.borsadiretta.it
9830 di 10507 - 14/2/2018 08:23
Simopoly N° messaggi: 383 - Iscritto da: 07/3/2013
Il quotidiano finanziario scrive che nonostante il titolo di Banca Carige abbia perso nell’ultimo mese circa il 10% c’è chi ha preso importanti posizioni sul titolo. Sarebbe il caso di alcuni grossi investitori, “da qualche tempo in manovra sull’istituto ligure”. Secondo MF si tratta di “fondi istituzionali e non speculativi che hanno iniziato dopo Natale, in sordina, a costituire posizioni non marginali e che potrebbero presto uscire allo scoperto”. Il quotidiano scrive che “sebbene i fondi abbiano una strategia di investimento comune così come un orizzonte di lungo termine, non sarebbe stato stretto alcun legame ad hoc; nessun patto di sindacato”. Intanto procedono le dismissioni immobiliare: dopo quello di Milano, in Corso Vittorio Emanuele, ci sarebbe la vendita dell’immobile milanese di Via Spadari, di quello romano e di quello londinese.
9831 di 10507 - 14/2/2018 13:52
caccamo1 N° messaggi: 515 - Iscritto da: 29/3/2017
Quotando: monica mazza - Post #9828 - 13/Feb/2018 20:04

Quotando: 2nove - Post #9705 - 19/Gen/2018 14:04

Quotando: jessica guersa - Post #9681 - 18/Gen/2018 15:56

CARIGE E' UNA BELLA BANKA TONICA

muta-trasparente.gifmuta-trasparente.gifmuta-trasparente.gif

CARIGE E' DA TRIPLA "AAA+"



. : ;



tripla HAAAA HAAAA HAAAA
9832 di 10507 - 14/2/2018 14:50
GIOLA N° messaggi: 30069 - Iscritto da: 03/9/2014
Carige esce dalla vigilanza Bce?

Titolo in grande spolvero a Piazza Affari in scia alla possibilità di un uscita dalla vigilanza dell'Eurotower e alle indiscrezioni su nuovi soci all'interno dell'azionariato.

Carige rischia di uscire dalla vigilanza della Bce. La possibilità - non si sa quanto positiva o meno - è stata avanzata dall'amministratore delegato Paolo Fiorentino, durante la conference call con gli analisti sui risultati del 2017, numeri che hanno evidenziato uno scenario contrastato per la banca ligure.

"Abbiamo un orologio che sta partendo e che ci dovrebbe riportare nei perimetri di sorveglianza di Banca d'Italia", ha sottolineato il banchiere parlando di crediti deteriorati sera fornire, però, alcuna certezza su uno scenario che, ovviamente, dipende del tutto dall'Eurotower.

La Bce vigila su 127 banche europee, di cui 15 sono italiane, sulla base di alcuni parametri di riferimento. Uno di questi è rappresentato dagli attivi di bilancio: devono essere superiori a 30 miliardi di euro e nel caso restino sotto tale soglia per tre anni allora il requisito decade. Per Carige si tratta di un dato ormai lontano dal limite imposto dalla banca centrale: dai 30 miliardi circa del 2015 sono scesi l'anno scorso a poco meno di 25 miliardi. Se anche alla fine del 2018 gli attivi saranno inferiori alla soglia allora, l'istituto ligure potrebbe tornare sotto la sorveglianza della Banca d'Italia anche se non è detto che l'evento si avveri.

Uno dei criteri dimensionali utilizzato a Francoforte per stabilire quali banche vigilare è infatti destinato a saltare ma resta la possibilità che i funzionari vogliano comunque mantenere sotto osservazione la banca ligure per la sua rilevanza economica nel territorio di riferimento. Alla fine dei conti non dovrebbe cambiare molto visto che Palazzo Koch esercita la sua attività di vigilanza d'intesa con la Bce.

Qualcosa sembra invece destinato a cambiare nell'azionariato. Le ultime indiscrezioni di stampa parlano di un riposizionamento dei grandi fondi internazionali con alcune realtà del mondo degli istituzionali che hanno acquisto partecipazione superiori al 5% sia per scommettere sul piano di rilancio di Fiorentino sia per anticipare il probabile avvio del processo di consolidamento con l'istituto ligure al centro di diverse ipotesi e vari scenari di aggregazione.


6m-fs
http://www.finanzareport.it
9834 di 10507 - 15/2/2018 18:16
Balto3 N° messaggi: 4218 - Iscritto da: 04/3/2014
Quotando: silvio burlesconi - Post #9833 - 14/Feb/2018 17:31

Risultato immagine per https://giphy gif vittorio sgarbi/



e se ne sono già pentiti ...
hahaha ... hahaha ...
9835 di 10507 - 15/2/2018 18:24
GIOLA N° messaggi: 30069 - Iscritto da: 03/9/2014
Carige, voci su rastrellamenti di azioni. Ma gli asset bassi la portano fuori da Bce

Alcuni fondi stanno rastrellando azioni di Banca Carige. Lo ha scritto il Secolo XIX più volte nell’ultimo periodo, lo conferma questa mattina il Messaggero. Voci che hanno fatto schizzare il titolo a +5% in apertura di seduta di Borsa, che però poi si è sviluppata sull’altalena, in parallelo a una giornata nervosa sui mercati europei, influenzati a metà giornata dal rallentamento di Wall Street per i timori dovuta all’accelerazione dell’inflazione Usa. Nel finale, però, New York è risalita al di sopra della parità e i mercati europei hanno chiuso ancora più su, con Milano tra le migliori (+1,81).

Banca Carige, in tutto questo su e giù, alla fine chiude a +1,35%.

Secondo le indiscrezioni di cui si diceva, da 2 a 4 fondi di investimento avrebbero preso posizioni nel capitale nelle ultime settimane approfittando dei prezzi bassi e scommettendo su una prossima aggregazione che coinvolga l’istituto ligure. Questi soggetti istituzionali avrebbero accumulato quote superiori al 5% e dovrebbero presto uscire allo scoperto ufficializzando la nuova posizione: attualmente l’azionariato rilevante di Carige vede Malacalza Investimenti al 20,6%, Gabriele Volpi al 9,9% e Sga al 5,397%.

Il blitz dei fondi potrebbe indurre il primo socio a rafforzare ulteriormente la presa forte della autorizzazione a salire fino al 28% ottenuta a dicembre da Bce.

Sullo sfondo di queste manovre c’e’ la partita delle aggregazioni: Carige sta proseguendo nel rafforzamento patrimoniale e nel percorso di de-risking sui crediti problematici avviato in estate e si ritiene che dopo l’estate possa entrare nel vivo la trattativa con qualche istituto interessato all’acquisto. Credito Emiliano, Bper e Cariparma (gruppo Credit Agricole) sono i principali indiziati di una combinazione con l’istituto ligure. Piu’ volte negli ultimi mesi, l’amministratore delegato della banca Paolo Fiorentino ha sottolineato come il lavoro di risanamento in corso ha l’obiettivo di permettere a Carige e ai suoi azionisti di presentarsi al tavolo di possibili aggregazioni con i conti ordine.

Asset bassi, ora Carige rischia di uscire dall’orbita europea

Carige potrebbe uscire dall’orbita delle banche vigilate dalla Banca centrale europea a fine 2018. Lo scenario è probabile, anche se non matematicamente certo: le 127 banche vigilate direttamente dalla Bce rispondono infatti a una serie di criteri, Carige ha perso il più rilevante, ovvero il valore degli asset attivi, sceso sotto i 30 miliardi dal 2016, ma Francoforte potrebbe comunque decidere di tenerla sotto il proprio controllo per la rispondenza ad altri criteri più discrezionali, come ad esempio l’importanza economica rispetto al territorio.

A fare un cenno allo scenario è stato l’amministratore delegato dell’istituto ligure, Paolo Fiorentino, nel corso della presentazione del bilancio 2017 agli analisti finanziari. «Abbiamo un orologio che sta partendo e che ci dovrebbe riportare nei perimetri di sorveglianza di Banca d’Italia», ha spiegato il manager a margine di alcune riflessioni riguardanti i crediti deteriorati e i severi parametri imposti dalla vigilanza europea alle banche italiane. «È un elemento soft - ha aggiunto - probabilmente su Bankitalia abbiamo un goodwill (immagine positiva, ndr) un po’ più storico, essendo io stato un interlocutore per decenni di Banca d’Italia, fermo restando gli aspetti di valutazione puramente industriali».

L’orologio di cui parla Fiorentino è legato al valore degli attivi dello stato patrimoniale consolidato della banca, che negli ultimi anni si è ridotto di quasi sei miliardi. Le banche europee vigilate direttamente da Bce sono 127 in Europa, di cui 15 italiane. Per assurgere al livello di significant bank in ambito europeo occorre possedere alcuni requisiti, i più importanti sono dimensionali e di rilevanza economica sul territorio. E il primo criterio è appunto il valore degli asset, che deve essere superiore ai 30 miliardi di euro: il dato di Carige è rimasto sopra il 30 miliardi sino al 31 dicembre 2015; nel 2016 è sceso a 26,1 miliardi e nel 2017 si è ulteriormente ridotto a 24,9 miliardi.

Secondo quanto ricostruito, per fare sì che una banca venga declassata a less significant è necessario che tale valore resti sotto i 30 miliardi per almeno tre anni: è il caso appunto di Carige, che a fine 2018 registra il terzo anno. Ma anche finire sotto la soglia e restarci per tre anni non comporta, automaticamente, un declassamento. Sarà infatti la Bce a valutare se declassare Carige oppure no. Nel caso accadesse, l’istituto ligure tornerebbe sotto la vigilanza nazionale diretta di Bankitalia, che viene comunque esercitata in stretta collaborazione con Francoforte.
6nk65
http://www.ilsecoloxix.it
9836 di 10507 - 15/2/2018 18:30
maurizio5 N° messaggi: 2909 - Iscritto da: 19/4/2007

Nei giorni 9 / 13 / 15 oggi il titolo ha costruito una base da cui ripartire e poter godere della ristrutturazione del gruppo sarebbe il caso di fare qualche acquisto a questi livelli.

9837 di 10507 - 16/2/2018 12:03
dario963 N° messaggi: 241 - Iscritto da: 08/2/2015
Mincione è entrato nel capitale di Carige con il 5,428%...........che abbia fatto la minc(h)iata della sua vita???
9838 di 10507 - 17/2/2018 13:13
GIOLA N° messaggi: 30069 - Iscritto da: 03/9/2014
Carige, Mincione (ex Bpm) acquista il 5,43
%
La compagine azionaria della banca ligure si allarga con l'ingresso del finanziere Raffaele Mincione, anni fa socio della Bpm

di Rosario Murgida

Un nuovo investitore entra con una partecipazione rilevante nel capitale di Banca Carige ampliando una compagine azionaria ampia e variegata.

Raffaele Mincione, finanziere italiano con sede a Londra dopo un passato in grandi banche d'affari internazionali come Goldman Sachs, Nomura, Credit Lyonnais, Merrill Lynch e Citibank, ha infatti acquisito con la sua Capital Investment Trust e per il tramite delle controllate Pop12 e Time & Life, 3 miliardi di azioni della banca ligure arrivando così a detenere il 5,428% del capitale.

Mincione non è una figura molto nota nei salotti finanziari italiani ma è salito alla ribalta cinque anni fa nel pieno della battaglia intorno alla Banca Popolare di Milano tra Matteo Arpe e Andrea Bonomi. Allora, il finanziere arrivò a essere titolare, attraverso Athena Capital, dell'8% del capitale della banca milanese, allora strutturata ancora come cooperativa, e ad assumere posizioni in aperto contrasto con il patron di Investindustrial, all'epoca e per due anni presidente della Bpm.

Mincione, che dopo la fusione tra popolare milanese con il Banco Popolare non è più tra i soci rilevanti del nuovo istituto bancario Banco Bpm, ha espresso parole di elogio per Carige: "Sebbene da 35 anni viva fuori dall'Italia, questo rimane il mio Paese e sono orgoglioso di poter continuare ad investire qui. Carige è una banca storica, molto radicata sul territorio, sebbene ora si trovi in una fase complessa. Sono convinto non solo che la Banca abbia un grande potenziale e quindi possa essere un'opportunità di investimento per noi, ma anche che in Italia si stia aprendo uno scenario di ripresa che la comunità finanziaria internazionale non può che guardare con interesse".

Con l'arrivo di Mincione, la compagine sociale di Carige si allarga a un nuovo investitore di peso. La base degli azionisti, per quanto variegata e diversificata, può infatti contare su un zoccolo duro di soci italiani come la famiglia Malacalza, l'imprenditore petrolifero Gabriele Volpi, la Sga del Ministero del Tesoro e il Credito Fondiario.
6o6ny
http://www.finanzareport.it/
9839 di 10507 - 18/2/2018 07:48
GIOLA N° messaggi: 30069 - Iscritto da: 03/9/2014
Il ritorno di Mincione. Blitz su Carige, entra col 5,4% con una fiche da 22-23 mln

di Manuela Brambati

Il «mister 8%» torna a investire in una banca Italiana. Raffaele Mincione, grazie a un blitz tra Natale e Capodanno 2011 sui diritti inoptati dell’aumento Bpm, arrivò a detenere oltre l’8% investendo circa 60 milioni e diventandone il primo socio. Oggi non figura più tra gli azionisti di rilievo della ex popolare, nel frattempo convolata a nozze con il Banco. Ma – a sorpresa- ha annunciato di avere rilevato una quota del 5,4% di Banca Carige. Un'operazione messa a segno da Capital Investment Trust, attraverso le sue controllate Pop12 e Time & Life, che ha acquisito 3 miliardi di azioni della banca ligure. Time & Life è il fondo lussemburghese con sede a Londra a cui fa capo Athena capital fund in cui era custodito il pacchetto della Bpm. Sempre con questo fondo era entrato nel marzo del 2012 in Mps rilevando l’1%. Una incursione finita male dato che si è tradotta per Mincione in una forte minusvalenza. Oggi torna a puntare sulle banche italiane investendo una fiche da 22-23 milioni di euro su Carige, reduce da un aumento di capitale da 560 milioni, per diventare il terzo socio alle spalle di Malacalza investimenti e Gabriele Volpi.

«Sebbene da 35 anni viva fuori dall'Italia, questo rimane il mio Paese e sono orgoglioso di poter continuare ad investire qui – ha spiegato - Carige è una banca storica, molto radicata sul territorio, sebbene ora si trovi in una fase complessa. Sono convinto non solo che la Banca abbia un grande potenziale e quindi possa essere un'opportunità di investimento per noi, ma anche che in Italia si stia aprendo uno scenario di ripresa che la comunità finanziaria internazionale non può che guardare con interesse». L'azionariato attuale della banca ligure vede Malacalza Investimenti come primo socio al 20,6%, Gabriele Volpi tramite Compania Financiera Lonestar al 9% e la Società per la Gestione delle attivita' (Sga) - controllata dal Tesoro - vicina al 5,4%. I primi due hanno aumentato la quota nel corso dell'aumento di capitale da 500 milioni di euro, mentre la Sga è entrata nell'azionariato proprio in quell'occasione. Sempre nell'ambito dell'aumento sono entrati nel capitale anche Credito Fondiario e Chenavari Investment Managers che ora hanno poco meno del 5%.

Raffaele-Mincione_Imagoeconomica_642105-
http://www.ilsole24ore.com
9840 di 10507 - 19/2/2018 17:11
GIOLA N° messaggi: 30069 - Iscritto da: 03/9/2014
Carige, piano di rilancio in tre mosse. Dalla Bce sostegno al management

di Alessandro Graziani

Derisking accelerato con ulteriore cessione di Npl e aumento delle coperture dei crediti unlikely-to-pay (Utp), realizzazione del piano di taglio dei costi annunciato, rinnovata spinta commerciale sull’aumento dei ricavi con la ripresa degli impieghi e soprattutto delle commissioni da wealth management (risparmio gestito e assicurazioni). Su questi tre pilastri si basa la strategia del management di Carige guidato dall’amministratore delegato Paolo Fiorentino, che punta ad accelerare il turnaround della banca per riportare in utile i conti già dai prossimi trimestri.

Il ritorno rapido alla redditività e il derisking sono fondamentali per dimostrare al mercato, dopo le traversie degli ultimi anni, che la banca è «viva» e in grado di produrre utili, aumentando così il valore per gli azionisti nel momento in cui il cda deciderà di sedersi al tavolo per trattare un’aggregazione auspicata dalla Vigilanza della Bce. È in questo contesto che un gruppo di fondi che pare avere acquistato in tutto il 10% negli ultimi due mesi, a partire dalla Capital Investment Trust di Raffaele Mincione con il 5,4%, ha intravisto in Carige un’opportunità di investimento con margini di upside sostituendosi - di fatto - al Credito Fondiario (che dal 5,5% post-aumento ha azzerato la posizione) e al gruppo Chenavari, in forte discesa dal 6%. I due partner per Npl e credito al consumo hanno collaborato in dicembre al buon esito della ricapitalizzazione chiesta da Bce come alternativa alla resolution, e ora si dedicheranno unicamente al ruolo di partner industriali evitando possibili conflitti d’interesse nell’azionariato.

Ne consegue una mutazione della base sociale. Accanto alla famiglia Malacalza (20%) e al gruppo Volpi (9%), scende il peso dei piccoli soci retail e cresce il ruolo degli investitori istituzionali che, come annunciato da Capital Management, guardano con fiducia all’azione di rilancio portata avanti dal team di vertice di Carige guidato da Fiorentino.

Si vedrà nei prossimi mesi se le tensioni tra i Malacalza e il vertice sono davvero finite. È certo che la banca, oltre a rapportarsi col mercato e con un azionariato in evoluzione, è tenuta sotto stretto controllo dalla Vigilanza europea della Bce che non tollera nuovi scossoni al vertice. Se ne è avuta una prova nel corso del cda di Carige di inizio febbraio, chiamato a rispondere alla lettera di rilievi dei Malacalza sull’aumento di capitale e in particolare sull’azione delle banche del consorzio di garanzia e collocamento. Nel corso della riunione, secondo fonti del board, uno dei responsabili della Vigilanza è intervenuto in call da Francoforte sollecitando l’intero consiglio a sostenere senza indugio l’azione di rilancio portata avanti dal management. Intervento che è stato verbalizzato e resta agli atti del cda.

La Vigilanza, come noto, da mesi sta monitorando Carige non solo dal punto di vista dei ratios patrimoniali ma anche della governance. In particolare l’attenzione è focalizzata sul funzionamento del consiglio di amministrazione e sui requisiti di professionalità di alcuni consiglieri. Tema che, almeno in un caso, potrebbe portare alla richiesta di sostituzioni. Il dossier è gestito dal presidente Giuseppe Tesauro e non è chiaro con che tempi si chiuderà l’interlocuzione con Bce.

Se la fase di instabilità al vertice pare comunque archiviata, la sfida per la ricerca della redditività e quindi della maggiore valorizzazione della banca è in corso.

I conti del primo trimestre 2018 saranno la prima occasione per verificare se la cura gestionale sta funzionando. E poiché la priorità strategica concordata con Bce resta la riduzione del profilo di rischio della banca, è probabile che parte del nuovo reddito venga destinata all’aumento degli accantonamenti per coprire gli Utp. Senza impatto sul conto economico avverrà invece l’annunciata ulteriore cessione di un miliardo di Npl, da realizzarsi in sede di first time adoption dei nuovi principi contabili Ifrs9. Manovra che inciderà con gradualità sull’extra buffer di capitale, quasi un add on imposto da Bce, finché Carige non avrà completato il piano di derisking. Un percorso obbligato per una banca che inizia a rivedere la luce dopo il rischio default cui sarebbe andata incontro appena due mesi fa se l’aumento di capitale non fosse andato in porto.

6orj1
http://www.ilsole24ore.com/
10507 Commenti
 ...   492   ... 
Titoli Discussi
BIT:CRG 0.00 0.0%
Banca Carige SpA
Banca Carige SpA
Banca Carige SpA
Indici Internazionali
Australia 0.9%
Brazil 0.0%
Canada 0.0%
France 0.8%
Germany 1.0%
Greece 0.1%
Holland 0.7%
Italy 1.0%
Portugal -0.2%
US (DowJones) 0.0%
US (NASDAQ) 0.0%
United Kingdom 0.5%
Rialzo (%)
BIT:WDIT24 0.02 80.0%
BIT:WOSA25 0.60 57.2%
BIT:WIDNTT 0.13 46.1%
BIT:EPRB 1.10 20.9%
BIT:AUTME 3.00 15.2%
BIT:WAAT26 0.05 14.5%
BIT:WPAL26 0.32 13.5%
BIT:MEV 0.77 10.0%
BIT:PSQ 0.86 8.4%
BIT:ABTG 3.15 8.1%

Accedendo ai servizi offerti da ADVFN, ne si accettano le condizioni generali Termini & Condizioni

ADVFN Network