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MODERATO FrancoCecchino (Utente disabilitato) N° messaggi: 13603 - Iscritto da: 13/3/2020
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1021 di 1776 - 20/9/2022 17:39
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020

Dati contrastanti dal settore costruzioni negli Usa

Contrastate le indicazioni macroeconomiche che arrivano dal settore edilizio. Ad agosto, ha rilevato il dipartimento del Commercio di Washington, il numero di cantieri avviati per la costruzione di nuove casa nel Paese è salito del 12,2% a livello mensile a 1,575 milioni di unità, più degli 1,433 milioni ipotizzati dal consenso. Al contempo però, sempre ad agosto, i nuovi permessi per costruzioni sono diminuiti del 10% mensile a 1,517 milioni, meno degli 1,615 previsti dagli esperti.

1022 di 1776 - 20/9/2022 17:39
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020

Vendite al dettaglio in crescita del 10,5%

Indicazioni contrastate anche dal settore retail. Le vendite al dettaglio delle catene nazionali Usa nella terza settimana di settembre sono salite del 10,5% a livello annuale, in frenata dal precedente +11,4% annuo. Lo ha rilevato il Redbook Research Index.

1023 di 1776 - 20/9/2022 17:40
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020

Ford rivede al ribasso le stime: -9% a Wall Street

Pesante tonfo in apertura per Ford, che cede il 9% a 13,58 dollari per azione. Il mercato non ha apprezzato il warning per il terzo trimestre del costruttore automobilistico americano: a sorpresa la società ha previsto un ebit adjusted per il periodo tra 1,4 e 1,7 miliardi di dollari contro un'attesa del consensus Bloomberg a 2,6 miliardi. Pesa l'impossibilità di completare 40-45 mila veicoli per la mancanza di componenti.

1024 di 1776 - Modificato il 20/9/2022 17:41
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020

Microsoft più generosa con gli azionisti

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Perde lo 0,7% a 242,7 dollari per azioni il titolo Microsoft, nonostante il colosso informatico fondato da Bill Gates e guidato da Satya Nadella abbia annuncato un dividendo trimestrale di 0,68 centesimi per azione, 6 centesimi (o il 10%) in più rispetto al trimestre precedente. La cedola verrà pagata l'8 dicembre.



1025 di 1776 - 20/9/2022 17:41
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020

Verso la Fed: il timore è un rialzo di 100 punti base

Tutti gli occhi degli investitori sono puntati sulla decisione della Federal Reserve di domani. È probabile che la banca centrale aumenti il tasso di interesse di riferimento ancora una volta di 75 punti base, continuando ad agire con forza per frenare l'inflazione. Un rialzo ancora più marcato, di 100 punti base, è sul tavolo, ma appare più improbabile, come affermano gli economisti di Bnp Paribas. "Il dato eccezionalmente forte dell'inflazione di agosto ha ridotto le speranze di un imminente calo dell'indice dei prezzi al consumo e ha aumentato il rischio di un'inflazione elevata ancora più radicata", puntualizzano il capo economista Carl Riccadonna e il senior economist Andy Schneider.

1026 di 1776 - 20/9/2022 19:53
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020

DOWI:DJI - 20 Set 2022 19:51

SUPPORTONE DOW 30.000 ... SE LO ROMPE SONO GUAI🛒per il carrello della spesa

1027 di 1776 - 21/9/2022 16:39
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020

Salgono le richieste di mutui

Indicazioni parzialmente positive arrivano dal settore immobiliare, in forte difficoltà nell'ultimo periodo. Nella settimana al 16 settembre l'indice che misura il volume delle richieste di mutui negli Stati Uniti, censito dalla Mortgage Bankers Association, si è attestato a 264,7 punti, in aumento dell'3,8% rispetto ai 255 della settimana precedente. L'indice di rifinanziamento è in crescita del 10,4% a 588,1 punti (532,9 punti la settimana precedente), mentre quello di acquisto è salito dell'1% a 200,1 punti rispetto ai 198,1 punti precedenti.

Denaro sui titoli della difesa

Balzo in apertura per i titoli della difesa dopo che il presidente russo, Vladimir Putin, ha imposto la mobilitazione parziale nel Paese per vincere la guerra lanciata in territorio ucraino. Lockheed Martin alle prime battute sale dell'1,8%, Raytheon Technologies del 2,5%, Northrop Grumman del 2,2%. La notizia provoca inoltre una forte crescita del petrolio, con il Wti che sale del 2% a 85,7 dollari al barile e il Brent del 2,1% a 92,6 dollari.

Biden agli alleati: tutti uniti nella guerra alla Russia

A far presagire l'escalation militare ci sono anche le parole del presidente Usa, Joe Biden, che rivolgendosi agli alleati ha chiesto di fare fronte comune per contrastare l'aggressione russa. Dal momento dell'invasione, a fine febbraio, gli Stati Uniti hanno messo a disposizione una cassa di guerra di oltre 15 miliardi di dollari.

La corsa agli asset rifugio premia il dollaro

Continua la corsa agli asset rifugio, soprattutto al dollaro. I timori per un rialzo dei tassi di 100 punti base da parte della Fed, uniti al rischio di un'escalation militare fuori controllo sul fronte ucraino, fanno scivolare il cambio tra euro e divisa americana appena sopra 0,99. Per il biglietto verde si tratta dei massimi rispetto alla moneta unica in 20 anni.
1028 di 1776 - Modificato il 21/9/2022 22:16
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020

IL DOW è CROLLATO DI SOLI 800 PUNTI AL RIALZO TASSI DI 0,75%... buon segno siamo a cavallocamel🛒✍️

1029 di 1776 - 21/9/2022 23:17
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020

Vediamo se bucherà i 30.000... e se li buca... giù verso 28.000...

1030 di 1776 - 22/9/2022 09:03
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020

Tognoli (Cfo Sim): la Fed sbaglia, la recessione sarà più lunga e profonda delle sue attese

La Fed ha, inoltre, pubblicato le aspettative sui tassi dei policymaker dove, secondo la mediana dei dot plot, i tassi potrebbero attestarsi al 4,4% alla fine del 2022 e al 4,6% nel 2023. La crescita del Pil per il 2022 è prevista decelerare allo 0,2%, mentre per il 2023 le aspettative sono per un +1,2%. "La Fed si aspetta, quindi, che grazie alla bassa disoccupazione il calo dei consumi e degli investimenti possa essere contenuto, consentendo una recessione veloce e poco profonda. Non siamo del tutto d'accordo e crediamo che la recessione possa essere più lunga e profonda delle attese della Fed", ha avvertito Antonio Tognoli, responsabile macro analisi e comunicazione di Corporate Family Office Sim.

1031 di 1776 - 22/9/2022 09:04
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020

E questo per un semplice motivo: l'inflazione. Nonostante i precedenti aumenti, questa rimane, infatti, elevata a causa del permanere degli squilibri della domanda e dell'offerta legati alla pandemia, all'aumento dei prezzi dei generi alimentari e dell'energia. "Crediamo, quindi, che la continua e importante crescita dei prezzi aprirà la strada a una flessione dei consumi molto più significativa delle aspettative. Il rialzo dei tassi e la riduzione dei consumi saranno in grado di spegnere l'inflazione, ma a patto di mandare il sistema economico in recessione. In altre parole, l'inflazione è causa ed effetto della sua stessa riduzione", ha spiegato Tognoli. Le comunicazioni della Fed hanno avuto un effetto dirompente sulla parte a breve del debito statunitense: il Treasury Usa a 2 anni è arrivato a toccare un rendimento del 4,15%, ora scambia al 4,1094%. Più tranquillo il decennale con un rendimento al 3,542%, ma la curva dei tassi, per effetto di queste sollecitazioni, si è invertita ancora di più.

La BoJ mantiene i tassi di interesse su livelli ultra-bassi

1032 di 1776 - 22/9/2022 09:05
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020

Schnabel insiste: la Bce deve continuare ad alzare tassi, dalla BoE atteso +50 punti base

Quanto alla zona euro sta affrontando un rallentamento economico, ma l'inflazione è ancora troppo alta e quindi i tassi di interesse devono continuare a salire, ha ribadito il falco della Bce, Isabel Schnabel. "Una recessione incombente avrebbe un effetto frenante sull'inflazione", ha dichiarato Schnabel in un'intervista al sito web tedesco t-online ripresa da Reuters. "Tuttavia, il punto di partenza dei tassi di interesse è molto basso, quindi è chiaro che dobbiamo continuare ad alzarli". Anche se Schnabel non considera ancora una recessione come ipotesi di base per la zona euro, avverte che potrebbe essere inevitabile in Germania, la più grande economia del blocco. Le aspettative del mercato sono divise tra un aumento dei tassi da 50 punti base e uno da 75 a ottobre. Schnabel non ha lasciato intendere quale sia la sua posizione, limitandosi a dire che la Bce farà tutto il necessario per riportare l'inflazione sotto controllo. Alle 13.00 è attesa la decisione della BoE sui tassi (previsione: +50 punti base al 2,25%).

1033 di 1776 - 22/9/2022 09:06
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020

La minaccia della sicurezza nucleare

Nel frattempo, incombe la minaccia nucleare in Ucraina. Alcuni Paesi hanno, infatti, denunciato la "militarizzazione" della centrale nucleare di Zaporizhzhia da parte della Russia, che minaccia la sicurezza nucleare. In una dichiarazione congiunta adottata dopo una riunione a New York, i ministri degli Esteri di Canada, Francia, Germania, Italia, Ucraina e Regno Unito, nonché i rappresentanti di Corea del Sud, Stati Uniti e Svizzera, "hanno sottolineato con forza che il sequestro e la militarizzazione della centrale nucleare di Zaporizhzhia da parte della Russia sono la causa principale delle attuali minacce alla sicurezza nucleare". E hanno ribadito che "l'aumento del rischio di un incidente nucleare rimarrà pericolosamente alto finché la Russia sarà presente nel sito di Zaporizhzhia".

Agenda macro scarna

Focus, in chiave Fed, alle 14:30 sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti (precedente: -5.000 unità a 213.000), alle 16.00 sul superindice di agosto degli Usa (precedente: -0,4% mese su mese; consenso: -0,1% mese su mese) e sull'indice di fiducia dei consumatori a settembre preliminare dell'Eurozona (precedente: -24,9 punti; consenso: -26 punti).

1034 di 1776 - 22/9/2022 16:11
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020

Grande appoggio ai 30.000 di Dow heavy_check_mark vediamo

1035 di 1776 - Modificato il 26/9/2022 18:58
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020

Tutti in rialzo i rendimenti dei titoli di Stato dell'Eurozona. Quello del Bund decennale, arrivato la scorsa settimana a superare la soglia di 2% per la prima volta dal 2013, scambia al 2,1035%, mentre quello del Btp 10 anni, scontata la vittoria della destra alle elezioni del 25 settembre, si è portato al 4,475% (spread Btp/Bund a 239 punti base).

Wall Street, ecco perché l'S&P500 rischia di rompere al ribasso la soglia di 3.000 punti

Wall Street, ecco perché l'S&P500 rischia di rompere al ribasso la soglia di 3.000 punti© Milano FinanzaQuanto al rendimento del Treasury Usa 10 anni sale al 3,763% con il due anni al 4,2218%. Per cui il tratto della curva Usa 2/10 anni resta decisamente capovolto. Invece, il 30 anni Usa rende il 3,649%. "Oggi siamo nel pieno della più marcata correzione di tipo “cross-asset” degli ultimi quarant'anni e con un mercato obbligazionario globale che, a tre mesi dalla fine dell'anno, continua ad aggiornare i suoi minimi storici, spingendoci indietro nel tempo per diversi decenni, al fine di rianalizzare circostanze simili a quelle attuali", ha osservato Edoardo Fusco Femiano, fondatore di DLD Capital SCF.

1036 di 1776 - 26/9/2022 18:59
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020

Confermata la rottura della dinamica rialzista degli ultimi 30 anni

Il grafico spiega la rottura della dinamica rialzista degli ultimi 30 anni, con la maggior flessione dell'oscillatore Price Percent (Price Percent Oscillator) da quando è disponibile la serie storica del titolo. "In aggiunta, la formazione di un nuovo minimo dell'oscillatore evidenzia un ulteriore accelerazione della pressione ribassista, il che conferma uno preciso stato di cose: ad oggi non si osserva alcun segnale di esaurimento del ribasso", ha avvertito Fusco Femiano, evidenziando che il quadro è di fatto il medesimo anche sulla scadenza decennale, il che conferma ulteriormente quanto il fenomeno sia generalizzato su tutte le principali scadenze dei Treasuries Usa.
In aggiunta, la recente nuova inversione ribassista del Price Percent Oscillator conferma come la recente ripresa di forza relativa degli ultimi mesi altro non è se non il tentativo di un rimbalzo che avviene nel quadro di un trend primario che da oltre due anni è ribassista. E se si estende lo sguardo sul comparto obbligazionario corporate, il quadro di fondo non muta in alcun modo rispetto a quanto rilevato sul segmento governativo. "Anche in questo caso siamo di fronte alla rottura di un trend secolare e a una flessione al di sotto di supporti chiave, in una misura ben superiore per durata e profondità a quanto osservato nella crisi del 2008", ha indicato Femiano, spiegando che si può considerare un trend secolare la somma di diversi trend primari che si sviluppa su un orizzonte di tempo non inferiore ai dieci anni.
1037 di 1776 - 26/9/2022 19:00
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020

Senza segnali di ripresa dall'obbligazionario, nessuno spunto incoraggiante per l'azionario

Il quadro di fondo non lascia spazio a interpretazioni intermedie. "Fin quando non rileveremo segnali di ripresa sul fronte obbligazionario, sarà difficile attendersi che anche le altre asset class, e l'azionario in primis, ci forniscano segnali maggiormente incoraggianti", ha aggiunto l'esperto che aveva già osservato i bear market dal 1957 ad oggi, verificando come esista una correlazione positiva tra la durata del bear market e la sua profondità in termini di correzione massima. Nello specifico, aveva verificato che le cinque maggiori correzioni si erano verificate su un orizzonte medio di 22 mesi e che la flessione media era stata pari al 43,46%.


1038 di 1776 - 26/9/2022 19:00
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020

L'S&P500 rischia di rompere al ribasso la soglia di 3.000 punti

"Se si proietta questa correzione sull'attuale bear market, i principali target al ribasso per l'S&P500 sono nel range compreso tra 3.500 e 3.200 (3.696 nella seduta di oggi, 26 settembre, ndr), fino anche a rompere al ribasso area 3.000 punti", ha previsto Femiano. La scorsa settimana Goldman Sachs ha tagliato il target di fine anno per l'indice S&P 500 di circa il 16% a 3.600 punti dalla stima precedente fissata a 4.300 punti. All'inizio del mese, Ubs ha fatto altrettanto, portando la sua stima per l'S&P 500 a fine 2022 a 4.000 punti. Quindi, le ipotesi implicano la possibilità di un'estensione della correzione nell’ordine del 10-20%. Un'ultima osservazione: nel quadro di questa correzione la grande assente finora è stata la volatilità, con l'indice Vix che non si è finora mai spinto sopra area 40. "L'esperienza degli ultimi vent’anni ci ricorda che non c’è stata correzione, o bear market, senza un'escursione sopra area 40", ha evidenziato il fondatore di DLD Capital SCF.
1039 di 1776 - 26/9/2022 19:00
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020

Nel quadro di questa correzione la grande assente finora è stata la volatilità

"Non è detto che questa dinamica sia destinata necessariamente a manifestarsi anche in questo ciclo ma, nel quadro delle osservazioni fin qui condotte, l'esperienza storica rafforza certamente l'ipotesi secondo cui questo bear market sia ancora lontano dalla sua conclusione", ha aggiunto Femiano, concludendo che quanto sta accadendo non ha un termine di paragone recente. "Una ripresa delle valutazioni su tutte le asset class passa per un posizionamento più accomodante delle Banche centrali ma ciò può avvenire solo nel caso di un rapido deterioramento dei dati macroeconomici: ad oggi non appare verosimile che accada rapidamente". (riproduzione riservata)
1040 di 1776 - 26/9/2022 19:08
Gianni Barba N° messaggi: 33521 - Iscritto da: 26/4/2020

🥸 Quindi tenete d'occhio il VIX...✍️

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